Il genere delle lettere

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Moderatore: Cruscanti

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Federico
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Il genere delle lettere

Intervento di Federico »

Qual è attualmente il genere delle lettere? Sono sempre tutte femminili?
Perché ad esempio ultimamente dico i lungo (j) pur avendo sempre sentito "i lunga"; ho letto oggi in Moravia «metti i punti sugli i» e in Gadda qualche giorno fa erre con un aggettivo concordato al maschile (non ricordo quale, però).
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Cito dalla grammatica di Luca Serianni (I, 110):
Quanto al genere, l’uso è tuttora oscillante fuorché per zeta, facilmente inseribile nella serie dei femminili in –a (mentre il cappa / il kappa è piú comune di la cappa / la kappa). L’incertezza è di antica data: «il B e il D», ma «la F» (Bembo), «con la T» (Alunno). Esempi moderni: «col ‘g’» (Paolieri), «col P minuscolo» (Piovene), ma «una sola p» (Gozzano).
Queste oscillazioni dipendono, com’è intuibile, dal sostantivo sottinteso: suono e segno sono responsabili del maschile, lettera del femminile.
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Federico
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Intervento di Federico »

Ecco, ad esempio mi sembra piú frequente "la k". Forse dipende dalla regione?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sicuramente ci sono differenze regionali. Nel caso di cappa io distinguo la cappa italiana da il cappa greco.

A ogni modo, non commette errore chi usa il maschile (anche per zeta, ammesso dal DOP).
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Nel caso di cappa io distinguo la cappa italiana da il cappa greco.
Questo anch'io. Deve essere una distinzione diffusa.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Per esempio io non faccio tale distinzione e uso solo il femminile, anche perché nell'alfabeto italiano la k non esiste.
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Federico
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Intervento di Federico »

Incarcato ha scritto:Per esempio io non faccio tale distinzione e uso solo il femminile, anche perché nell'alfabeto italiano la k non esiste.
Sí, ma in riferimento all'inglese, ad esempio, uso il femminile; solo per il greco il maschile.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Sí sí, avevo capito. Mi pare un complicazione, ma va bene.
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Federico
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Intervento di Federico »

Incarcato ha scritto:Sí sí, avevo capito. Mi pare un complicazione, ma va bene.
Be', non so Marco, ma personalmente lo faccio non per un motivo ma solo perché sono abituato cosí. Le abiudini spesso complicano le cose senza motivo... :roll:
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Marco1971 ha scritto:Cito dalla grammatica di Luca Serianni (I, 110):
Quanto al genere, l’uso è tuttora oscillante fuorché per zeta, facilmente inseribile nella serie dei femminili in –a (mentre il cappa / il kappa è piú comune di la cappa / la kappa). L’incertezza è di antica data: «il B e il D», ma «la F» (Bembo), «con la T» (Alunno). Esempi moderni: «col ‘g’» (Paolieri), «col P minuscolo» (Piovene), ma «una sola p» (Gozzano).
Queste oscillazioni dipendono, com’è intuibile, dal sostantivo sottinteso: suono e segno sono responsabili del maschile, lettera del femminile.
Sto leggendo la grammatica di (del? :?) Serianni, e ho appena letto questo punto. Sono venuto a vedere se qualcuno aveva da dire qualcosa in più.
Personalmente sottointendo sempre lettera, sia per le ventuno italiane che per le cinque straniere. Quindi sempre la cappa (possibili ambiguità non credo siano rilevanti; il cappa lo sento addirittura come registro basso), e vi dirò di più: ho sempre detto la j lunga. Boh.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Andrea Russo ha scritto:Sto leggendo la grammatica di (del? :?) Serianni...
Del si adopra in genere piú volentieri per autori del passato famosi (del/di Manzoni, ecc.). Meglio di semplice per quelli viventi (e naturalmente il del è possibile soltanto col solo cognome). Mi sembra in declino l’impiego della preposizione articolata in questo caso.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Per fortuna: del Manzoni, del Leopardi 'un si pò(le) sentì!
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Andrea Russo ha scritto: Quindi sempre la cappa (possibili ambiguità non credo siano rilevanti; il cappa lo sento addirittura come registro basso)
Da me, in Toscana, la lingua popolare (il cosiddetto vernacolo) ha il maschile per tutte le lettere dell'alfabeto.
Andrea Russo ha scritto: e vi dirò di più: ho sempre detto la j lunga.
Eh, oggi si sente dire troppo spesso la géi; a scuola, leggendo un testo di geometria in cui compariva la lettera J, lessi i lunga e venni «corretto» dall'insegnante; questa pronunciò géi, sostenendo che si trattava di una lettera inesistente nell'alfabeto italiano.
Marco1971 ha scritto: Mi sembra in declino l’impiego della preposizione articolata in questo caso.
Sempre in riferimento al parlato spontaneo della provincia di Firenze, l'uso di il/del e la/della è comunissimo: si dice di Berlusconi e di Bersani (però la/della Bindi e la/della Merkel) ma, per quanto riguarda conoscenti, compagni di scuola ecc. sempre il/del Rossi e la/della Bianchi.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Carnby ha scritto:Sempre in riferimento al parlato spontaneo della provincia di Firenze, l'uso di il/del e la/della è comunissimo: si dice di Berlusconi e di Bersani (però la/della Bindi e la/della Merkel) ma, per quanto riguarda conoscenti, compagni di scuola ecc. sempre il/del Rossi e la/della Bianchi.
Sí, io parlavo dell’italiano normale scritto. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Carnby ha scritto:
Andrea Russo ha scritto: e vi dirò di più: ho sempre detto la j lunga.
Eh, oggi si sente dire troppo spesso la géi; a scuola, leggendo un testo di geometria in cui compariva la lettera J, lessi i lunga e venni «corretto» dall'insegnante; questa pronunciò géi, sostenendo che si trattava di una lettera inesistente nell'alfabeto italiano.
Più spesso ho sentito dire gèi, accentuando un po' troppo la pronuncia inglese.
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