Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

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Martibonsai
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Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di Martibonsai »

Buongiorno a tutti, sono una tesista disperata con un problema :o
Mi appello a voi in quanto vorrei poter tradurre alcuni passi della cronaca redatta da Giacomo Trotti (oratore estense) in merito alla famosa Festa del Paradiso (1490)
Edmondo Solmi pubblicò la trascrizione del manoscritto, ma per la traduzione letterale non so a chi altro rivolgermi. Premetto che l'argomento della mia tesi si concentra sull'abbigliamento cortese inerentemente alle prassi coreutiche e che, dunque, sono proprio certe parole ad essere per me ostili ma allo stesso tempo essenziali (adonixato, zoglie, zuba (giubba?), caviare in testa, pene de scargeto ...)

Allego i passi 'incriminati' :lol:

"La Ill.ma et Ex.ma duchessa Isabella, per dare principio a la triumphante sua festa, acompagnata da lo horatore regio, discese zoso del tribunale, vestita a la spagnola, con uno mantello di seta biancha sopra la zuba, quale era de brochato d’oro in campo bianco, adonixato d’altri coluri, como se costuma a l’usanza spagnola, con gran numero de zoglie et perle intorno: la quale era bella et pulita che pareva un sole: et andò nel mezo de la sala, dinanti al tribunale, dove venne tre sue Chamarere, et ballò due danze; et retornò al luocho suo: et finì de sonare li tamburini"

[...]

"Stato così un pocho, venne otto maschare vestite a la spagnola, quattro da homo et quattro da femina, acompagnati inseme uno homo et una donna, li quali erano vestiti con cape factte a quarti, mezo brochato d’oro et mezo veluto pian verde; et le donne spagnole erano tutte vestite di seta, con li suoi mantelli de varii coluri, con molte zoglie intomo. […] Finito ditto ballo, venne quattro maschare vestite a la polacha, con caviare in testa lunghete arizate, con una grilandeta d’erba verde in testa, con le pene de scargeto dentro, con manteliti de raxo negro curti, con calce murele scure et scarpe factte a punta lunga"

[...]

"Suso le XXIIJ hore, venne in suso ditta festa circa otto maschare, con cape de raxo, le quale havevano solamente le Chamise suso el cibone, et comenzorno a balare a la piva: li quali erano actissimi et molto suso la vita, li quali feceno molte partite de cavriole, scambiiti et salti, che per un pezo feceno uno bello vedere."

Altra breve passo proveniente invece da una diversa fonte di cui evidenzio l'espressione di cui non comprendo a pieno il significato: "Assetati tuti in tribunali se incominciò a sonare lo pifaro. Et ilhora il ducha de Calabria
et principe de Salerno et certi altri baroni, facto fare largo le persone per li soprastanti de la festa, che erano el conte de Fondy et el conte de Mattaloni, incominzorno a ballare. Et ballato che ebbe il ducha de Calabria cum Madama vostra consorte vestita de una vesta de panno d’oro caudata fuorsi otto bracia alhor guixa et li altri baroni depuoi, fornito el ballo et mutato Madama de veste, se vene ad sponsalicium..."

Grazie infinite a chiunque mi saprà rispondere, buona giornata a tutti!!! :)
Avatara utente
Infarinato
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Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di Infarinato »

Senza rifletterci troppo:
  • zuba: giubba;
  • adoxinato: adornato (errore d’interpretazione della grafia xi)? Oppure adozzinato (= «involgarito»)?
  • zoglie: gioie;
  • caviare (pl. f.): ?
  • pene de scargeto: penne di…?
  • vesta de panno d’oro caudata fuorsi otto bracia alhor guixa: veste di panno d’oro caudata forse [di] otto braccia [all’]allor guisa (= «alla maniera del tempo, secondo la moda di allora»).
P.S. Benvenuta! :D
Martibonsai
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Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di Martibonsai »

Gentilissimo!! Aiuto già prezioso! E Grazie del benvenuto :)
domna charola
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Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di domna charola »

Buongiorno! bellissimo filone!

Caviara = capigliara, cioè l'acconciatura femminile dei primi decenni del '500 (la prima idea che mi è venuta in mente), ma anche capigliatura, zazzera, chioma, che col testo calza meglio. Se cerca con le parole chiave "capigliara caviara" nel motore di ricerca solito, viene fuori un dizionario di parmigiano-italiano, e uno di reggiano-italiano che riportano anche queste accezioni.

Per lo scargeto, che si trova anche come scargete, non ho sottomano niente al momento; per assonanza mi vien da pensare alla garzetta, pennuto nostrano con penne lunghe bianche, però è un'ipotesi del tutto buttata lì. Avrei bisogno della mia biblioteca di casa per verificare alcuni testi, se danno qualche indicazione, ma sino alla prossima settimana non riesco a metterci mano.

p.s. mi occupo anch'io, per passatempo, di storia del costume, però ho più dimestichezza linguistica con testi più antichi, avendo fatto la tesi su acquisti suntuari in una corte di fine '300; e ho presente le crisi di disperazione quando comparivano termini indecifrabili! :lol:
p.p.s. i costumi del Rinascimento me li ricostruisco e li uso per danzare; interessante quella notazione sul "danzare alla piva".
Ultima modifica di domna charola in data gio, 25 feb 2021 14:58, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di Ferdinand Bardamu »

domna charola ha scritto: gio, 25 feb 2021 11:41Caviara = capigliara, cioè l'acconciatura femminile dei primi decenni del '500 (la prima idea che mi è venuta in mente), ma anche capigliatura, zazzera, chioma, che col testo calza meglio. Se cerca con le parole chiave "capigliara caviara" nel motore di ricerca solito, viene fuori un dizionario di parmigiano-italiano, e uno di reggiano-italiano che riportano anche queste accezioni.
Il testo riportato è zeppo di settentrionalismi, lessicali, morfologici e fonetici: tra i piú evidenti suso e zoso, la degeminazione consonantica, la metafonia di /e/ in /i/ e di /o/ in /u/ (manteliti, curti). In questo caso, la parola mi fa venire in mente scavejàra, presente nel mio dialetto. Nel passo in questione, però, propenderei per la sua prima interpretazione:

Finito ditto ballo, venne quattro maschare vestite a la polacha, con caviare in testa lunghete arizate…

sembra alludere all’uso di parrucche o capelli posticci piuttosto che di capelli naturali lunghi e arruffati (quest’ultimo è il significato di scavejàra).
domna charola
Interventi: 1623
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di domna charola »

Trattandosi di maschere, potrebbero essere effettivamente delle capigliature posticce. Però a fine '400 anche quelle naturali sono un po' lunghe, e in questo caso anche arricciate può starci. Si potrebbe vedere come era il "vestito alla polacca" dell'epoca, ma non mi viene in mente nulla di analogo all'opera cinquecentesca sul costume del Vecellio.
Martibonsai
Interventi: 3
Iscritto in data: mar, 23 feb 2021 9:59

Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di Martibonsai »

Un grazie infinito a tutti e due! Siete preziosi.
Già con queste informazioni ulteriori riuscirò di certo a dare un senso alle mie ipotesi. La mia tesi parte dell'analisi dei trattati di danza dei maestri più noti della seconda metà del XV secolo come Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo da Pesaro o Antonio Cornazano per capire come il costume fosse percepito in relazione alla prassi coreutica. Le cronache di Trotti così come le Terze Rime in lode di Cosimo de' Medici, per esempio, pullulano di dettagli sugli abiti, gioielli, ornamenti di svariato genere! Tuttavia, per una storica dell'arte come me non è immediato cogliere il significato di certi termini.. quindi vi ringrazio tanto!
domna charola
Interventi: 1623
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di domna charola »

Interessantissimo! o sempre letto quei trattati pensando ai passi e alle coreografie, e non ho mai fatto caso al discorso del costume... mi sa che andrò a rileggermeli fra le righe.
Una domanda invece mi è sorta: ma quando parla della veste caudata di otto braccia, si riesce a immaginare che braccia siano, cioè a quanto equivalgono? Perché se prende il valore medio che viene considerato di solito per l'Italia settentrionale, un braccio sono 60 cm circa, quindi sarebbe uno strascico di più di quattro metri! Potrebbe starci, ma a fatica, alla metà del secolo sino a un paio di decenni dopo, ma nel 1490 siamo ormai alla transizione al '500... oppure si tratta di una veste teatrale per raffigurare un personaggio?

...magari continuiamo in privato, se le fa piacere
Scusate per l'OT
Avatara utente
Marco1971
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Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di Marco1971 »

Fuori tema
domna charola ha scritto: sab, 27 feb 2021 23:17 Scusate per l'OT
Vorrà dire per l’FT (fuori tema). ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
domna charola
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Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: Giacomo Trotti - relazione della Festa del Paradiso

Intervento di domna charola »

...eeeeeh... chiedo venia... è che quando sento parlare dei miei campi di studio, non capisco più niente di tutto il resto!!!
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