Jhumpa Lahiri, il “Pulitzer” che sceglie la lingua italiana

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Moderatore: Cruscanti

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Ettore Fieramosca
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Iscritto in data: ven, 27 feb 2015 21:37

Jhumpa Lahiri, il “Pulitzer” che sceglie la lingua italiana

Intervento di Ettore Fieramosca »

Salve a tutti i gentiluomini e le gentildonne del fòro, mi presento quivi brievemente avendo appreso ed appurato in altro loco codesta nozione:

"Non esiste un’area presentazioni: ci si presenta direttamente aprendo un filone su qualche questione linguistica."

Sicché prendo spunto dalla presente novella per prender posto in quella che sembrami esser una fausta arce ed un pomerio all'interno del quale vien custodita e curata la bella favella.

Saluti,

Ettore Fieramosca
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Ferdinand Bardamu
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Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Le do il benvenuto. :)

Mi scuso se mi son visto costretto a eliminare il testo che ha copincollato nel suo intervento, ma la riproduzione, come si vede dalla nota in calce all’articolo, è riservata. Per questo, ho inserito un collegamento.

In realtà, si posson mettere collegamenti fin dall’intervento d’esordio, perciò non si periti d’inserirne ogni volta che lo riterrà opportuno. :)
Ettore Fieramosca
Interventi: 3
Iscritto in data: ven, 27 feb 2015 21:37

Intervento di Ettore Fieramosca »

Esatto :o Ha fatto bene, non mi son avveduto della cosa se non nel momento immediatamente successivo all'invio dell'intervento.

La ringrazio naturalmente del benvenuto.
Ultima modifica di Ettore Fieramosca in data sab, 28 feb 2015 0:56, modificato 1 volta in totale.
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Benvenuto anche da parte mia!
E La ringrazio per la splendida notizia (subito ridotta a striminzito collegamento da un colpo di bacchetta magica del nostro arcigno Ferdinand Bardamu, il cerbero del foro :wink: ): l'amore di Jhumpa Lahiri per la nostra lingua, così negletta in patria, mi commuove profondamente.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Benvenuto anche da parte mia, Ettore! :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ettore Fieramosca
Interventi: 3
Iscritto in data: ven, 27 feb 2015 21:37

Intervento di Ettore Fieramosca »

Ringrazio dell'accoglienza l'utente Animo Grato e in particolar guisa l'utente Marco1971, nome forumistico che imagino afferisca alla persona del dotto professor Marco Grosso, che invero stimo vada considerato araldo d'una meritoria opera di carattere culturale in quella essenzial sfera afferente la medulla, la vitalità e la forma della lingua nostra, fulcro della civiltà d'Esperia.
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ettore Fieramosca ha scritto:Ringrazio dell'accoglienza l'utente Animo Grato e in particolar guisa l'utente Marco1971, nome forumistico che imagino afferisca alla persona del dotto professor Marco Grosso, che invero stimo vada considerato araldo d'una meritoria opera di carattere culturale in quella essenzial sfera afferente la medulla, la vitalità e la forma della lingua nostra, fulcro della civiltà d'Esperia.
La ringrazio piú che non possa dire. Solo una domanda, come mai la prima costruzione corretta e la seconda no, del verbo afferire? :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Scilens
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Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

La costruzione transitiva come "afferente la" è comune in burocratese, e come altre costruzioni analoghe (es. "adire le vie legali") tien conto della preposizione prefissa al verbo.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Certo che è comune nel burocratese, ma non è corretta. Adire le vie legali non c'entra nulla, visto che adire è transitivo e afferire intransitivo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Questo è indubbio.
Tuttavia è burocratese, che non è un pregio, ma è un uso.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Infatti. Un uso scorretto. Da non seguire.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Scilens
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Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Specialmente gli ultimi tempi m'hanno acuito la domanda se sia prevalente l'uso o la regola, che sono entrambi variabili e oltretutto interagenti.
So che sarà difficile rispondere esaurientemente con poche parole.
Io non ho soluzioni generalizzanti e mi regolo caso per caso, ma la somma di questa scelte evidenzia una forte abitrarietà alla quale è difficile porre rimedio.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Marco1971
Moderatore
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sí, certo, si regoli come vuole. Chi viene in queste stanze ci viene per conoscere il buon uso.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Marco1971 ha scritto:Sí, certo, si regoli come vuole.
Grazie Marco, sempre molto gentile.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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