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Scilens
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Intervento di Scilens »

Nova Iorca non è italiano.
Forse Novaiorche, al limite, ma Nova Iorca proprio non si attacca a nulla.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Nova Iorca non è italiano.
Forse Novaiorche, al limite, ma Nova Iorca proprio non si attacca a nulla.
In base a quale ragionamento afferma questo?
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Scilens ha scritto:Nova Iorca non è italiano.
Forse Novaiorche, al limite, ma Nova Iorca proprio non si attacca a nulla.
Nova Iorca era dialetto calabrese, in italiano nazionale Nuova Iorca. In genere, s'aggiunge e a quei termini stranieri che ormai sono difficilmente adattabili, come sport (credo d'averlo letto in un passo d'Arrigo Castellani riportato da Marco). Nuova Iorca non l'ho inventato io, ma esiste da due secoli, anche se non è il nome italiano ufficiale della città americana, e è usato scherzosamente da alcuni.
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[FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Infarinato »

Apani ha scritto:Ancora meglio: "Nuova Asterdama".
No, molto molto peggio. :P

Nieuw Amsterdam è il nome dell’originario agglomerato urbano, ma, divenuto poi questo New York, non possiamo pretendere di tradurre York con *Amsterdama (semmai, Amsterdamo [attestato in Ramusio e Alfieri] o Amstelodamo), ma possiamo solo ricorrere al nome storico della città inglese.

Fra l’altro, Novum Eboracum è la traduzione latina ufficiale di New York.
fiorentino90
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di fiorentino90 »

Infarinato ha scritto:Fra l’altro, Novum Eboracum è la traduzione latina ufficiale di New York.
Novum Eboracum! :)
Apani
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Apani »

Infarinato ha scritto:
Apani ha scritto:Ancora meglio: "Nuova Asterdama".
No, molto molto peggio. :P

Nieuw Amsterdam è il nome dell’originario agglomerato urbano, ma, divenuto poi questo New York, non possiamo pretendere di tradurre York con *Amsterdama (semmai, Amsterdamo [attestato in Ramusio e Alfieri] o Amstelodamo), ma possiamo solo ricorrere al nome storico della città inglese.

Fra l’altro, Novum Eboracum è la traduzione latina ufficiale di New York.
:roll: Nieuw Amsterdam è il vecchio nome di New York, Eboracum è il vecchio nome di York. Non vedo come il primo sia meno proponibile del secondo.

Poi, "Amsterdamo" con la m mi sembra un brutto adattamento.
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Infarinato
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Infarinato »

Apani ha scritto::roll: Nieuw Amsterdam è il vecchio nome di New York, Eboracum è il vecchio nome di York. Non vedo come il primo sia meno proponibile del secondo.
Beh, se gli stessi nuovaiorchesi propendono per il secondo, una ragione ci sarà, ed è la seguente: come spiega bene anche l’articolo citato da Fiorentino, York non è nient’altro che la versione inglese moderna [e «ridotta»] dell’antico norvegese Jórvik, storpiatura dell’inglese antico Eoforwic, a sua volta anglicizzazione del latino Eboracum… ovvero: York ed Eboraco sono sostanzialmente la stessa parola.

Ma York non è Amsterdam, e i coloni inglesi hanno cambiato il nome alla città nordamericana per una precisa volontà di discontinuità col passato e di riappropriazione nazionale.
Apani ha scritto:Poi, "Amsterdamo" con la m mi sembra un brutto adattamento.
Certo, non rispetta la fonotassi piú genuina della lingua italiana, ma non la rispettano nemmeno zemstvo, xenofobo (e infatti Migliorini preferiva senofobo) o psicologo.
Apani
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Apani »

Infarinato ha scritto:
Apani ha scritto:Poi, "Amsterdamo" con la m mi sembra un brutto adattamento.
Certo, non rispetta la fonotassi piú genuina della lingua italiana, ma non la rispettano nemmeno zemstvo, xenofobo (e infatti Migliorini preferiva senofobo) o psicologo.
Questo è perché alcuni uomini vogliono solo veder bruciare il mondo (mi perdoni la citazione poco colta).
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Carnby
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Carnby »

Apani ha scritto: Poi, "Amsterdamo" con la m mi sembra un brutto adattamento.
Facciamo Amesterdamo. :wink:
Infarinato ha scritto:Beh, se gli stessi nuovaiorchesi
Non è meglio novaiorchesi?
Infarinato ha scritto:xenofobo (e infatti Migliorini preferiva senofobo) o psicologo.
Il problema, in questi casi, è che si perde la capacità distintiva del nesso consonantico; meglio sarebbe, in teoria, l'inserzione di una vocale (non ho usato anaptissi di proposito). :D
Apani
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Apani »

Mi verrebbe da usare la -a finale perché i nomi di città sono sempre femminili. E preferirei accorciare invece di allungare ("i' Spagna" suona comunemente meno strano di "in Ispagna"); per psicologo e xenofobo, dico "lo sicologo" e "lo senofobo" così da no' stranire troppo gli astanti.
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Infarinato
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Infarinato »

Apani ha scritto:Mi verrebbe da usare la -a finale perché i nomi di città sono sempre femminili.
Quindi direbbe anche la Nuova *Torina?? Comunque, la cosa non dipende da Lei: Eboraco è Eboraco, ed è una parola italiana attestata da secoli.
Apani
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Intervento di Apani »

No, ma preferirei i suffissi femmini nei casi in cui mancano e vanno inventati, come con Amsterdam.
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Re: [FT] «Nuova Eboraco»

Intervento di Marco1971 »

Apani ha scritto:...dico "lo sicologo" e "lo senofobo"...
E dice anche lo sole, lo sindaco, lo sarto? :?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Apani
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Intervento di Apani »

Travisa le mia parole.

Dico "lo sicologo" perché è abbastanza vicino a "lo psicologo" da passare inosservato. "Il sicologo" farebbe invece una strana figura.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

*Lo sicologo è inaccettabile perché víola le vigenti norme che regolano l'uso dell'articolo in italiano. Naturalmente, ognuno fa come vuole, ma si tratta di un errore d'italiano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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