«Boh»

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VB G.B. MADDALONI
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«Boh»

Intervento di VB G.B. MADDALONI »

Boh è un'onomatopea? Perché?
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Infarinato
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Re: «Boh»

Intervento di Infarinato »

VB G.B. MADDALONI ha scritto:Boh è un'onomatopea?
Sí, perlomeno nell’accezione del GRADIT, che mi pare di gran lunga la piú chiara:
Il [i]GRADIT[/i], [i]s.v. [/i](sottolineature mie), ha scritto:onomatopea /onomato'pɛa/ (o·no·ma·to·pe·a) s.f. [TS] ling. [av. 1498 nella var. ant. onomatopia; dal lat. tardo onomatopoeia(m), dal gr. onomatopoiía, comp. di onomato– "onomato–" e del tema di poiéō "io faccio"] imitazione di suoni o rumori di fenomeni naturali realizzata in espressioni del linguaggio articolato | estens., parola, locuzione e sim. cosí formata: bau bau è un’o.
Quindi, l’interiezione boh è un’onomatopea non nel senso di bau bau (abbaiare del cane… per gl’italiani!), ma in quello del fonosimbolo brr, che «imita il verso di chi rabbrividisce per il freddo o per la paura» (sempre GRADIT, s.v.). È infatti una voce «nata prob[abilmente] dal movimento di apertura delle labbra insieme con l’articolazione di una voc[ale] posteriore» (DISC, s.v.), che rappresenta la naturale reazione fonatoria («naturale» in italiano) di una persona còlta da dubbio o incertezza.
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