Dr. e dott.

Spazio di discussione su questioni di retorica e stile

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Dr. e dott.

Intervento di Incarcato »

È corretto, secondo voi, attribuire l'abbreviazione dott. (vera abbreviazione) solo ai dottori in medicina, mentre dr. (pure col punto!) è riservato a tutti gli altri?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5254
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Re: Dr. e dott.

Intervento di Infarinato »

Incarcato ha scritto:È corretto, secondo voi, attribuire l'abbreviazione dott. (vera abbreviazione) solo ai dottori in medicina, mentre dr. (pure col punto!) è riservato a tutti gli altri?
Se ne discusse già qui, caro Incarcato: veda anche l’intervento successivo di Uri Burton.
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Grazie della segnalazione, Infarinato.

Tuttavia, a me non interessa tanto se dottore sia il titolo pertinente alla laurea o al dottorato, quanto piuttosto segnalare che in italiano si usa dire dottore, e l’abbreviazione di dottore è dott., dr in italiano non esiste, e si può riferire esclusiamente a doctor (e, in questo caso, come contrazione).
Per cui, a mio avviso, la distinzione dott./dr, in Italia, è inesatta. Sono tutti dott.
LCS
Interventi: 57
Iscritto in data: ven, 16 set 2005 12:32

Intervento di LCS »

Caro Incarcato, curioso come, a volte, certi pensieri s'incrocino -per così dire. È proprio recente un simile scambio d'opinioni con i colleghi d'ufficio.

Qualcuno dalle mie parte pretende che il suo nome sia preceduto da "dr.", invece che da "dott."; ma a me pare avere poco senso, per le ragioni da lei espresse.

Cordiali saluti
ECG
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Concordo con Incarcato: questo anglismo del dr. riservato «a coloro che sono dottori in medicina o hanno un dottorato di ricerca» non piace molto: preferisco considerarla una contrazione italiana (forse anomala) che in quanto tale è equivalente a dott..
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Federico ha scritto:Concordo con Incarcato: questo anglismo del dr. riservato «a coloro che sono dottori in medicina o hanno un dottorato di ricerca» non piace molto: preferisco considerarla una contrazione italiana (forse anomala) che in quanto tale è equivalente a dott..
M’era sfuggito, ma lo vedo ora: sarà senz’altro un refuso, ma ricordo per chi ci segue che il punto d’un’abbreviazione posta in fin di frase assorbe quello finale (non è accettabile la sequenza «. .»).
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Mi sia consentito "intromettermi" nella discussione dott./dr. Tutti i laureati, che io sappia, sono "dottori" (medici, professori, commercialisti, ecc.). Quanto all'abbreviazione dr (senza punto finale) non mi risulta essere di provenienza inglese ma... latina. È, infatti, la forma "sincopata" del latino doctor. La sincope, forse è utile ricordarlo, è la caduta di una o piú lettere nel corpo di una parola. Da doctor, dunque, sono cadute le lettere centrali "octo" ed è rimasto solo il segno dr che non va assolutamente con il punto finale perché non è un "troncamento": dr Pasquale. Dott. (con il punto finale) Pasquale. Il punto finale indica, infatti, la caduta delle ultime lettere.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Fausto Raso ha scritto:Mi sia consentito "intromettermi" nella discussione dott./dr. Tutti i laureati, che io sappia, sono "dottori" (medici, professori, commercialisti, ecc.). Quanto all'abbreviazione dr (senza punto finale) non mi risulta essere di provenienza inglese ma... latina. È, infatti, la forma "sincopata" del latino doctor. La sincope, forse è utile ricordarlo, è la caduta di una o piú lettere nel corpo di una parola. Da doctor, dunque, sono cadute le lettere centrali "octo" ed è rimasto solo il segno dr che non va assolutamente con il punto finale perché non è un "troncamento": dr Pasquale. Dott. (con il punto finale) Pasquale. Il punto finale indica, infatti, la caduta delle ultime lettere.
Mi ero dimenticato di aggiungere che non si mette il punto finale neanche nelle abbreviazioni di sr (senior) e jr (junior): Bush sr e Bush jr; quest'ultimo andrebbe scritto con la "i", non con la "j". Il latino classico non conosceva questa "vocale/consonante". E si pronuncia come si scrive: iunior, non giunior, come spesso si sente nei notiziari radiotelevisivi.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

A proposito di iunior/junior, scrive il Castellani (in «‘Velopattino’ (e altro)», Studi Linguistici Italiani):
Per giuniore = junior c’è un equivoco: non ho inteso proporre un sostituto della parola latina iunior (che mi sembra preferibile scrivere così) aggiunta a un nome + cognome italiano, ma del termine inglese junior nei suoi vari usi.
Quanto al punto nelle abbreviazioni, sarebbe buona norma, come lei giustamente scrive, non segnarlo quand l’ultima lettera dell’abbreviazione corrisponde all’ultima lettera della parola.
Gino Zernani
Interventi: 136
Iscritto in data: lun, 11 lug 2005 18:19

Intervento di Gino Zernani »

Fausto Raso ha scritto: Mi ero dimenticato di aggiungere che non si mette il punto finale neanche nelle abbreviazioni di sr (senior) e jr (junior): Bush sr e Bush jr; quest'ultimo andrebbe scritto con la "i", non con la "j". Il latino classico non conosceva questa "vocale/consonante". E si pronuncia come si scrive: iunior, non giunior, come spesso si sente nei notiziari radiotelevisivi.
Nel caso specifico, sul punto finale concordo.
Ho qualche perplessità sulla grafia "sr" et similia: essendo la contrazione di senior, mi parrebbe "più italiana" una grafia del tipo s.r, per analogia con analoghe abbreviazioni, ancora in uso (gent.mo, spett.le, ma anche M.o - titolo questo di cui ancora qualcuno si fregia, forte della "vecchia" licenza magistrale), che affondano le loro radici agli albori dell'italiano volgare.
Ho l'impressione che sia una grafia non autoctona, ma importata dal mondo anglosassone: e ora gli anglofoni mi smentiranno!
P.s. Mr "vuole" il punto dopo la r o no?
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Gino Zernani ha scritto:
Fausto Raso ha scritto: Mi ero dimenticato di aggiungere che non si mette il punto finale neanche nelle abbreviazioni di sr (senior) e jr (junior): Bush sr e Bush jr; quest'ultimo andrebbe scritto con la "i", non con la "j". Il latino classico non conosceva questa "vocale/consonante". E si pronuncia come si scrive: iunior, non giunior, come spesso si sente nei notiziari radiotelevisivi.
Nel caso specifico, sul punto finale concordo.
Ho qualche perplessità sulla grafia "sr" et similia: essendo la contrazione di senior, mi parrebbe "più italiana" una grafia del tipo s.r, per analogia con analoghe abbreviazioni, ancora in uso (gent.mo, spett.le, ma anche M.o - titolo questo di cui ancora qualcuno si fregia, forte della "vecchia" licenza magistrale), che affondano le loro radici agli albori dell'italiano volgare.
Ho l'impressione che sia una grafia non autoctona, ma importata dal mondo anglosassone: e ora gli anglofoni mi smentiranno!
P.s. Mr "vuole" il punto dopo la r o no?
Gentile Gino,
senior si abbrevia esattamente come iunior: sr, senza punto finale perché è, appunto, la forma "sincopata" di
s(enio)r; sono cadute, infatti, le lettere centrali, non quelle finali. Nel caso di "gent.mo" il punto non è alla fine ma "dentro" la parola. Sono due casi diversi di abbreviazione. Per quanto riguarda Mr onestamente non so risponderle: ho una scarsissima conoscenza della lingua inglese.
Gino Zernani
Interventi: 136
Iscritto in data: lun, 11 lug 2005 18:19

Intervento di Gino Zernani »

Fausto Raso ha scritto:
Gentile Gino,
senior si abbrevia esattamente come iunior: sr, senza punto finale perché ...
Le chiedo venia, caro Fausto, evidentemente non mi son fatto intendere.
Mi ripeterò:
Gino Zernani ha scritto: Nel caso specifico, sul punto finale concordo.
L'elemento su cui volevo puntare l'attenzione era la grafia "anomala(?)" sr, in luogo di una più "coerente" s.r, laddove il punto viene a legittimare l'abbreviazione, o la "caduta" delle lettere centrali, al pari di tante altre abbreviazioni ancora oggi in uso. E mi (vi) chiedevo se la grafia sr non possa essere un fenomeno di spazzaturazione linguistica.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Mr si scrive senza punto (il punto lo mettono gli americani), perché è come dr: M[iste]r.

Nel caso di gent.mo e spett.le il punto serve a indicare la fine d’una sillaba; in sr abbiamo invece solo la prima e l’ultima lettera e non si segna il punto, forse perché non vi sono altri esempi in cui si trovi la sequenza lettera-punto-lettera (almeno non me ne vengono in mente), mentre le due lettere senza punto rientrano nella serie di abbreviazioni come kg, km, mm, ecc.
methao_donor
Interventi: 341
Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
Località: Finlandia

Intervento di methao_donor »

mentre le due lettere senza punto rientrano nella serie di abbreviazioni come kg, km, mm, ecc.
Il paragone non mi sembra calzante. Si tratta di sistemi di misura internazionali, con una dicitura internazionale. Sono pertanto abbreviazioni su cui fare tutta una serie di considerazioni differenti.
Pure in quanto alla formazione son diversi, dacché in questi casi non si tratta di scomparsa di alcune lettere "centrali" (o meglio, non solo, come in k[ilo]g[ram(mo)]).
Cionondimeno, l'argomentazione mi sembra valida a livello pratico. Un S.r mi stonerebbe un poco, onestamente. Tuttavia non credo di aver ben compreso la differenza con get.mo e gli altri (numero di lettere a parte).
In che senso il punto serve a indicare la fine d'una sillaba?
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

methao_donor ha scritto: In che senso il punto serve a indicare la fine d'una sillaba?
Cercherò di spiegarmi. Nel caso di dott. il punto finale indica la caduta delle lettere (o sillabe) finali ore: dott(ore).
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 13 ospiti