Figura retorica

[pocoyo]

Esempi di quanto sto per descrivervi ne ho trovati solo in alcune scritture prosaiche e taluni testi specialistici, ma tutte le ricorrenze erano decorate di parentesi esplicative.

Ebbene, mi chiedevo se esistesse una figura retorica che consistesse nell'usare un termine (spesso dalla perspicua etimologia, per chi abbia avuto il piacere di studiare greco e latino) acronicamente; ovvero di rifarsi alla pretta radice antica e non al significato che la parola potrebbe aver acquisito nel tempo, discostandosi [in parte] dall'accezione originaria.

Qualche esempio:

Calligrafia per "bella scrittura" e non "grafia";

o per buffa ridondanza il nome che questa figura potrebbe prendere:

Paradosso per "contro l'opinione (fama, quindi uso) comune" invece che denotare quasi una cosa "assurda, logicamente irrisolvibile".

Spero di non annoiare nessuno colle mie considerazioni.

[Incarcato]

Io parlerei di arcaismo. Tuttavia, a me non pare che esista una figura retorica che corrisponda esattamente al suo caso.

[Ladim]

Forse sarebbe più indicato parlare di 'tropo etimologico'. L'arcaismo è un uso attestato, di sapore antico; in questo caso, invece, mi pare si voglia alludere comunque a un inconsueto trasferimento semantico (ad hoc)...

[Incarcato]

Sí, io volevo solo indicare approssimativamente l'area di riferimento.
(Comunque, non si confonda cólla figura etimologica.)

[Ladim]

Non era una correzione, ma solo una proposta, caro Incarcato: se è pur vero che qui l'arcaismo ha il suo peso, questo non è pari a quello di ciò che solitamente definiamo, in linguistica, appunto «arcaismo»; ma è anche vero che è in questione uno status 'arcaico' della lingua (lato sensu). Usare l'etichetta di 'tropo' vorrebbe alludere proprio allo slittamento semantico (per immutatio), al recupero di un significato 'altro' (per la lingua d'uso); l'etichetta 'etimologica' spiegherebbe invece l'origine di questo slittamento (il significato etimologico).

Pensi al Leopardi: lì i 'tropi etimologici' si accumulano, e anzi esprimono un aspetto fondamentale (che non andrebbe mai sacrificato) di una certa e prima poetica leopardiana...

(La 'figura' è sempre per verba coniuncta; il 'tropo', per verba singula. Difficile confonderli).

[castrex]

In spagnolo si dice cultismo semantico.

La parola prende il significato originale. E sono molto frequenti nella poesia del s. XVI.

[Massimo Vaj]

Sarebbe un errore non ostacolare la corruzione di un termine, perché avrebbe come conseguenza un'inestricabile confusione generando un continuo bisogno di chiarire, difficilmente risolvibile dall'esporre ogni volta le ragioni del diverso utilizzo. In riferimento al senso che deve avere il concetto espresso dalla parola "paradosso" si deve dire che un paradosso, nel suo significato originale, esprime un'irrisolvibile contraddizione, e poiché l'individuazione di una contaddizione rappresenta la strada maestra che consente di riconoscere un'impossibilità di principio, rinunciare a questa accezione significherebbe negarsi la possibilità di chiarire se una teoria è logicamente aderente al principio dal quale procede.
Recentemente sono rabbrividito, ascoltando un Prete scrittore di una decina di importanti testi di teologia, che affermava essere la dottrina cristiana un paradosso per la ragione.