Mi pare invece che siano distinzioni bizantine dettate da una lunga consuetudine a usare un forestierismo di cui mai c’è stato bisogno. E se ora le dicessi gruppo, mi direbbe che non va bene perché troppo generico, ecc. E non servirebbe che le portassi le definizioni dei piú autorevoli dizionari, perché, in fin dei conti, in questo caso, è un percezione sua che non ha nulla di oggettivo.Terminologia etc ha scritto:Secondo me squadra e team implicano tipi diversi di “attività svolte assieme da un gruppo di persone”: nel primo caso le finalità sono soprattutto di tipo operativo, nel secondo più “di concetto”. Se si associa squadra alle attività/finalità del secondo tipo, prevale l’aspetto di competizione.
Compendio di punteggiatura della Microsoft
Moderatore: Cruscanti
Re: team o squadra?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Siamo in realtà di fronte a un prestito di (falso) prestigio, cioè una parola straniera di cui la maggioranza dei parlanti non conosce l’esatto significato nella lingua d’origine e di cui riempie l’involucro a proprio piacimento nella lingua d’arrivo. Poi l’abitudine fa il resto, e si associano allo xenismo connotazioni speciali che il malcapitato non s’è mai sognato d’avere. Ma, si dirà, se le veci di team può farle squadra o gruppo, perché avere accolto tale vocabolo? Semplicemente perché non si conosce abbastanza bene lo spessore semantico delle parole nostrali e vige una sorta d’incapacità a tecnicizzare i vocaboli del lessico tradizionale; incapacità tanto piú strana in quanto l’inglese lo fa in continuazione: quasi tutte le parole dell’informatica, ad esempio, sono voci comuni trasposte nell’ambito informatico. Il Paese della Fantasia s’è tramutato nel Paese dell’Aridità.
Guardate invece che cosa regala ai propri locutori il Diccionario Panhispánico de Dudas (sott. mia):
team. Voz inglesa que se usa con cierta frecuencia en algunos países de América con los sentidos de ‘grupo de personas unidas para realizar una tarea común’ y, en deportes, ‘conjunto de personas que compiten juntas’. Es anglicismo superfluo, que debe sustituirse por las voces españolas equipo o conjunto: «El equipo nacional demostró tener gran espíritu de lucha» (Prensa [Nic.] 24.7.97); «Breglia intentó minimizar la importancia que tiene Maradona en el conjunto argentino» (Clarín [Arg.] 25.1.79). La expresión anglonorteamericana dream team (‘equipo compuesto de grandes figuras’) puede traducirse por equipo de ensueño: «Kanu acabó en cuatro minutos con Brasil, el que se consideraba “el equipo de ensueño” de Atlanta-96» (Tiempo [Col.] 4.9.96).
Guardate invece che cosa regala ai propri locutori il Diccionario Panhispánico de Dudas (sott. mia):
team. Voz inglesa que se usa con cierta frecuencia en algunos países de América con los sentidos de ‘grupo de personas unidas para realizar una tarea común’ y, en deportes, ‘conjunto de personas que compiten juntas’. Es anglicismo superfluo, que debe sustituirse por las voces españolas equipo o conjunto: «El equipo nacional demostró tener gran espíritu de lucha» (Prensa [Nic.] 24.7.97); «Breglia intentó minimizar la importancia que tiene Maradona en el conjunto argentino» (Clarín [Arg.] 25.1.79). La expresión anglonorteamericana dream team (‘equipo compuesto de grandes figuras’) puede traducirse por equipo de ensueño: «Kanu acabó en cuatro minutos con Brasil, el que se consideraba “el equipo de ensueño” de Atlanta-96» (Tiempo [Col.] 4.9.96).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: team o squadra?
Di concetto? Fino a vent'anni fa, "team" era usato quasi esclusivamente negli ambienti di gare automobilistiche o di motociclismo...Terminologia etc ha scritto:Secondo me squadra e team implicano tipi diversi di “attività svolte assieme da un gruppo di persone”: nel primo caso le finalità sono soprattutto di tipo operativo, nel secondo più “di concetto”. Se si associa squadra alle attività/finalità del secondo tipo, prevale l’aspetto di competizione.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
il qual sorride a non so che Gentucca.
Io credo che troppo spesso ci poniamo di fronte al forestierismo con l'approccio sbagliato. Non dovremmo limitarci a chiederci se esiste una parola italiana che ne esprima il significato esatto elencando le varie accezioni che il termine inglese possiede. Dovremmo semplicemente usare il termine italiano che meglio descrive ciò che vogliamo dire senza troppo preoccuparci di cercare un traducente da un'altra lingua.
Sono certo che se Terminologia etc avesse usato uno qualsiasi dei termini proposti come traducenti in questo filone, nessuno tra i lettori si sarebbe accorto di alcuna inessattezza e il discorso sarebbe filato liscio e chiaro.
Ciò che sino ad ora ho appreso leggendo gli interveti in questa piazza è che la soluzione più saggia è semplicemente quella di partire dal presupposto che la nostra lingua è più che sufficiente a descrivere tutto ciò che abbiamo da dire e la scelta di un prestito da altre lingue è quasi sempre superflua e spesso anche ridicola.
Se saremo noi a parlare e scrivere mantentendo un approccio corretto nei confroti della nostra lingua, probabilmente saranno i nostri figli a goderne del vantaggio e un termine come "team" (oggi decisamente abusato) non sarà più sentito come indispensabile, proprio perchè i vari traducenti italiani verranno apprezzatti in tutte le loro sfumature e accezioni.
Sono certo che se Terminologia etc avesse usato uno qualsiasi dei termini proposti come traducenti in questo filone, nessuno tra i lettori si sarebbe accorto di alcuna inessattezza e il discorso sarebbe filato liscio e chiaro.
Ciò che sino ad ora ho appreso leggendo gli interveti in questa piazza è che la soluzione più saggia è semplicemente quella di partire dal presupposto che la nostra lingua è più che sufficiente a descrivere tutto ciò che abbiamo da dire e la scelta di un prestito da altre lingue è quasi sempre superflua e spesso anche ridicola.
Se saremo noi a parlare e scrivere mantentendo un approccio corretto nei confroti della nostra lingua, probabilmente saranno i nostri figli a goderne del vantaggio e un termine come "team" (oggi decisamente abusato) non sarà più sentito come indispensabile, proprio perchè i vari traducenti italiani verranno apprezzatti in tutte le loro sfumature e accezioni.
Non voglio essere capito, voglio essere; capito?
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- Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37
Riporto cosa dice in proposito il Prontuario di punteggiatura di Bice Mortara Garavelli:Carnby ha scritto:Non mi convince quando prescrive dr. e cfr. senza punto.
«Si fa a meno del punto in dr e cfr se si considerano tali abbreviature come riduzioni-contrazioni rispettivamente della parola tronca dottor e del latino confer «confronta». Se si scrive, come è pure d'abitudine, dr. e cfr. con il punto abbreviativo finale, vuol dire che si contraggono in un gruppo consonantico [...] i termini dottore e confronta».
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