«Record bibliografico»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

«Record bibliografico»

Intervento di Marco1971 »

Trovo molto deprimente che quest’anglicismo sia presente non solo nei siti della maggior parte delle biblioteche, ma addirittura in quello della Crusca (sott. mia):
Numero record bibliografici al 15 luglio 2007: 81.793 monografie e periodici - 23.605 spogli di rivista.
Mi sembra che sia un anglicismo eminentemente inutile, visto che esiste in italiano notizia bibliografica. O mi sfugge qualche arcana sfumatura?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

O, se non va bene notizia bibliografica, c’è scheda bibliografica:
Il Treccani in linea ha scritto:In partic., in biblioteche e sim.: s. bibliografica, contenente i dati bibliografici di un libro, e cioè l’autore, il titolo, il luogo d’edizione, l’editore, l’anno di edizione, ecc. (negli schedarî delle biblioteche, contiene anche la collocazione del libro negli scaffali della biblioteca).
Mi domando cos’abbia di cosí succoso questo record... :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Re: «Record bibliografico»

Intervento di Fausto Raso »

Marco1971 ha scritto:Trovo molto deprimente che quest’anglicismo sia presente non solo nei siti della maggior parte delle biblioteche, ma addirittura in quello della Crusca (sott. mia):
Numero record bibliografici al 15 luglio 2007: 81.793 monografie e periodici - 23.605 spogli di rivista.
Mi sembra che sia un anglicismo eminentemente inutile, visto che esiste in italiano notizia bibliografica. O mi sfugge qualche arcana sfumatura?
Perché si meraviglia, gentile Marco? La pagina d'entrata della Crusca è piena di WEB :oops:
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

È proprio questo che mi svuota d’ogni ottimismo: il sito dell’Accademia dovrebbe dare l’esempio e evitare di conformarsi alle cattive mode: si abbia il coraggio di dire sito Rete (ché di Web, che sarebbe ‘(ragna)tela, trama, rete’, non c’è necessità).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Almeno all'origine sussiste invece la necessita` di distinguere l'(Inter)net dal World Wide Web, giacche' si tratta di due entita` distinte - quantunque molto spesso confuse, spezialmente dal volgo.
In particolare il web (inventato al CERN di Ginevra da un inglese) si serve della rete internet (inventata negli Stati Uniti), ma non coincide certo con quest'ultima. Si e` usato web invece di net, oltre che per il gusto - molto britannico - dell'allitterazione, anche per marcare una differenza di sostanza, a mio avviso.

Usare "rete" per entrambi e` un po' come chiamare con lo stesso nome i libri e la carta: si puo` anche fare, ma non e` rigoroso, per cosi` dire.
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Bue ha scritto: Usare "rete" per entrambi e` un po' come chiamare con lo stesso nome i libri e la carta: si puo` anche fare, ma non e` rigoroso, per cosi` dire.
Ovviamente tu sai perché il libro si chiama libro. :wink:
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

bubu7 ha scritto:
Bue ha scritto: Usare "rete" per entrambi e` un po' come chiamare con lo stesso nome i libri e la carta: si puo` anche fare, ma non e` rigoroso, per cosi` dire.
Ovviamente tu sai perché il libro si chiama libro. :wink:
Si` ok ok e anche gli articoli in inglese si chiamano paper, lo so.
Ho fatto l'esempio sbagliato? Speravo si fosse capito comunque cosa volevo dire.
Un motivo per dire "libri" e non "carta" ci sara`, o no?
O per dire "barca" invece di "legno" come si faceva in poesia una volta?
E` chiaro che nella maggior parte dei casi si capisce dal contesto, e va benissimo cosi`. Ma se in italiano ci teniamo solo la parola "rete" per indicare due cose diverse come internet e il world wide web, dovremo comunque ricorrere al termine inglese se ci viene richiesto di specificare a quale delle due ci riferiamo.
Avatara utente
bubu7
Interventi: 1454
Iscritto in data: gio, 01 dic 2005 14:53
Località: Roma
Info contatto:

Intervento di bubu7 »

Bue ha scritto:E` chiaro che nella maggior parte dei casi si capisce dal contesto, e va benissimo cosi`.
Appunto.

Sappiamo benissimo tutti che i motivi che spingono alla scelta del forestierismo, invece del traducente italiano, sono generalmente altri...

Nel caso della Crusca poi, una [moderata] scelta controcorrente avrebbe fatto (non avuto! [forse]) sicuramente effetto.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 41 ospiti