Metatesi sillabica (riocontra)

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pocoyo
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Metatesi sillabica (riocontra)

Intervento di pocoyo »

Sentii usare per la prima volta parole create in questo modo a un amico milanese, ma non ho mai davvero approfondito l'argomento. Mi chiedevo se tra i frequentatori del foro qualcuno sapesse qualcosa di piú al riguardo.

Chiamo “metatesi sillabica” il passaggio da (ad esempio) “madre” a “drema”, da “padre” a “drepa”, da “schifare” a “reschifa”.

Qualche milanese forse potrà essere d'aiuto... :D

Ho trovato quest'articolo su Wikipedia, ma non si accenna alla lingua italiana.
Ultima modifica di pocoyo in data mar, 23 ott 2007 16:09, modificato 2 volte in totale.
Dario Brancato
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Intervento di Dario Brancato »

Non credo che qui si possa parlare di metatesi sillabica. La metatesi, scrive Tullio Telmon nel Dizionario di linguistica diretto da G. L. Beccaria, Torino, Einaudi, 1996, p. 473, designa
lo scambio di posizione tra due fonemi contigui (come avviene nel fr. fromage rispetto al lat. volg. *formaticum) o distanziati, come nella forma dialettale cerqua per 'quercia' o nell'it. padule per 'palude'.
Il termine dunque si riferisce a singoli fonemi e mai a sillabe, come si ricava anche dai parr. 322-327 del Rohlfs.
Il fenomeno che lei descrive, mi sembra invece molto piú simile al verlan francese,
a type of word game which aims to disguise words, essentially by inverting the syllables, as in the word verlan itself (< l'envers), hence céfran (< français, quebla (< black) and beur (< arabe). To preserve the cryptic nature of this vocabulary, a word may undergo several metamorphoses, as one form becomes too well known of hackeneyed, as in asmeuk (comme ça) via the intermediate forms kommas and sakome. This 'second-generation' verlan is known as veul and (re)generates forms such as feume (< meuf <femme). Whether verlan is a passing fashion or will continue to flourish is a moot point, but the widespread acceptance of terms such as beur/beurette may suggest that it will leave some permanent traces in the lexicon of French. (Adrian Battye, Marie-Anne Hintze, Paul Rowlett, The French Language Today, 2. ed., Londra, Routledge, 2000, p. 309.
Legga anche qui per una descrizione piú minuziosa del verlan.
pocoyo
Interventi: 151
Iscritto in data: mer, 07 giu 2006 16:51

Intervento di pocoyo »

Dario Brancato ha scritto:Non credo che qui si possa parlare di metatesi sillabica. La metatesi, scrive Tullio Telmon nel Dizionario di linguistica diretto da G. L. Beccaria, Torino, Einaudi, 1996, p. 473, designa
lo scambio di posizione tra due fonemi contigui (come avviene nel fr. fromage rispetto al lat. volg. *formaticum) o distanziati, come nella forma dialettale cerqua per 'quercia' o nell'it. padule per 'palude'.
Il termine dunque si riferisce a singoli fonemi e mai a sillabe, come si ricava anche dai parr. 322-327 del Rohlfs.
Certo. Il fatto è che i primi esempi che ho portato (drema, drepa) sono quelli che effettivamente avevo sentito usare, e a partire da questi due termini ho scelto “metatesi sillabica”, dove la dicitura calzerebbe. Dopo aver letto gli articoli di Wikipedia, però, mi sono accorto della presenza di altre possibilità (appunto, “reschifa”) e non ho pensato a cambiare il titolo... :wink:

Ora provvedo.

Grazie per il collegamento, vado a leggermelo... :D
Avatara utente
u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

In italiano il termine per indicare il 'verlan' è riocontra.
Dario Brancato
Interventi: 71
Iscritto in data: mar, 25 set 2007 1:45

Intervento di Dario Brancato »

In linea di principio, però, la scelta terminologica di metatesi sillabica non fa una grinza, visto che alla fine si tratta comunque di uno spostamento di suoni. :)
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

u merlu rucà ha scritto:In italiano il termine per indicare il 'verlan' è riocontra.
Non lo trovo nei miei dizionari... :? È un neologismo? Ben trovato! :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
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Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41

Intervento di u merlu rucà »

Marco1971 ha scritto:
u merlu rucà ha scritto:In italiano il termine per indicare il 'verlan' è riocontra.
Non lo trovo nei miei dizionari... :? È un neologismo? Ben trovato! :D
L'ho trovato in rete. Io direi, anche se non è presente nei dizionari, di attribuirgli seduta stante la piena cittadinanza :wink: . Sarebbe probabilmente il caso di segnalarlo. A voi che siete 'immanicati' :mrgreen: l'arduo compito. 8)
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