Kiwi

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

È solo questione di abitudine, Marco. :wink:
In vita mia non ho mai fatto quell'associazione mentale, per il semplice fatto che fin dall'inizio davanti al frutto ho sentito che il suo nome era caco: nulla di piú naturale.
FedericoC
Interventi: 48
Iscritto in data: gio, 20 lug 2006 2:40
Località: Cagliari

Intervento di FedericoC »

La vita, quella vera, umida e sporca, non è fatta solo di cose eleganti.
Se ci formalizziamo per un caco, che dovremmo dire della porcellana? :)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Caco però è e resta voce d’uso popolare, esclusa dalla lingua formale. La forma neutra è il cachi, i cachi.
FedericoC
Interventi: 48
Iscritto in data: gio, 20 lug 2006 2:40
Località: Cagliari

Intervento di FedericoC »

Anche cavallo, lei m'insegna, è nato dall'uso popolare.
Ma non volevo discutere di questo, era dell'eleganza che volevo parlare. :)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Il caso di cavallo è diverso: è la continuazione del latino caballum, accanto alla forma canonica equus; caco, invece, è la deformazione (non la continuazione) popolare di cachi.

Sono d’accordo con lei, ma ciascuno di noi ha un rapporto intimo con le parole, e a me non piace neanche cachi: dico diòspero o pómo. :)
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Marco1971 ha scritto:Sono d’accordo con lei, ma ciascuno di noi ha un rapporto intimo con le parole, e a me non piace neanche cachi: dico diòspero o pómo. :)
Guarda, farei un viaggio apposta per venire a vedere la scena di te che ordini un diòspero al ristorante
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Prova a ordinarne uno a Firenze: non ti porteranno né la fragola né la banana. :D
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

Beh quello è certo, ma temo non mi porteranno nemmeno un caco o kaki o caki o cachi...
Incaricherò qualche amico fiorentino di fare la prova sperimentale, anche al mercato ortofrutticolo o al supermercato. "Ovvia, a quanto la me li mette i diòsperi stamani mattina?"
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Òmo di poha fede! :(
Bue
Interventi: 866
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 11:20

Intervento di Bue »

pohissima... :mrgreen:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Puoi anche non credermi. Quando mi dirai che a Mantova la tal cosa si chiama in un dato modo, farò come te: lo metterò in dubbio e chiederò a un mantovano. ;)

Intanto, siccome mènto, riporto una citazione di Vasco Pratolini, scrittore fiorentino (1913-1991):
Mangiavamo... pane e soprassata, e pane e frutta fresca come mele arance diosperi, e anche pane e noci, pane e zibibbo.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Il caso di cavallo è diverso: è la continuazione del latino caballum, accanto alla forma canonica equus; caco, invece, è la deformazione (non la continuazione) popolare di cachi.
E allora? L'italianizzazione passa anche per la deformazione.
Meglio una forma popolare ma del tutto italiana che una italiana sconosciuta che finisce solo col rafforzare il concorrente straniero.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Pare che in Romagna li chiamino lòti: nell'etichetta di una confezione di cachi acquistata alla Coop è scritto infatti loti della Romagna.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5203
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Federico ha scritto:Pare che in Romagna li chiamino lòti: nell'etichetta di una confezione di cachi acquistata alla Coop è scritto infatti loti della Romagna.
Vorrà dire loto [del Giappone] (= cachi)? ;)
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
Interventi: 1337
Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41

Intervento di u merlu rucà »

In Liguria, in dialetto, si dice cacu (non c'è, dalle mie parti, il pericolo di 'imbarazzanti' omofonie, perché, per l'altra cosa, si dice cagu) e nell'italiano regionale caco. Al massimo cachi viene usato per indicare il colore. È impressionante, comunque, il fatto che un frutto di recente acquisizione (poco più di cent'anni) venga indicato con tanti termini diversi (diospero, pomo, loto e via discorrendo).
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 3 ospiti