- marìa-vòla, sf. (piemontese). ‘Coccinella’.
È una delle varie denominazioni dialettali di questo insetto che fanno capo a termini religiosi, in questo caso al nome di Maria (si confronti anche il nome francese bête à la Vierge); ad esempio nel trentino, emiliano, romagnolo, toscano, marchigiano è detta mariòla, nel veneto (bellunese) maria mariola, maria vola via. Le designazioni del tipo �“maria vola (via)” sono dipendenti da filastrocche fanciullesche comunemente connesse alla coccinella con cui i bambini giocavano: nel veneto (a Teolo) «maria maria, žola via / va ntel pra da vó / che te catarè na vaca m bò» ‘maria maria, vola via / va nel prato di vó [probabile allusione al paese di Vo Euganeo nei pressi di Teolo] / che troverai una vacca e un bue’, ad Ancona «marióla, marióla, / chi t’ha fatta la camigiòla? / Me l’ha fatta la mamma mia / Pie el vólo e fugge via» [Garbini 1925; AIS; DEI]. M.
La «coccinella» nei dialetti
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- Ferdinand Bardamu
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Il Dizionario etimologico dei dialetti italiani di Manlio Cortelazzo e Carla Marcato riporta la voce seguente:
- marcocurreli
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Anche da noi c'era una filastrocca, che si recitava quando una coccinella si posava nella mano. Mi ricordo solo l'inizio e la fine:
Babbaiola babbaiola/piga su libru e bai a scola [...] babbaiola torra a bolai.
[coccinella coccinella prendi il libro e vai a scuola [...] torna a volare]
e si faceva volare via.
Babbaiola babbaiola/piga su libru e bai a scola [...] babbaiola torra a bolai.
[coccinella coccinella prendi il libro e vai a scuola [...] torna a volare]
e si faceva volare via.
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