«E-reader»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Millermann
Interventi: 1515
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Intervento di Millermann »

[S]e si vuole aver per
forza un sintagma breve
proporrei libreria tascabile,
libreria elettronica o libreria
virtuale.
... :idea: "bibliotasca"? :)
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Realisticamente, piddieffe o epub (sic!).
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Avatara utente
marcocurreli
Interventi: 624
Iscritto in data: ven, 25 set 2009 22:36
Località: Cagliari

Intervento di marcocurreli »

"Libreria tascabile" lo escluderei, perché farebbe pensare a una raccolta di tascabili (libri di dimensioni ridotte).

Direi con relativa certezza "lettore di libri elettronici". In alternativa anche "lettore di libri dematerializzati".
Se invece fossimo alla ricerca di un programma per creare libri elettronici, un dematerializzatore di libri farebbe al caso nostro.
valerio_vanni
Interventi: 1311
Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
Località: Marradi (FI)

Intervento di valerio_vanni »

Mi piace di più "elettronico". Il termine "dematerializzare" mi fa più pensare a film di fantascienza, teletrasporto e cose simili.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5289
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Ma digilettrice (o anche semplicemente lettrice, sul modello francese) e digilibro no?
Per «libreria tascabile» propongo digiteca da digi- e biblioteca.
Pugnator
Interventi: 123
Iscritto in data: dom, 07 giu 2015 19:02
Località: Napoletano, ma vivo a Roma.

Intervento di Pugnator »

Ma digilettrice resterebbe sempre (almeno a metà) un anglicismo, seppur adattato.
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1515
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Intervento di Millermann »

È simpatico, digilettrice, eppure temo che non possa aver successo, qui in Italia: la desinenza femminile sottintende "macchina", e riporta a un'epoca di ingombranti ferraglie elettromeccaniche! Qualcuno di voi ha presente com'è fatta una "lettrice di schede perforate"? :)
Meglio, secondo me, il maschile, digilettore: almeno si può sottintendere "dispositivo"!
Pugnator
Interventi: 123
Iscritto in data: dom, 07 giu 2015 19:02
Località: Napoletano, ma vivo a Roma.

Intervento di Pugnator »

Secondo me e-reader è al pari di digilettore/digilettrice. Che senso ha sostituire un forestierismo con un mezzo forestierismo?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Secondo me la soluzione migliore rimane quella spagnola/catalana: lettore di libri elettronici o, per brevità, lettore elettronico.

Comunque sia, *digilettore non è assolutamente equiparabile a e-reader / e-book reader.
Pugnator
Interventi: 123
Iscritto in data: dom, 07 giu 2015 19:02
Località: Napoletano, ma vivo a Roma.

Intervento di Pugnator »

Infarinato ha scritto:Comunque sia, *digilettore non è assolutamente equiparabile a e-reader / e-book reader.
Sempre un forestierismo resta e sinceramente trovo inutile sostituire un forestierismo con un altro forestierismo.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5256
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Ma non è (sarebbe) un forestierismo! È una parola-macedonia, in cui tutt’al piú il primo elemento può esser considerato un calco semantico (ancorché di vecchia data).

E-reader è invece un anglicismo crudo.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5289
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Intervento di Carnby »

Millermann ha scritto: Meglio, secondo me, il maschile, digilettore: almeno si può sottintendere "dispositivo"!
Sì, però lettore è un po' troppo generico: quello dei CD/DVD è un lettore, quello degli MP3 è un lettore ecc.
Avatara utente
Scilens
Interventi: 1097
Iscritto in data: dom, 28 ott 2012 15:31

Intervento di Scilens »

Eppure anche il martello è di tanti tipi, ne abbiamo perfino uno per orecchio; non sembra che questo rappresenti un limite.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1515
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Intervento di Millermann »

Carnby ha scritto:
Millermann ha scritto:Meglio, secondo me, il maschile, digilettore: almeno si può sottintendere "dispositivo"!
Sì, però lettore è un po' troppo generico: quello dei CD/DVD è un lettore, quello degli MP3 è un lettore ecc.
Be', volendo esser precisi, quelli sarebbero dei riproduttori ("player", in inglese), e sono definiti lettori solo informalmente/ impropriamente! Allora, dovremmo dare un nome diverso proprio all'unico, vero lettore ("reader")?
Tanto vale aggiungere anche lui alla... famiglia! :D

Inoltre, mi sembra che nel caso di *digilettore, a differenza degli altri "lettori", risulti superfluo specificare ulteriormente ciò che può esser letto (i libri elettronici/virtuali, o meglio, in questo caso, *digilibri).
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Il problema nasce perché siamo arrivati a un oggetto che "legge" (in senso traslato) ciò che poi deve essere "letto" nel senso stretto del termine. E quindi i vari livelli di "lettura" vanno a confondersi in un unico termine.
Quelli di CD e DVD erano "lettori" nel senso che sono in grado di "leggere" un'informazione registrata in un codice informatico e di decriptarla, di tradurla in qualcosa di simile all'originale. In questo senso, è un "lettore" anche quello con la lucina per "leggere" i codici a barre, ossia "dare un senso alla sequenza di caratteri che li compone".
Insomma, c'è un'informazione, registrata con un linguaggio e un alfabeto specifici, e l'oggetto la "legge". Potremmo anche dire che la "decodifica", forse sarebbe più preciso.
Poi c'è il livello del "leggere a voce alta", ossia riprodurre l'informazione che la macchina ha "letto silenziosamente" (fra sé e sé, riprendendo un'altra discussione... :wink: ), renderla effettivamente per quello che era in origine. A questo punto entra in gioco la funzione "player", che può anche essere fisicamente separata dalla lettura vera e propria (ad esempio, il lettore di codice a barre decodifica l'informazione e la tiene per sé, la utilizza direttamente; il video la riproduce per informarci di cosa sta avvenendo, mentre la macchina la usa per calcolare le somme del dovuto).

Tornando al nostro e-reader, di fatto "legge" il pidieffe, cioè l'oggetto informatico criptato che racchiude in sé le informazioni del libro, e lo riproduce, rendendolo visibile a noi, che lo possiamo così leggere nel suo originario formato quasi-cartaceo.
In definitiva, quella che noi abbiamo in mano è la riproduzione, il facsimile di un libro tale e quale, che però non è più stampato su carta. La macchinetta ha svolto quindi la sua funzione di decodificare e restituire l'oggetto iniziale nella sua quasi-integrità.
In senso proprio, il lettore siamo solo noi; in senso lato, anche lei ha "letto" qualcosa, una lunghissima sequenza di codici binari, che poi ha tradotto in un altro linguaggio, ricostruendo l'immagine del libro cartaceo. Da questa immagine noi accediamo alla "vera" lettura, nel senso arcaico del termine.

...aaah, bei tempi quando la lingua aveva ancora la fantasia per inventare nuove parole per nuove cose!...
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 49 ospiti