Impariamo l'italiano

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Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Impariamo l'italiano

Intervento di Fausto Raso »

Un sito utilissimo, credo, per imparare la LINGUA ITALIANA
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
LauraLauretta
Interventi: 3
Iscritto in data: sab, 13 nov 2010 16:36

Intervento di LauraLauretta »

Ciao a tutti!! Vi suggerisco anche questo sito utilissimo per imparare la lingua italiana (adatto in particolar modo agli anglofoni): www.learnitaliano.net
rosym
Interventi: 5
Iscritto in data: mer, 18 nov 2009 14:16

Re: Impariamo l'italiano

Intervento di rosym »

ciao a tutti, forse sbaglio "filone" ma volevo porvi una domanda:
è più corretto scrivere:
"Spera che i Maya avessero ragione" oppure
"Spera che i Maya abbiano ragione"?
grazie a chiunque saprà rispondere e scusate se non ho posto la domanda nel filone corretto :?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

La domanda andava posta nella sezione Sintassi. ;)

I Maya sono un antico popolo perito dalla Terra, per cui useremo il congiuntivo imperfetto in correlazione col verbo reggente al presente per segnare il rapporto di anteriorità: Spera che i Maya avessero ragione (frase che, fuori d’ogni contesto, suona assai bizzarra…).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
rosym
Interventi: 5
Iscritto in data: mer, 18 nov 2009 14:16

Intervento di rosym »

Grazie, sei sempre gentilissimo. :-)
ISABO
Interventi: 2
Iscritto in data: mer, 30 nov 2011 19:06

con o senza di?

Intervento di ISABO »

Ciao.
Ho un dubbio: nella frase che segue devo o no mettere "di"?
Il suo destino è affrontare. (Il suo destino è di affrontare?)
Grazie!
Avatara utente
Luca86
Interventi: 587
Iscritto in data: gio, 25 mar 2010 15:26
Località: Brindisi

Intervento di Luca86 »

Benvenuto, ISABO! :)

Al mio orecchio la costruzione senza di stona. A me viene naturale dire Il suo destino è (quello) di affrontare... Lascio la parola agli esperti.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Si tratta di un di facoltativo. Sono corrette entrambe le costruzioni.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Luca86
Interventi: 587
Iscritto in data: gio, 25 mar 2010 15:26
Località: Brindisi

Intervento di Luca86 »

Su Google Libri prevale la costruzione con di.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ha ragione. Non avevo fatto la ricerca, e in effetti, nella nostra letteratura, il di è espresso, quindi è la costruzione da preferire. :)

La gloria? il mio
Destino è d’agognarla, e di morire
Senza averla gustata.
(Manzoni, Adelchi)

Il nostro destino è di esser posti alla prova. (De Roberto, Illusione)

Né volle andare al suo cammino ancora
come le aeree anime, cui tarda
prendere il volo, simili all’incenso
il cui destino è d’olezzar vanendo.
(Pascoli, Poemi conviviali)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
ISABO
Interventi: 2
Iscritto in data: mer, 30 nov 2011 19:06

Intervento di ISABO »

Grazie mille! :)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Di nulla! :)

Vorrei comunque illustrare – fermo restando che il ‘di’ è preferibile – la costruzione diretta senza preposizione.

...loro destino era _ fare i soldati dell’Impero Ottomano, di cui, poi, costituivano le truppe più fedeli e disciplinate. (Rinaldo Panetta, Pirati e corsari turchi e barbareschi nel Mare Nostrum)

Forse il suo destino era _ amare l’assenza… (Repubblica, 4 aprile 2011)

Da bambino recitavo Otello per me stesso davanti allo specchio: capii già allora che il mio destino era _ divertire. (Corriere della Sera, 20 gennaio 2009)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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