Domanda sui dizionari
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: ven, 08 lug 2011 18:32
Domanda sui dizionari
Buongiorno a tutti. Sono nuovo in questo forum. Sono un ragazzo di ventidue anni, leggo molti libri e mi piace scrivere.
Sto iniziando in questi giorni a usare seriamente il dizionario. Lo utilizzo principalmente per comprendere il significato delle parole che non conosco. In altre parole: il dizionario mi serve sopratutto per leggere.
Utilizzare il dizionario ha fatto nascere in me una passione per i dizionari (scusate la ripetizione, ma non saprei come altro dirlo).
Tuttavia non so usare bene questi manuali. Come ho detto li utilizzo solamente per controllare le definizioni.
La domanda che vorrei fare a questo forum è: come si utilizza un dizionario? In altre parole: cos'altro ci posso fare? Uno scrittore come utilizza un dizionario?
Ho letto con molta attenzione la discussione relativa ai dizionari (faccio i miei complimenti all'autore per la sua conoscenza dell'argomento).
Io possiedo un Garzanti (del 2001) e un Gabrielli monovolume. Quale mi consigliate di utilizzare?
Ho letto che il Gabrielli è un dizionario "normativo". Quindi pone delle norme e delle regole, invece di lasciare libertà di scelta (così ho capito).
Il fatto di essere normativo viene considerato un pregio. Perché?
Ringrazio tutti per la pazienza. Se ho commesso qualche errore di sintassi o grammtica vi prego di segnalarmelo (ho già notato la vostra pignoleria e vorrei approfittarne)
Sto iniziando in questi giorni a usare seriamente il dizionario. Lo utilizzo principalmente per comprendere il significato delle parole che non conosco. In altre parole: il dizionario mi serve sopratutto per leggere.
Utilizzare il dizionario ha fatto nascere in me una passione per i dizionari (scusate la ripetizione, ma non saprei come altro dirlo).
Tuttavia non so usare bene questi manuali. Come ho detto li utilizzo solamente per controllare le definizioni.
La domanda che vorrei fare a questo forum è: come si utilizza un dizionario? In altre parole: cos'altro ci posso fare? Uno scrittore come utilizza un dizionario?
Ho letto con molta attenzione la discussione relativa ai dizionari (faccio i miei complimenti all'autore per la sua conoscenza dell'argomento).
Io possiedo un Garzanti (del 2001) e un Gabrielli monovolume. Quale mi consigliate di utilizzare?
Ho letto che il Gabrielli è un dizionario "normativo". Quindi pone delle norme e delle regole, invece di lasciare libertà di scelta (così ho capito).
Il fatto di essere normativo viene considerato un pregio. Perché?
Ringrazio tutti per la pazienza. Se ho commesso qualche errore di sintassi o grammtica vi prego di segnalarmelo (ho già notato la vostra pignoleria e vorrei approfittarne)
Re: Domanda sui dizionari
SIN. vocabolario, lessico. (Sabatini-Coletti 2008 in linea)johnnycato ha scritto:Utilizzare il dizionario ha fatto nascere in me una passione per i dizionari (scusate la ripetizione, ma non saprei come altro dirlo).
P.S. Benvenuto, Johnnycato!
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- Interventi: 3
- Iscritto in data: ven, 08 lug 2011 18:32
Re: Domanda sui dizionari
Grazie per il suggerimento e per il benvenuto!Luca86 ha scritto:SIN. vocabolario, lessico. (Sabatini-Coletti 2008 in linea)johnnycato ha scritto:Utilizzare il dizionario ha fatto nascere in me una passione per i dizionari (scusate la ripetizione, ma non saprei come altro dirlo).
P.S. Benvenuto, Johnnycato!
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1337
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Benvenuto fra noi, Johnnycato!
Mi permetto una precisazione fondamentale: un dizionario normativo non nega a nessuno la propria libertà di scelta, al contrario, informa di quale sia l’uso considerato migliore perché attestato presso i grandi scrittori; in tal modo l’utente viene avvertito di come stanno le cose, e compie scelte con cognizione di causa, diversamente da quanto accade oggi coi dizionari dell’uso, che lasciano il consultatore nel dubbio su quale sia la forma o l’uso o la costruzione da preferire, e che, insomma, dicono al lettore: «fa’ come vuoi».
Per sfruttare al meglio un dizionario le consiglio anzitutto di leggere tutte le pagine introduttive, che ne spiegano gli scopi, le scelte operate, e soprattutto (con quattro t ) le abbreviazioni e convenzioni adottate. Oltre alla consultazione puntuale, per cercare il significato o l’ortografia o la pronuncia d’un vocabolo incontrato leggendo, il dizionario, per chi è appassionato, è anche un vasto mare da navigare a caso, di scoperta in scoperta... Uno scrittore come D’Annunzio, per esempio, traeva molta ispirazione dal Tommaseo-Bellini, sfogliandolo, scorrendo parole e definizioni che dessero lo spunto per qualche associazione originale...johnnycato ha scritto:La domanda che vorrei fare a questo forum è: come si utilizza un dizionario? In altre parole: cos'altro ci posso fare? Uno scrittore come utilizza un dizionario?
È buona norma consultarne sempre piú d’uno, anzi il maggior numero possibile.johnnycato ha scritto:Io possiedo un Garzanti (del 2001) e un Gabrielli monovolume. Quale mi consigliate di utilizzare?
È normativo il Gabrielli bivolume, non la riedizione monovolume, che è un rifacimento contenente diversi errori e spogliato di tutte le indicazioni normative, che ne facevano, appunto, un’opera di consultazione originale.johnnycato ha scritto:Ho letto che il Gabrielli è un dizionario "normativo". Quindi pone delle norme e delle regole, invece di lasciare libertà di scelta (così ho capito).
Il fatto di essere normativo viene considerato un pregio. Perché?
Mi permetto una precisazione fondamentale: un dizionario normativo non nega a nessuno la propria libertà di scelta, al contrario, informa di quale sia l’uso considerato migliore perché attestato presso i grandi scrittori; in tal modo l’utente viene avvertito di come stanno le cose, e compie scelte con cognizione di causa, diversamente da quanto accade oggi coi dizionari dell’uso, che lasciano il consultatore nel dubbio su quale sia la forma o l’uso o la costruzione da preferire, e che, insomma, dicono al lettore: «fa’ come vuoi».
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Interventi: 3
- Iscritto in data: ven, 08 lug 2011 18:32
Bene, questo mi fa piacere.
Una noterella: è italiano di miglior acqua ripetere la preposizione a in a mano a mano, a poco a poco, a goccia a goccia e simili. Visto che s’interessa di dizionari ed è nuovo fra noi, potrebbe forse incuriosirla il mio progetto di DiNo, di cui può leggere qui.
Una noterella: è italiano di miglior acqua ripetere la preposizione a in a mano a mano, a poco a poco, a goccia a goccia e simili. Visto che s’interessa di dizionari ed è nuovo fra noi, potrebbe forse incuriosirla il mio progetto di DiNo, di cui può leggere qui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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