Esistono ancora i revisori di bozze?
Moderatore: Cruscanti
Esistono ancora i revisori di bozze?
Ho ricevuto come regalo una confezione di lusso, col marchio BVLGARI, dei famosi biscotti krumiri, specialità di Casale Monferrato. All’interno c’è un pieghevole che rievoca la storia di questi dolci, e naturalmente l’ho letto tutto. Ci sono almeno tre refusi – lasciando stare le goffaggini stilistiche e alcune virgole mancanti. E son cose grandi come case:
In quel anno morí V. Emanuele II. [...] ...che fornirono il pretesto à nos bons amis les Francais d’impadronirsi della Reggenza... [...] I Krumiri ancora oggi vengono preparati artigianalmente da abili pasticceri con macchinari non maccanizzati...
Mi domando se valga la pena segnalare queste cose: forse nessuno legge questo pieghevole e forse non riterrebbero importante apportare le necessarie correzioni...
In quel anno morí V. Emanuele II. [...] ...che fornirono il pretesto à nos bons amis les Francais d’impadronirsi della Reggenza... [...] I Krumiri ancora oggi vengono preparati artigianalmente da abili pasticceri con macchinari non maccanizzati...
Mi domando se valga la pena segnalare queste cose: forse nessuno legge questo pieghevole e forse non riterrebbero importante apportare le necessarie correzioni...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
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Il problema è che persino un correttore ortografico automatico li correggerebbe.
Ultima modifica di PersOnLine in data dom, 17 mar 2013 23:33, modificato 1 volta in totale.
Noto che il testo è datato 3 giugno 1977 e reca lo stemma del municipio di Casale Monferrato. Trentasei anni fa non eravamo ancora in una situazione linguistica come oggi (e probabilmente non esistevano i correttori ortografici), ma secondo ogni evidenza questi refusi sono rimasti tali perché o nessuno ha letto il testo, o perché nessuno se n’è accorto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Qui troverà quel testo con due dei tre errori che lei segnala. Stranamente i macchinari ora sono correttamente «non meccanizzati»...
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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