Canepari, «Suggerimenti e proposte pella grafía dell'italiano»

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G. M.
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Canepari, «Suggerimenti e proposte pella grafía dell'italiano»

Intervento di G. M. »

Vi segnalo questo testo di Canepari (qui a pagina 9 del PDF), di cui ho scoperto l'esistenza oggi, nel suo «Progetto d'ampliamento e aggiornamento del DíPI, che sarà DíPIM», ovvero «Dizionario di pronuncia italiana moderna».
Ligure
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Re: Canepari, «Suggerimenti e proposte pella grafía dell'italiano»

Intervento di Ligure »

Ad es., relativamente ai toponimi, che andrebbero tutelati adeguatamente, non capisco perché riportare "Chiozza" che non è il nome italiano - Chioggia - e neppure quello dialettale che - chi vuole - può usare.

Se si trattasse di un esito davvero usato anticamente nei testi e se si trattasse di un prontuario per archivisti ... ma ...

Ma, oltre all'italiano, all'eventuale pronuncia italiana locale - che non è Chiozza! - e all'esito dialettale non saprei proprio se aggiungere altro ...

Inoltre, se davvero s'intendessero rendere i toponimi nella loro effettiva veridicità occorrerebbe, per altro, prestare attenzione anche all'uso dell'articolo. Mi rendo conto, ad es., delle considerazioni effettuate sulla pronuncia del toponimo "Antella". Per altro, sono decenni che parlo con fiorentini di qualsiasi estrazione, ma - esclusi gli stranieri che non abbiano ancora una pronuncia sufficientemente adeguata - ho sempre ascoltato "Antélla" - coll'/e/ chiusa -. E nessuno di loro, ad es., afferma di "andare a Antélla". Si recano tutti - dovendoci andare - "all'Antélla". L'uso linguistico di chi conosce la località risulta - almeno, finora - invariabilmente caratterizzato dall'uso dell'articolo. L'attendibilità d'un toponimo italiano non si limita alle sole considerazioni relative all'etimo della voce e alla pronuncia del fonema vocalico accentato.
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G. M.
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Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: Canepari, «Suggerimenti e proposte pella grafía dell'italiano»

Intervento di G. M. »

Segnalo un aggiornamento («Riflessioni su dizionari di/con pronuncia e proposte pe la grafía de l'italiano»), con cambiamento di alcune proposte.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Canepari, «Suggerimenti e proposte pella grafía dell'italiano»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie. Ho letto, lo ammetto, un po’ velocemente questo documento, e del resto non ho una grande preparazione di fonetica e fonologia, e in particolare riguardo alle proposte canepariane.

Mi chiedo però quale sia lo scopo di grafie quali pella o pei, che a me suonano arcaiche o affettate. Soprattutto, non mi pare che corrispondano al modo in cui queste preposizioni vengono effettivamente pronunciate.

Nel caso dell’elisione, mi lascia perplesso il suo giudizio perentorio «è orribile veder usare, e accettare, passivamente, qualcosa come di una altra annata ancora», anche perché poi propone una cosa come d’un’altr’annat’ancora, giudicandola «elegante e apprezzabile».

Se è vero che le parole, oggi piú che mai, si apprendono attraverso gli occhi, d’un’altr’annat’ancora mostra un affollamento visivo che rende piú difficile la decodificazione delle parole. :?
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