«Canata»

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sempervirens
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«Canata»

Intervento di sempervirens »

«Canata» in vernacolo è rospata. Dalle vostre parti come dite?
Io nella mia lingua ci credo.
Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

Un canaio?
sempervirens
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Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Carnby ha scritto:Un canaio?
Non saprei. Fare una canata a qualcuno (fare una rospata a qualcuno) è molto simile a fare una sfuriata. Da come la vedo io una canata, rospata, sfuriata, è sicuramente uno sfogo improvviso, con frasi urlate, dirette alla persona la quale subisce passivamente in quanto nel torto o reputata tale.

Carnby, non lo so ma, non è che dalle Sue un canaio è una discussione molto accesa, violenta e anche all'occorrenza duratura, nel quale sono entrambi coinvolti i diretti interessati, cioè senza che prevalgano attori passivi e attivi? È così?
Io nella mia lingua ci credo.
Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

Rospata (a qualcuno) si usava anche qui. Canaio (o meglio cagnaio) o fottio era più che altro una discussione molto animata, volgare e urlata tra più persone.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Qui: canata e rospata non li ho mai sentiti, canaio è come ha descritto Carnby e fottìo ha il significato di "gran quantità".
Avatara utente
Sixie
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Intervento di Sixie »

Cagnà(da), dalle mie parti, è un rimbrotto, una strapazzata ma fatta quasi per ridere, anche se si diverte solo uno (o molti, ché la cagnà potrebbe anche essere pubblica), ai danni di una persona.
Il verbo è cagnàre: sbeffeggiare. Altra cosa il canezàre, questo sì rimanda a un violento attacco del cane o dei cani, lanciati all'inseguimento della preda, un accanirsi contro la vittima. In italiano è accaneggiare.
Canezàre è forma arcaica, assolutamente in disuso; cagnàre si usa ancora, anche nella forma cagnarse l'uno con l'altro, e allora è simile all'altercare, avere un alterco.
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
sempervirens
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Intervento di sempervirens »

Sixie ha scritto:Cagnà(da), dalle mie parti, è un rimbrotto, una strapazzata ma fatta quasi per ridere, anche se si diverte solo uno (o molti, ché la cagnà potrebbe anche essere pubblica), ai danni di una persona.
Il verbo è cagnàre: sbeffeggiare. Altra cosa il canezàre, questo sì rimanda a un violento attacco del cane o dei cani, lanciati all'inseguimento della preda, un accanirsi contro la vittima. In italiano è accaneggiare.
Canezàre è forma arcaica, assolutamente in disuso; cagnàre si usa ancora, anche nella forma cagnarse l'uno con l'altro, e allora è simile all'altercare, avere un alterco.
Quindi anche da Lei è preso a modello il cane. Mi sembra però di aver capito che una voce corrispondente a canata non ci sia nel vocabolario della Sua regione.
Io nella mia lingua ci credo.
Avatara utente
Sixie
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Iscritto in data: lun, 18 mag 2015 19:18
Località: Polesine

Intervento di Sixie »

I cani, sì o il vento di bora. Mi spiego: abbiamo un verbo, burìre, transitivo, che significa "aggredire verbalmente, apostrofare con violenza, assaltare improvvisamente come un cane , quando scopre o stana la preda" (A.Romagnolo-G.Romagnolo, Il polesano Dizionario dei modi di dire del Polesine di Rovigo).
Burìre (indòso) a uno: redarguire violentemente qualcuno; burìda è sì un assalto, un'aggressione improvvisa, ma del vento.
E di nuovo: un buridon è uno scossone violento, uno scuotimento rapido e improvviso, come quello del cane che afferra la preda e poi el ghe dà on buridon, lo scuote violentemente, col risultato di stordirlo.
Insomma, il senso è quello, figurato o meno: burìre o borire.
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sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Sixie ha scritto: Mi spiego: abbiamo un verbo, burìre, transitivo, che significa "aggredire verbalmente, apostrofare con violenza, assaltare improvvisamente come un cane , quando scopre o stana la preda" [/url].
Sì, adesso è stata molto chiara. Dunque anche dalle Sue parti c'è.
Io nella mia lingua ci credo.
domna charola
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Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Mia nonna e sorelle di Venezia dicevano "rospar" per trattare male qualcuno, in maniera scorbutica, o anche predicandogli contro.
Il cane invece non ricordo di averlo mai sentito evocare in un contesto di questo tipo.
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