La lingua cambia...

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Fausto Raso
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La lingua cambia...

Intervento di Fausto Raso »

Un articolo di Massimo Arcangeli, coordinatore dei linguisti della rubrica di lingua del quotidiano la Repubblica in rete.
Ultima modifica di Fausto Raso in data mer, 14 dic 2011 18:31, modificato 2 volte in totale.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Io mi domando a chi si rivolga Arcangeli. Che non tutte le fonti siano affidabili è palmare a chi ha una formazione adeguata – e buon senso. È forse una messa in guardia contro la rete (non il web, mi faccia il piacere! :D)? Che ne pensate?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Brazilian dude
Moderatore «Dialetti»
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Intervento di Brazilian dude »

Perché ogni volta che guardo la televisione italiana, parla qualcuno con un difetto di pronuncia, come questo linguista? Ascolto un paio di minuti, me ne stanco e spengo subito il televisore. Sembra un'epidemia in Italia. A che cosa si deve? È regionale? È individuale? Non sopporto più questa r "alla francese". Dieci anni fa quando avevo più tempo di guardare la televisione, sembrava che pochissimi parlassero così, ora è quasi la maggioranza!
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Diceva il mio Maestro che in televisione ci mettono tutti gli andicappati della lingua. :D Come dargli torto? Il degrado è generale, sia della pronuncia, sia della padronanza della lingua, sia della professionalità, in tutti i mestieri. :(
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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