Molto interessante. Ho un appunto da rivolgere al professor Marazzini: possibile che, gíreła, òlteła, smíssieła, si torni sempre a tirar fuori ’sta storia del fascismo? Siamo sicuri che nessun intellettuale s’arrischi a difendere l’italiano perché ha paura di passare per nostalgico?Marco1971 ha scritto: ↑mar, 28 apr 2020 21:57È sintomatico che questo fenomeno esagerato susciti perfino l’attenzione all’estero, ad esempio in quest’articolo di cinque anni fa…
Le Monde, «Anglicismes : l’Italie dit “Basta così !”»
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Le Monde, «Anglicismes : l’Italie dit “Basta così !”»
Re: Le Monde, «Anglicismes : l’Italie dit “Basta così !”»
Il fascismo è una falsa scusa, o comunque una scusa facile...
Ho appena ascoltato il discorso del presidente francese del 13 aprile 2020 (avevo seguito anche il primo sull’inizio del confinamento). Non contiene nessun anglicismo crudo, neanche uno (in entrambi). Un discorso semplice, diretto, comprensibile a tutti, e direi, commovente; per me è stato un piacere ascoltare un francese incontaminato. (Per chi capisce il francese e desiderasse ascoltarlo [o leggere la trascrizione in simultanea], può farlo, per esempio, qui.)
Se in Italia, almeno nei discorsi ufficiali, si seguisse un tale modello...
Ho appena ascoltato il discorso del presidente francese del 13 aprile 2020 (avevo seguito anche il primo sull’inizio del confinamento). Non contiene nessun anglicismo crudo, neanche uno (in entrambi). Un discorso semplice, diretto, comprensibile a tutti, e direi, commovente; per me è stato un piacere ascoltare un francese incontaminato. (Per chi capisce il francese e desiderasse ascoltarlo [o leggere la trascrizione in simultanea], può farlo, per esempio, qui.)
Se in Italia, almeno nei discorsi ufficiali, si seguisse un tale modello...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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