Si aggiunge il Portogallo...

Spazio di discussione su questioni di retorica e stile

Moderatore: Cruscanti

Bue
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Intervento di Bue »

Premesso che personalmente non avrei mai usato - credo - mediterraneo riferito al Portogallo e che propenderei per attribuire il caso in questione a una svista o leggerezza, faccio ancora una volta l'avvocato del diavolo e mi chiedo: non sarà una questione di "potere risolutivo" dello strumento con cui si guarda?
Mi spiego: e se uno, guardando la carta geografica "da lontano", considerasse "mediterranea" la penisola iberica in toto? Ad esempio, la Spagna è un paese mediterraneo, giusto? E la Mancha, regione della Spagna che non si affaccia sul mare? Nel caso si separasse e diventasse un paese a sé, non lo sarebbe più? Lo stesso per l'Umbria, o per la provincia di Enna, o San Marino!
La Bosnia e la Slovenia sono "mediterranee" solo grazie ai loro pochi chilometri di costa adriatica?
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

methao_donor ha scritto:Ma vede? Già questo suo parlare di caratteristiche "più o meno definibili" rende il tutto un po' confuso e arbitrario, a mio avviso.
Sul fatto che poi la discussione possa andare avanti, siamo d'accordo, perché in genere il contesto chiosa a sufficienza. Cionnondimeno, la sola definizione di mediterraneo diventa piuttosto inutile e, come tale, poco più di un orpello grafico.
Il contesto non chiarisce un significato ambiguo della parola; esso permette di capire a quale (precisa) accezione di mediterraneo mi sto riferendo.
Posso solo invitarvi nuovamente a leggere la voce sul Treccani in linea e riflettere su quante accezioni si riferiscono a estensioni di significato.
Niente orpello grafico quindi ma un termine che ha creato un'ampia famiglia di significati derivati.

P. s. per Bue.
Secondo me non è questa la strada da seguire. Così si rimane vincolati al significato in senso stretto del termine. L'estensione di significato e l'allontanamento dalla base etimologica sono due meccanismi naturali, direi necessari, nell'economia di una lingua.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Bue
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Intervento di Bue »

bubu7 ha scritto:P. s. per Bue.
Secondo me non è questa la strada da seguire. Così si rimane vincolati al significato in senso stretto del termine. L'estensione di significato e l'allontanamento dalla base etimologica sono due meccanismi naturali, direi necessari, nell'economia di una lingua.
Sono totalmente d'accordo, ma rimane anche una questione di gusto e sensibilità personali. Personalmente non credo avrei usato "mediterraneo" con questo significato esteso in questo caso.
CarloB
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Intervento di CarloB »

D'accordo con Bue: talune qualificazioni sono convenzionali e a stretto rigore poco precise. Ma proprio per questo mi pare che sia bene usarle con parsimonia, e ovviamente cum grano salis e tenendo conto del significato che hanno avuto per secoli e ancora evocano all'ascoltatore o al lettore. Mediterraneo è chi/che cosa si affaccia sul mare che è geograficamente e storicamente definito tale: un marsigliese sì, ma un parigino no. Uno sloveno e un serbo sono rispettivamente un mitteleuropeo e un balcanico; e capiamo che cosa s'intende: Joseph Roth da una parte; altre cose dall'altra. La Sicilia tutta è in mezzo al Mediterraneo: e l'eventuale secessione non esimerebbe i nisseni dall'essere qualificati come mediterranei, proprio in grazia dei legami storici e culturali oltre che geofisici.
Il Baltico è un Mediterraneo del nord. Che facciamo, allora? Definiamo i polacchi e gli svedesi e i lettoni e i russi mediterranei? E quanti mediterranei troveremo in questo modo? Anche il mar dei Caraibi, ad esempio.
I portoghesi sono anzitutto lusitani; in senso lato iberici; storicamente atlantici. Col Mediterraneo hanno avuto poco o nulla a che fare: erano genovesi, anzitutto, veneziani, fiorentini che si recavano a Lisbona, e non viceversa. Semmai li possiamo collegare all'America meridionale (per via del Brasile), all'Africa (per via delle colonie, dal Capo Verde e dalla Guinea all'Angola e al Mozambico) e all'Asia (per via di Goa e di Macau).
Perciò mi sento di restare della mia opinione. Mediterraneo applicato al Portogallo non mi pare un'ariosa innovazione, ma un fomite di confusione e imprecisione.
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Federico
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Intervento di Federico »

CarloB ha scritto:Non sarà che il giornalista che ha definito Italia, Spagna e Portogallo paesi mediterranei intendeva dire latini?
In pratica sí, per i motivi già spiegati (e leggendo la voce del Treccani in linea, come giustamente suggerito da bubu7, il procedimento risulta molto chiaro); però è piú semplice dire mediterranei escludendo dalla mediterraneità Slovenia, Israele ecc. che non latini escludendo dalla latinità Brasile e Argentina (il che sarebbe molto difficile).
CarloB
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Intervento di CarloB »

Proprio leggendo la voce del Treccani, dove per altro si menziona anche una razza mediterranea o razza occidentale (con tanto di elenco dei tratti fisici caratteristici) che lascia francamente un po' perplessi, trovo scarsi appigli per l'uso dell'aggettivo mediterraneo riferito al Portogallo.
Vorrei poi capire perché mai Israele non sarebbe un paese mediterraneo e il Portogallo sì.
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Federico
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Intervento di Federico »

CarloB ha scritto:Vorrei poi capire perché mai Israele non sarebbe un paese mediterraneo e il Portogallo sì.
Ma scusi, l'ha detto lei stesso: perché col dire mediterraneo si vuole spesso significare latino (europeo), quasi.
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

bubu7 ha scritto:
methao_donor ha scritto:Ma vede? Già questo suo parlare di caratteristiche "più o meno definibili" rende il tutto un po' confuso e arbitrario, a mio avviso.
Sul fatto che poi la discussione possa andare avanti, siamo d'accordo, perché in genere il contesto chiosa a sufficienza. Cionnondimeno, la sola definizione di mediterraneo diventa piuttosto inutile e, come tale, poco più di un orpello grafico.
Il contesto non chiarisce un significato ambiguo della parola; esso permette di capire a quale (precisa) accezione di mediterraneo mi sto riferendo.
Posso solo invitarvi nuovamente a leggere la voce sul Treccani in linea e riflettere su quante accezioni si riferiscono a estensioni di significato.
Niente orpello grafico quindi ma un termine che ha creato un'ampia famiglia di significati derivati.
Buon per lei che vede cotanta precisione. A me sembra che ci stiamo interrogando tutti da due pagine su codesta scelta infausta. :)

Mi permetto inoltre, di far mie le sue parole (con una piccola modifica):
Ragazzi, sciogliamoci un po'! Rischiamo di apparire dei tetri barbogi incapaci d'apprezzare la minima variante di quanto si legge s' un vocabolario.

E che male c'e', a usare una parola "solo" per ragioni stilistiche, come "mero artifizio retorico"? Il linguaggio naturale non e' solo pura comunicazione di informazioni, e' anche stile, retorica... non mi pare ci sia niente di male nell'usare per ragioni stilistiche una parola che ha poco contenuto comunicativo. O dobbiamo buttare via la poesia?
Cara Giulia, le posso assicurare di non essere punto ostile alla retorica e alla poesia. Solo, come ho detto, mi pare inopportuno questo liberismo che crea un sacco di confusione e, in questo caso, relega la parola a solo tal dimensione. Perché, mi permetto nuovamente di far mie parole altrui, con piccola modifica:
Il linguaggio naturale non e' solo stile, retorica, e' anche comunicazione di informazioni
(Peraltro, questa osservazione nei miei confronti è di gran lunga più comune :D)
CarloB
Interventi: 444
Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Rispondo a Federico. Mi scuso di essermi spiegato male. Nel mio intervento iniziale mi chiedevo se il giornalista non avesse usato mediterraneo per dire latino, ma non intendevo stabilire l'equivalenza mediterraneo = latino. Penso che ovviamente i greci siano mediterranei, al pari degli abitanti delle coste del Maghreb e di tanti altri, inclusi gli israeliani e i palestinesi.
Avatara utente
Federico
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Intervento di Federico »

CarloB ha scritto:Penso che ovviamente i greci siano mediterranei, al pari degli abitanti delle coste del Maghreb e di tanti altri, inclusi gli israeliani e i palestinesi.
Ma forse non nell'uso comune della parola, tutto qui.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Possiamo analizzare la questione da vari punti di vista.
  • Geografia: il Portogallo geograficamente non è mediterraneo perché semplicemnte non è bagnato dal mar Mediterraneo; come si vede da questa immagine, la linea spartiacque mediterraneo-atlantica divide la Penisola Iberica in due parti, con due terzi della penisola stessa posti fuori dal bacino idrografico mediterraneo.
  • Lingua: non esiste una "lingua mediterranea", tuttavia comunemente i Paesi dell'area romanza (quindi anche il Portogallo), slava meridionale e greca sono considerati "mediterranei", ai quali si aggiungono, di solito, i paesi rivieraschi di lingua turca e afro-asiatica.
  • Clima: il clima mediterraneo non è definito univocamente dai vari autori; in ogni caso si tratta di un tipo di clima dagli inverni miti e dalle estati calde e secche (più di 40 giorni continuativi di siccità estiva secondo Bagnouls, più di 60 secondo Rivas-Martínez); la parte centro-meridionale del Portogallo rientra in questa tipologia climatica.
  • Antropologia: è innegabile che all'area mediterranea sia associato un tipo fisico dai capelli e dagli occhi scuri e dalla pelle moderatamente bruna, detto appunto mediterraneo (del quale il Portogallo è pieno); finita l'epoca delle classificazioni razziali, discutibili e discusse, l'antropologia fisica oggi si basa quasi esclusivamente sulla genetica, i cui risultati sono ancora provvisori a causa della scarsità dei campioni esaminati.
  • Storia e cultura: ovviamente il Portogallo condivide molta parte della storia e della cultura dell'area mediterranea, pur essendo stato rivolto commercialmente verso l'Oceano anziché verso il bacino interno.
In conclusione il Portogallo può essere considerato un Paese mediterraneo? A mio avviso sì, anche se con qualche riserva e comunque non rappresentando certo l'esempio più tipico.
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