I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

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Mauro Grano
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I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Mauro Grano »

Buona sera a tutti,
sono un erpetologo (studioso di Rettili e Anfibi) con la passione della toponomastica e dei dialetti.
Coniugando le due cose mi sono avventurato nella raccolta dei nomi dialettali italiani attribuiti ai Rettili e agli Anfibi. Qualunque vostro aiuto sarà molto utile e gradito.

Mauro
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Ferdinand Bardamu
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Benvenuto! :)

Nel mio dialetto veneto (bassa veronese), le posso dire intanto i nomi della lucertola, del ramarro e uno dei nomi della rana: rispettivamente, łigaóra, sverdexon e ràcoła.
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Carnby
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Carnby »

Qui lucertola rucertola, ramarro zamarro e rana granocchio.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Me ne sono venuti in mente altri due: carbonazo (biacco) e ròsco (rospo).
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Millermann
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Millermann »

Benvenuto anche da parte mia, cortese erpetologo! :)
Nel mio dialetto [alto] calabrese (zona del medio tirreno cosentino) possiamo trovare, fra quelli piú noti, i seguenti nomi:

Lucertola: suríglia
Geco: tastagliúni
Ramarro: salavrúni
Serpente, biscia: scurzúni
Rospo: rúospu /'ruəspu/
Ranocchie, raganelle: carcaríelli (pl.) /karka'riəlli/

Le consiglio anche di dare un'occhiata all'atlante AIS, e in particolare ai fogli numerati da 449 a 456, in cui si trattano rettili e anfibi. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Carnby
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Carnby »

Ci sono anche tarantola, geco terrantola e rospo botta.
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Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 15 giu 2019 2:34 Nel mio dialetto veneto (bassa veronese), le posso dire intanto […] uno dei nomi della rana: […] ràcoła.
Mi correggo: in italiano ràcoła sarebbe raganella.
Ligure
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Ligure »

Ovviamente, l'erpetologia dialettale varia - e non poco! - al variare del campanile.

Premesso che i repertori locali risultano frequentemente inattendibili (relativamente ai termini
quanto alla loro pronuncia - ammesso che qualcuno abbia mai tentato d'indicarla -), inserisco
alcuni termini urbani - di Genova -:

grîgua /'gri:gwa/ = lucertola;
lagő /la'gɵ:/ = ramarro;
saguêgia /sa'gwe:ʤa/ = orbettino;
aspou sûrdu /'aspɔu 'su:rdu/ = vipera
- in parte della provincia, anche in territori di linguaggio arcaico, come al confine colla provincia
di Piacenza e anche nel territorio piacentino in cui si parlano dialetti di tipo ligure, il termine
risulta ignoto e si usa l'italianismo lippeŕa /'lippeŕa/ - la geminazione anetimologica segnala
l'italianismo e l'/l-/ segnala che /v-/ (almeno, in questi dialetti) potè raggiungere la riduzione allo
zero fonico anche in fonosintassi -

<<metaforicamente era il bruciante insulto tradizionale rivolto al nemico che non osa confliggere
a viso aperto, ma tenta d'inoculare il veleno del proprio odio senza apparire direttamente
( aspou, chiaramente, deriva da aspide(m), ma crea assonanza con aspiu /'aspju/ = aspro, agro,
velenoso - nel socioletto aristocratico (cioè in quello più arcaico) "aspide" e "aspro" erano, entrambi,
aspeŕu /'aʃpeŕu/, cioè perfettamente omofoni, dato che getta luce sulle motivazioni (per quanto non necessariamente strettamente scientifiche) delle denominazioni erpetologiche tradizionali ->>;

tancua /'taŋkwa/ = scorpione
- /ta'raŋtula/>/ta'ŕaŋtuŕa/> - per dissimilazione ->/ta'ŕaŋkuŕa/(socioletto aristocratico)>/ta'aŋkua/>/'taŋkwa/
(bisillabo anziché quadrisillabo nei socioletti borghese e popolare);
baggiu /'baʤʤu/ = rospo;
ræna /'rɛ:na/ = rana;
i girini sono, comunque, bagiő /ba'ʤɵ:/;
è invece il geco, in dialetto verace, a meritare l'appellativo di scūrpiun /ˌsku:r'pjuŋ/.

Anche il nome del geco, per quanto "errato", rappresenta un italianismo.
Il nesso /-pj-/ non risulterebbe possibile - nei dialetti di tipo genovese -,
se si fosse trattato di voce di derivazione diretta, perché si sarebbe prodotto
il fonema /ʧ/ - infatti, da "sapia(t)" s'ebbe "ch'u sacce" /ku 'saʧʧe/ = (lui) sappia -.

A meno che non si riscontri in qualche repertorio a me non noto, il termine urbano
per salamandra, esso va ritenuto irrimediabilmente perduto non comparendo in altri
testi dialettali. Da molte generazioni i giardinieri locali non sono più autoctoni. Ora
sono marocchini di etnia berbera, parlano benissimo - oltre alla loro lingua madre -
il francese e l'italiano, ma hanno ricevuto le "consegne" - sul lavoro - da maestranze
già, a loro volta, non liguri.

Sæstru /'sɛ:(s/ʃ)tru/ o sevestru /se'vɛ(s/ʃ)tru/ risultano termini del contado.
Che, ovviamente, derivano da silvestre(m).

P.S.: per quanto non mi occupi né d'etimologia né d'antropologia, segnalo il fatto che,
almeno nella provincia di Genova, il nome della salamandra - in parte del territorio -
era soggetto a tabù e - almeno fuori porta - ciò può spiegare l'assenza di conservazione
della denominazione in località ancora caratterizzate da vitalità linguistica e informatori
competenti, ma non crederei - per quanto non si possa escludere totalmente - che ciò
possa aver avuto a che fare colla perdita della denominazione specifica manifestata dalla
parlata urbana.

P.P.S.: in quanto al biacco, che io sappia, non gode di una denominazione specifica, ma,
nell'immediata periferia urbana, è detto, semplicemente, biscia ōxelin-a /'biʃʃa ˌɔ:ʒe'liŋa/.
Evidentemente, jōxelli /ˌjɔ:'ʒelli/ sono gli uccelli.
Altrettanto ovviamente, non va prestata fede ai repertori dove sembra comparire una
corrispondenza biunivoca tra il nome dialettale e la denominazione scientifica.
I nomi dialettali certamente variano - nello spazio (e nel tempo!) -, ma non raggiungono
mai la precisione della tassonomia di Linneo. Forniscono, comunque, sempre indicazioni
abbastanza generiche, anche se l'informatore potrebbe ritenere che si tratti di un individuo
specifico. Infatti, la domanda ripetuta con altri informatori della stessa zona dimostrerebbe
che essi, a loro volta, possono ritenere unica la "loro" denominazione, per quanto riferita a
individui non esattamente identici ... e così via ...

Il raccoglitore (l'erpetologo) non deve commettere un errore che è ammissibile per un
informatore ... né - almeno in Liguria - fidarsi d'informatori troppo colti e preparati ...

I quali veicolano moltissime informazioni (per altro tutte già reperibili nella carta stampata
dalla quale essi stessi le hanno, a loro volta, attinte), ma non sono in grado di cernere il
grano buono dal loglio, in quanto non hanno nessuna competenza ed esperienza
personale e non riescono più, quindi, a distinguere, "sviste", "refusi", veri e propri "errori"
et c. ... delle loro fonti cartacee. Ormai, in Liguria, ci si deve accontentare del patrimonio
consolidato. Anche perché la tipologia storica e sociale delle persone che hanno contribuito
a costruirlo, come studiosi e informatori - sia pure non senza errori, anche marchiani -, nella
società attuale non esiste più.

Qui i rettili sono sopravvissuti, ma le parlate locali no e, allora, tanto vale adottare per la
loro denominazione un buon italiano - nostra comune lingua nazionale, non soltanto di
cultura - e, per chi desidera approfondire, conseguire la competenza di una tassonomia
scientifica, condivisibile - come tutti gli aspetti scientifici - anche oltre il contesto di
una concreta manifestazione ed espressione culturale.
Mauro Grano
Interventi: 3
Iscritto in data: ven, 14 giu 2019 21:04

Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Mauro Grano »

Buongiorno a tutti e grazie per la calorosa accoglienza.
Grazie, inoltre, per i preziosi termini sin qui raccolti. Sono tutti preziosi per la mia ricerca.
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di u merlu rucà »

http://www1.ku-eichstaett.de/SLF/EngluV ... ri1021.pdf
Ci sono soprattutto i nomi della lucertola,ma si possono trovare anche denominazioni del geco e della salamandra.
Largu de farina e strentu de brenu.
Daphnókomos
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Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Daphnókomos »

Io che come Ferdinand Bardamu sono della bassa veronese, ai nomi dialettali già da lui menzionati, ne aggiungo degli altri che mi ha detto mio nonno:

sàltaro (raganella)
marasàndoƚa (salamandra)
àngio (biscia dei prati)
orbexìn (orbettino)
maràso (saettone, biscia d'acqua)

Questo sito, che permette di tradurre le parole ricercate fra veneto, italiano e anche inglese, mi sembra utilissimo per trovare molti altri termini del dialetto della nostra zona e della nostra regione.
Ultima modifica di Daphnókomos in data mer, 08 gen 2020 10:06, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Località: Legnago (Verona)

Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Sàltaro si dice anche da me, col medesimo significato. Posso chiederle da quale zona provengono queste parole? A giudicare da marasàndoƚa direi che si tratta di una zona al confine o non distante dal confine con la provincia di Padova.
Daphnókomos
Interventi: 368
Iscritto in data: sab, 08 giu 2019 14:26
Località: Bassa veronese

Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Daphnókomos »

Sul sito di Lingua Veneta ho visto che sàltaro, marasàndoƚa e maràso sono termini del veneto centrale, mentre àngio e orbexìn del veneto veronese.
Io e mio nonno, in verità, siamo della zona sud della provincia di Verona.
Daphnókomos
Interventi: 368
Iscritto in data: sab, 08 giu 2019 14:26
Località: Bassa veronese

Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Daphnókomos »

Spulciando alcuni inserti dell'Arena da me conservati, il sito di Lingua Veneta e questo Dizionario da scarsèla, ho trovato anche:

ànza (biscia)
àspexe (aspide)
bisóƚo (serpe)
bìssaòrbola (lucertola)
cròta (rospo)
gagiàndra (tartaruga, testuggine)
lìpara (vipera)
racoléta (raganella)
racoƚòto (lucertolone, sauro)
rànabòtoƚo (girino)
sàlvaòmeni (ramarro), «così chiamato poiché si credeva che avvertisse la presenza della vipera»
saremàndola (salamandra)

Ricordo che inserendo nel traduttore di Lingua Veneta tutte le parole che ho scritto fra parentesi, si possono leggere tanti altri termini dialettali del Veneto.
Ultima modifica di Daphnókomos in data mer, 29 gen 2020 17:02, modificato 2 volte in totale.
Mauro Grano
Interventi: 3
Iscritto in data: ven, 14 giu 2019 21:04

Re: I nomi dialettali dei Rettili e degli Anfibi

Intervento di Mauro Grano »

Ancora grazie di cuore a tutti per le preziose informazioni.
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