[xTSC] The Florentine

Spazio di discussione su questioni di dialettologia italiana e italoromanza

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Jonathan
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[xTSC] The Florentine

Intervento di Jonathan »

Vorrei segnalare, per chi non la conoscesse, la sezione dedicata ai fiorentinismi, Florentinisms, di questo sito scritto in lingua inglese dedicato a Firenze e alla Toscana (ma un po' anche all'Italia tutta).

Qualche errore d'ortografia qua e là, ma ottime descrizioni del significato delle varie espressioni ed esempi assolutamente strepitosi. A un certo punto pensavo di soffocare dalle risate. :D
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Grazie del collegamento, davvero molto divertente. Ho fatto delle piacevoli scoperte, come il delizioso «parea unto». [A proposito, è comune nel fiorentino parlato questa forma di imperfetto senza -v-?]
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Ferdinand Bardamu ha scritto:A proposito, è comune nel fiorentino parlato questa forma di imperfetto senza -v-?
Sí, direi che è la norma, sia in «fiorentino corrente» sia, ovviamente, in «fiorentino rustico», per usare la terminologia del Giannelli (cfr., e.g., L. Giannelli, Toscana, Pisa: «Pacini», 2000² [1976¹], p. 44).
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Jonathan ha scritto:Vorrei segnalare, per chi non la conoscesse, la sezione dedicata ai fiorentinismi, Florentinisms, di questo sito scritto in lingua inglese dedicato a Firenze e alla Toscana.
È un giornale diffuso presso la comunità anglofona di Firenze, che è piuttosto numerosa (oggi è composta perlopiù da studenti americani). Io però quel ghevido non l'ho mai sentito...
Ferdinand Bardamu ha scritto:A proposito, è comune nel fiorentino parlato questa forma di imperfetto senza -v-?
La caduta di /v/ intervocalico (o «intersonantico», dato che accade anche con /vr/ e /vj/) è una caratteristica di molte varianti del toscano; oggi però mi pare che si tenda a evitare il dileguo completo (avvertito come «rustico») e a sostituire [v] con [ʋ].
Jonathan
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Intervento di Jonathan »

Infarinato ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:A proposito, è comune nel fiorentino parlato questa forma di imperfetto senza -v-?
Sí, direi che è la norma, sia in «fiorentino corrente» sia, ovviamente, in «fiorentino rustico», per usare la terminologia del Giannelli (cfr., e.g., L. Giannelli, Toscana, Pisa: «Pacini», 2000² [1976¹], p. 44).
In presenza del la, spesso la v rimane. Mi sbaglio?

-È scappato, la pareva unto.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Non direi, non necessariamente. Le ha già risposto Carnby implicitamente: il «problema» dei vernacoli toscani (…come di tutt’i dialetti mediani, ma ovviamente di piú dei toscani) è che, a seconda del contesto, spesso è difficile distinguere nettamente fra «dialetto» e «italiano regionale», per cui talora prevalgono meccanismi di autocensura sociolinguistica che causano un vero e proprio «cambio di lingua» insieme col cambio di registro.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

La chiesina fa l'elemosina a' i' Domo.
Dalle mie parti siamo evidentemente meno ricchi e più modesti. :wink: Infatti è il campanile che fa l'elemosina alla chiesa (u canpanìn u fa a limóxina aa gèixa).
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Ganzo di nulla il sito! :D
Tra le piú usate anche a Pisa ci sono sicuramente beccarsi («ci si becca domani alle 9»), ripigliassi (anche riferito a cose, non solo a persone), beccare, 'un c'è verso (anche 'un ce n'è in certi contesti) e conígliolo (formícola non lo sento quasi mai invece).
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Angeligna
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Intervento di Angeligna »

Andrea Russo ha scritto:Ganzo di nulla il sito! :D
Tra le piú usate anche a Pisa ci sono sicuramente beccarsi («ci si becca domani alle 9»), ripigliassi (anche riferito a cose, non solo a persone), beccare, 'un c'è verso (anche 'un ce n'è in certi contesti) e conígliolo (formícola non lo sento quasi mai invece).
Beccare/beccarsi è anche romanesco:

- ci becchiamo stasera
- ieri ho beccato Giulia in biblioteca
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Ho impressione che beccare/beccarsi nel senso di ‹trovare/trovarsi›, ‹vedere/vedersi›, per il tramite della tivvú e della radio, sia ormai diventato panitaliano. Io stesso lo uso e l'ho sentito usare dalle mie parti.
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