«Fat bike»
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«Fat bike»
Salve! Da qualche tempo si vede in giro, o nei negozi, un nuovo tipo di bicicletta, caratterizzata da ruote molto più larghe e grosse del normale; ideata per andare sui terreni cedevoli (tipicamente sabbia o neve), in inglese (e, credo, in tutto il mondo) si chiama fat bike, o anche fat tire bike. Per chi non l'avesse presente, eccola qui.
Credo che, se fossi un bambino di cinque anni e ne vedessi una, forse mi verrebbe spontaneo chiamarla proprio «bici grassa» (evidentemente, gli anglofoni sanno essere molto infantili, certe volte! ).
Tornando a noi, sarebbe bello trovarle un nome italiano che potesse sostituire il termine inglese! Qualcuno, in rete, avrebbe proposto di definirla... «bicicletta diversamente magra», ma senza successo, pare...
Io, da parte mia, avrei pensato a un traducente più "classico": credo che per poter scalzare il termine inglese, svelto e anche divertente, nonché perfettamente inserito nella serie mountain bike, city bike & co., si debba andare sullo (pseudo) scientifico. Così, proporrei di sfruttare il prefisso greco pachi- ("grosso, grasso, spesso"), per coniare un azzeccato «pachicicletta», ovvero, appunto "dalle ruote grasse". Una traduzione quasi letterale di "fat tire bike", insomma.
Che ne dite? Sembra troppo difficile? Eppure, non è tanto più astruso di pachiderma, per non parlare del pachicefalosauro, che anche i bambini conoscono!
Per un uso commerciale, poi, si potrebbero usare delle abbreviazioni, come «pacicletta» o, ancor meglio, «P-cicletta» (pronuncia picicletta ).
Comunque, il traducente mi sembra appropriato, scientifico quanto basta e non eccessivamente complicato. Insomma, ce lo vedo anche in bocca alla gente comune... almeno nella versione abbreviata P-cicletta, secondo me molto attraente!
E voi, che cosa ne pensate? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione e, perché no, anche le vostre proposte!
Credo che, se fossi un bambino di cinque anni e ne vedessi una, forse mi verrebbe spontaneo chiamarla proprio «bici grassa» (evidentemente, gli anglofoni sanno essere molto infantili, certe volte! ).
Tornando a noi, sarebbe bello trovarle un nome italiano che potesse sostituire il termine inglese! Qualcuno, in rete, avrebbe proposto di definirla... «bicicletta diversamente magra», ma senza successo, pare...
Io, da parte mia, avrei pensato a un traducente più "classico": credo che per poter scalzare il termine inglese, svelto e anche divertente, nonché perfettamente inserito nella serie mountain bike, city bike & co., si debba andare sullo (pseudo) scientifico. Così, proporrei di sfruttare il prefisso greco pachi- ("grosso, grasso, spesso"), per coniare un azzeccato «pachicicletta», ovvero, appunto "dalle ruote grasse". Una traduzione quasi letterale di "fat tire bike", insomma.
Che ne dite? Sembra troppo difficile? Eppure, non è tanto più astruso di pachiderma, per non parlare del pachicefalosauro, che anche i bambini conoscono!
Per un uso commerciale, poi, si potrebbero usare delle abbreviazioni, come «pacicletta» o, ancor meglio, «P-cicletta» (pronuncia picicletta ).
Comunque, il traducente mi sembra appropriato, scientifico quanto basta e non eccessivamente complicato. Insomma, ce lo vedo anche in bocca alla gente comune... almeno nella versione abbreviata P-cicletta, secondo me molto attraente!
E voi, che cosa ne pensate? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione e, perché no, anche le vostre proposte!
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A guardarla, la prima parola che mi è venuta a mente è gommona.
Mi ricorda un po' quelle vecchie bici da ragazzi pesantissime, con il sellino lungo, tre marce (che si rompevano) e quattro o cinque ammortizzatori chiamate «bici da cross» (sebbene con il vero ciclocross non avessero nulla a che fare).
Mi ricorda un po' quelle vecchie bici da ragazzi pesantissime, con il sellino lungo, tre marce (che si rompevano) e quattro o cinque ammortizzatori chiamate «bici da cross» (sebbene con il vero ciclocross non avessero nulla a che fare).
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Una traduzione piú neutra potrebbe essere bicicletta a gomme maggiorate (qui si usa gomme maggiorate per descrivere la caratteristica saliente del mezzo: a quanto pare è questa la traduzione di fat tire).
Per una denominazione gergale, io — consapevole del fatto che il gergo non s’inventa a tavolino — mi accodo a Carnby: bici gommona mi piace molto.
Per una denominazione gergale, io — consapevole del fatto che il gergo non s’inventa a tavolino — mi accodo a Carnby: bici gommona mi piace molto.
- Millermann
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E allora questa come la chiamerebbe?Carnby ha scritto:A guardarla, la prima parola che mi è venuta a mente è gommona.
A parte gli scherzi, bici gommona (come propone anche Ferdinand) piace anche a me, ma forse è un po' troppo vago: le «fat bike» hanno dimensioni dei cerchi e delle gomme ben precisi, come è spiegato qui.
Ah, lei vuol dire come questa? Era la mitica bici dei «Tin Tin Agers»! Non sa, da ragazzo, come ne desideravo una, e invece avevo una bicicletta "normale" (una bellissima Graziella rosso metallizzato)!Mi ricorda un po' quelle vecchie bici da ragazzi pesantissime, con il sellino lungo
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- Ferdinand Bardamu
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È normale che una parola colloquiale, famigliare o del linguaggio gergale sia imprecisa: importa che sia allusiva o carica di espressività. Fat bike, d’altro canto, non è meno impreciso, converrà.Millermann ha scritto:A parte gli scherzi, bici gommona (come propone anche Ferdinand) piace anche a me, ma forse è un po' troppo vago: le «fat bike» hanno dimensioni dei cerchi e delle gomme ben precisi, come è spiegato qui.
Io non so nulla di biciclette, perciò le chiedo: secondo lei bicicletta a ruote maggiorate (o ruote «grasse», se proprio si vuol ricalcare l’inglese) può essere un valido equivalente tecnico?
Questa era la mia (però quella che avevo era bianca con finiture nere e rosse).Millermann ha scritto:Ah, lei vuol dire come questa? Era la mitica bici dei «Tin Tin Agers»! Non sa, da ragazzo, come ne desideravo una, e invece avevo una bicicletta "normale" (una bellissima Graziella rosso metallizzato)!
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Come aggettivo o come sostantivo?Carnby ha scritto:A guardarla, la prima parola che mi è venuta a mente è gommona.
Me le ricordo anch'io, negli anni '80.Carnby ha scritto:Mi ricorda un po' quelle vecchie bici da ragazzi pesantissime, con il sellino lungo, tre marce (che si rompevano) e quattro o cinque ammortizzatori chiamate «bici da cross» (sebbene con il vero ciclocross non avessero nulla a che fare).
Dei miei amici ne avevano una che si chiamava "Rock 20": effettivamente per dei bambini era un macigno, 20 Kg la bici e poco più di 30 il ciclista
Sostantivo o meglio aggettivo sostantivato: una gommona. Ma comunque sarebbe meglio controllare sul GDLI per sapere se la parola è già stata usato qualche volta e magari contattare qualche gruppo di ciclisti per sentire come viene chiamata gergalmente.valerio_vanni ha scritto:Come aggettivo o come sostantivo?
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Il «termine privilegiato» dall’Office québécois de la langue française è addirittura bicicletta ([i]d[/i])[i]a[/i]([i]gli[/i]) [i]pneum ... mensionati[/i].
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Neppur io m'intendo granché di biciclette: ciò di cui ci dilettiamo a conversare su queste pagine, di solito, non è necessariamente legato alle nostre competenze, ma è quello che, di volta in volta, colpisce la nostra curiosità.Ferdinand Bardamu ha scritto:Io non so nulla di biciclette, perciò le chiedo: secondo lei bicicletta a ruote maggiorate (o ruote «grasse», se proprio si vuol ricalcare l’inglese) può essere un valido equivalente tecnico?
Per tornare alla sua domanda: no, neanche «fat bike» è termine preciso, ovviamente, come non lo è la sua traduzione letterale. Peraltro conterrebbe la parola «grasso» che ha una sfumatura lievemente negativa (perfino le piante grasse non si chiamano più così)
La mia proposta iniziale «pachicicletta» (anche se, lo ammetto, inizialmente potrebbe far storcere il naso) avrebbe il pregio d'introdurre una nuova categoria di mezzi a pedale, i pachicicli, e quindi d'adattarsi a diversi contesti e situazioni espressive, grazie alla formazione di voci gergali come «P-cicletta» e simili.
È significativo che, nel diciannovesimo secolo, rispetto ai termini «draisina» e «velocipede» si sia poi affermato «biciclo», dando il via a tutta una serie di variazioni sul tema, perfettamente accettate dai parlanti.
Comunque, in questa sede tutte le proposte sono ugualmente ben accette: si discute solo per il bene della lingua italiana!
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Impossibile che s'imponga popolarmente (a meno che non saltino fuori delle abbreviazioni, tipo *surdime).Infarinato ha scritto:Il «termine privilegiato» dall’Office québécois de la langue française è addirittura bicicletta ([i]d[/i])[i]a[/i]([i]gli[/i]) [i]pneum ... mensionati[/i].
In italiano è sinonimo «colto» o «giuridico» di bicicletta. Il tipo di veicolo con la ruota più grande è il biciclo.Pugnator ha scritto:Ma "velocipede" invece di un sinonimo di biciclo bicicletta non era proprio un tipo di mezzo caratterizzato dalla ruota anteriore più grande di quella minore posteriore?
- Millermann
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Comunque, per rispondere a Pugnator: almeno stando a quanto ho trovato in Rete, il biciclo e il velocipede inizialmente erano molto simili, praticamente sinonimi.
Oggi, come dice Carnby, «velocipede» è un termine giuridico usato anche nel codice della strada.
Wikipedia, [i]s.v. [/i]«[url=https://it.wikipedia.org/wiki/Velocipede]Velocipede[/url]», ha scritto:L’invenzione del velocipede, propriamente detto, avvenne subito dopo, nel 1838, e viene attribuita al fabbro scozzese Kirkpatrick Mac Millan che costruì un veicolo con la posteriore molto più grande di quella anteriore ed il conducente seduto sulla ruota stessa. Il primo velocipede a pedali fu presentato nel 1855, opera del fabbro parigino Pierre Michaux, che sei anni dopo con la collaborazione del padre, realizzò il biciclo michaudine, caratterizzato dalla ruota anteriore più grande.
In pratica, il velocipede inizialmente non aveva neanche i pedali, e aveva una grande ruota posteriore. Poi ebbe i pedali, e la ruota più grande divenne quella anteriore, e venne in seguito chiamato le velocipede bicycle, e quindi biciclo, mentre la ruota anteriore diveniva sempre più grande.Wikipedia, [i]s.v. [/i]«[url=https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_bicicletta]Storia della bicicletta[/url]», ha scritto:Il biciclo fu la logica estensione del progetto della boneshaker. La ruota anteriore venne enormemente ingrandita fino al limite della misura interna della gamba del ciclista (maggiore era il diametro della ruota, più lontano si andava con una sola pedalata), quella posteriore fu accorciata ed il telaio reso più leggero. Nel 1869 Eugene Meyer inventò le ruote con i raggi e produsse un modello di High Bicycle fino agli anni 1880.
Oggi, come dice Carnby, «velocipede» è un termine giuridico usato anche nel codice della strada.
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