Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

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G.B.
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Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di G.B. »

Nella sezione del sito della Crusca dedicata alle parole nuove, in alto:
Avviso ai lettori:
Se la redazione dedica una scheda di approfondimento a una parola non significa che ne sta promuovendo l’uso. Le schede sono pensate come strumenti di comprensione e approfondimento di una lingua, la nostra, che è in continua evoluzione. Le parole che fanno parte dell’italiano, come di qualsiasi lingua naturale, non possono essere “decise” o “scelte” dall’alto, ma sono quelle che spontaneamente si attestano negli usi dei parlanti, sulla base delle normali dinamiche di funzionamento delle lingue.
Discutibile, ma almeno che se ne lavano le mani è finalmente nero su bianco. Sarà loro arrivata qualche lamentela?
G.B.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Hanno pure ragione, ma non possono ignorare che il loro statuto di autorità in materia fa sí che, a torto o a ragione, ogni cosa che scrivono abbia il crisma dell’ufficialità, per cosí dire. Noto poi che fra tutte le parole possibili nella lista in questione figurano molti, agghiaccianti occasionalismi, mentre gli anglicismi non sono mai corredati da una proposta di traduzione. Anzi, spesso se ne loda pure l’«efficacia», come accade per lockdown che «[s]i mostra particolarmente efficace come parola chiave per indicare il peculiare stato del paese a seguito dei provvedimenti presi per contenere l’emergenza della pandemia da Sars-Cov-2».
Carlo_Porta04
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Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di Carlo_Porta04 »

Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 22 feb 2021 13:42 [F]igurano molti, agghiaccianti occasionalismi
Meglio non parlare di cose come bufu, di cui già non se ne sente piú parlare. :oops:
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G.B.
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Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di G.B. »

L'Accademia della Crusca ha scritto: Le parole che fanno parte dell’italiano, come di qualsiasi lingua naturale, non possono essere “decise” o “scelte” dall’alto...
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 22 feb 2021 13:42 Hanno pure ragione...
Però, se avessero ragione su questo punto, parole come regista, autista, lockdown (alcuni, col potere di farlo, in origine avranno scelto di non tradurlo) e altre non potrebbero attestarsi nell'uso... Che poi quello da loro repulso si ritenga (a torto o a ragione) un metodo anacronistico e poco debito è un altro discorso (e per coerenza andrebbe osteggiato anche nel caso degl'inglesismi propagati forzosamente dall'alto dei media). Cioè, voglio dire, l'«alto» esiste, benché non vogliano aggiudicarselo loro.
G.B.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di Ferdinand Bardamu »

A ben vedere ha ragione lei: questa loro discolpa non riconosce il fatto che, semplicemente pubblicando un approfondimento su un certo anglicismo senza fornire alternative italiane, ne promuovono in effetti l’uso, sebbene non in maniera esplicita.
Utente cancellato 676

Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di Utente cancellato 676 »

La lista di parole più segnalate è disarmante, è piena di termini che personalmente non ho mai letto/sentito, e sottolineo mai. Ammetto la mia scarsa cultura, ma spero di non essere l'unico a provare disagio nel leggere che tra le più richieste ci sono state:

alpinità, boscoloso, callifonia, fupi, ginormico, graffialismo, liscido, moffice, paxly, pazzurdo, peleto, pioraccheggiante, probiogenomica, ristoceutica, shish, squilizioso, e valerotta.

Voglio sperare che "più richieste" voglia dire con 3, 4 richieste, perché i numeri sono molto bassi. Oppure vivo in un altro pianeta.

Per omettere quelle il cui significato mi è del tutto chiaro, ma che sono tremendamente volgari e di cui proprio non si capisce l'urgenza di promozione in un sito così prestigioso: tarzanello e pisellabile.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Qualcuno mi darà del benaltrista, ma la Crusca potrebbe occupare il tempo in cose piú importanti che l’approfondimento di men che occasionalismi (alcuni di questi secondo me se li sono inventati gli utenti che hanno inviato la segnalazione, sennò non si spiega…). Spero che rimangano in quella lista senz’approfondimenti, ché di saper di «parole» come eskere non se ne sente l’utilità.
Avatara utente
G.B.
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Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di G.B. »

Secondo me la [maggior parte della] gente non ha ancora capito che segnalare una parola nuova non significa «presentare un'istanza di approvazione». Ormai è accettabile tutto, purché piaccia al dio Uso. D'altro canto, se l'Accademia della Crusca non godesse ancora d'una fama «normativa» tra gl'Italiani, io credo che le interazioni fra questi e quella si ridimensionerebbero. Partendo dal segnalamento delle parole nuove. E mi sembra che su tale ambiguità la Crusca, francamente, ci marci.

Comodo d'altra parte avere milioni di «dipendenti» gratuiti che ti segnalano lo stato della lingua, pensando, chessò, di far contento il gruppo d'amici col quale una volta hanno coniato una parola insolita, o di far felice la fidanzata cólla quale usano quotidianamente un diminutivo strano.
G.B.
Utente cancellato 676

Re: Avviso ai lettori in «parole nuove» sul sito della Crusca

Intervento di Utente cancellato 676 »

Ferdinand Bardamu ha scritto: ven, 04 giu 2021 10:23di saper di «parole» come eskere non se ne sente l’utilità.
Tra l'altro sostengono essere una riduzione della locuzione inglese “let’s get it!”, con allusione a soldi o droga, in ambito rap e trap americano, quindi non si capisce perché abbiano scelto la variante grafico-fonetica più lontana dalla locuzione originaria, giacché negli esempi riportano correttamente le più diffuse lesghere (la più vicina all'originale) e esghere. Doppio bah carpiato.
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