Scilens ha scritto:Ne son convinto; a maggior ragione se si parla del veneto, perché l'antico veneto detto anche venetico risulta essere dello stesso ceppo del latino, così la latinizzazione per il Veneto è stata una sovrapposizione di una variante linguistica affine.
Ma qui in Toscana la lingua precedente al latino era parecchio diversa, e anche se non dispero di ritrovarne le tracce, mi pare difficile che si possa essere incappati proprio in una parola di derivazione etrusca, anche se quel ch della Sua citazione di Varrone potrebbe esserne un indizio.
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Diciamo (semplificando) che l'area veneta, al tempo delle iscrizioni in lingua venetica non aveva soltanto la lingua o la variante linguistica testimoniata dalle iscrizioni venetiche ma anche altre, pressapoco come oggi.
La lingua venetica era soltanto la lingua dominante o statale o franca come poi è diventata quella latina e oggi in area italica e alpina (Ticino) l'italiano e in Europa l'inglese.
Il venetico era una lingua di area europea più affine alle antiche lingue germaniche e baltiche che al latino.
Il veneto di oggi nelle sue varianti, è una lingua che ha radici nel Paleolitico e nel corso dei millenni è stata influenzata da varie lingue di superstrato e di adstrato come il venetico, il gallo-celtico, il latino, il germanico, il greco, lo slavo ecc.
L'etrusco come il venetico era la lingua dominante dell'area tosca ma parallelamente vi erano molte altre varianti linguistiche che costituiscono tutte le radici del toscano odierno nelle sue varianti.
Ke bela ke la xe la me lengoa veneta, na lengoa parlà co' piaser anca dal bon Dio!
Alberto Pento