«Battuage»

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Marco1971
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«Battuage»

Intervento di Marco1971 »

Il GRADIT dice che viene dal francese (e ne indica anche il plurale battuages). Siccome questa parola in francese non esiste né sembra essere mai esistita, vi domando dove siamo andati a pescarla. :?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Le dispiace riportare la definizione del Gradit e trascriverci la sezione etimologica del lemma? :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Bue
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Intervento di Bue »

Ricordo ancora la faccia del ragazzo parigino con cui usai la parola nel lontano 1991...:shock: Ah! ah! ah! (che vergogna :oops: )

L'etimologia e` presto spiegata: viene da "battere" (la strada, il marciapiede), e l'abominevole parola e` formata a mio avviso per imitazione (o confusione con) battage.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

bubu7 ha scritto:Le dispiace riportare la definizione del Gradit e trascriverci la sezione etimologica del lemma? :)
battuage s.m.inv. ES fr. [1993-94; fr. battuage, pl. battuages] 1 pratica dello scambismo effettuata all’aria aperta, in punti di incontro come parcheggi, spiagge, piazze, ecc., noti ai frequentatori / prostituzione, spec. omosessuale 2 estens., il luogo dove si svolge tale pratica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
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Intervento di Bue »

Marco1971 ha scritto:battuage s.m.inv. ES fr.
Ah beh: sostantivo maschile inventato sull'ESempio del francese...
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Non è mia abitudine scrivere interventi con solo una faccina, ma qua ci vuole...

:lol:
Il sonno della ragione genera mostri.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Quello che m’interesserebbe capire è donde spunta fuori quella ‘u’, e come mai un dizionario ‘serio’ come il GRADIT attribuisca franciosi natali a una voce inesistente...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Non so se possa aiutare ma se non sbaglio esiste in francese popolare/regionale (non standaro) batoyer/battoyer che significa 'battere'. Battuage (ua = oy)potrebbe essere una forma derivata da questo francese popolare (battre: battage = bat(t)oyer: battoy(i)ge).
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non conosco queste forme, ma se si usano nelle zone della Francia vicine al confine, può darsi che il termine si sia diffuso nell’Italia settentrionale e da lí nel resto del paese. Resta strano che in francese stàndaro, invece, sia voce sconosciuta.
Ultima modifica di Marco1971 in data mar, 05 feb 2008 17:21, modificato 1 volta in totale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
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Intervento di Bue »

Bah, secondo me la spiegazione e` molto meno linguistica e molto piu` antropo-sociologica. Quella "u" secondo me (parente delle "u" milanesoidi di chi dice "giuente", "ciuao", ecciuetera) viene dal fatto che la parola e` stata inventata da chi non sapendo il francese voleva darsi un tono chic e snob, e inserire il suono "ua`" (tant'e` vero che lo pronunciano cosi`, come se fosse scritto bat-toi-je) oltre al finale in "age", fanno cosi` vaffinato...

Tutto perfettamente plausibile conoscendo un po' l'ambiente che ha prodotto quell'obbrobrio.
Ultima modifica di Bue in data mar, 05 feb 2008 17:25, modificato 1 volta in totale.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sí, sembra plausibile. Ma il GRADIT doveva dire voce inventata allora.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Ma il GRADIT doveva dire voce inventata allora.
Esiste questa classificazione? Come vengono indicati gli pseudo-forestierismi?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Sembrerebbe esistere ora, ché a parte battuage non ricordo nessun caso di modifica della veste alloglotta d’un forestierismo (che rimanga forestierismo, s’intende, non si parla degli adattamenti) – se non occasionali errori d’ortografia. Il mutamento riguarda di solito il significato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bue
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Intervento di Bue »

Marco1971 ha scritto:Sembrerebbe esistere ora, ché a parte battuage non ricordo nessun caso di modifica della veste alloglotta d’un forestierismo
C'è il famoso/famigerato würstel, inesistente in tedesco, che però stando a wikipedia è corretto secondo i dialetti tedeschi meridionali.
E ce ne sono sicuramente altri, tra cui il già citato vitel tonné
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

In effetti, Würstel è comunque registrato, è una forma esistente. Per tonné almeno il GRADIT dice: 1927; voce pseudofr., cfr. fr. thon. Inoltre è nell’uso la forma italiana vitello tonnato (dal piemontese vitel toné).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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