«Webinar»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Teo
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Iscritto in data: dom, 16 apr 2006 9:47
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«Webinar»

Intervento di Teo »

Riporto da wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Webinar

Il webinar, noto anche come seminario online, è un neologismo dato dalla fusione dei termini web e seminar, coniato per identificare sessioni educative o informative la cui partecipazione in forma remota è possibile tramite una connessione informatica. In lingua italiana è anche noto come seminario online.

Il webinar è usato per condurre dei meeting, corsi di formazione o presentazioni, nei quali ciascun partecipante accede da un proprio computer ed è connesso con gli altri partecipanti tramite Internet. A differenza dei webcast, sono un sistema interattivo dove i partecipanti possono interagire tra loro e con il coordinatore (auditore) del seminario tramite gli strumenti disponibili dal sistema di web conference.

I seminari online possono avere luogo scaricando nel computer di ciascuno dei partecipanti un software, oppure collegandosi ad una applicazione web tramite un link distribuito tramite e-mail (meeting invitation). Per accedere al webinar è ovviamente necessario disporre di un collegamento Internet, un programma di gestione di strumenti multimediali, e un altoparlante/cuffia. I seminari possono essere gratuiti, oppure a pagamento e può essere necessario un codice oppure una registrazione per potervi accedere.
Teo Orlando
Hirpinus
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Intervento di Hirpinus »

Per spontaneità, userei teleseminario per indicare i seminari tramite comunicazione a distanza.
Come traducente per webinar e seminario online va egregiamente, anche se su questo ultimo potrebbe andar bene pure seminario in rete.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non mi è ben chiaro, caro Teo, il senso di codesto copincolla, con tanto di anglicismi evidenziati in corsivo. Intendeva forse dirci che resistere è inutile, che gli anglicismi avanzano, che per definire un concetto espresso con una parola inglese si adoperano decine di altre parole inglesi? Purtroppo son tutte cose che sappiamo già…

In quanto al traducente, io direi, con Hirpinus, seminario in Rete.
Avatara utente
marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Sempre con con Hirpinus, io direi teleseminario, o anche videoseminario.

Domanda: non è che webinar e videoconferenza sono la stessa cosa?
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

No, perché un seminario in Rete può anche essere tenuto soltanto a voce: la presenza in video non è necessaria.
Avatara utente
marcocurreli
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Località: Cagliari

Intervento di marcocurreli »

Ho capito. In effetti il termine non è molto autoesplicativo. La prima volta che l'ho sentito l'ho interpretato come "web in aria", e pensavo che fosse una manifestazione all'aria aperta in cui i partecipanti navigavano in internet coi propri portatili guardando le stelle.
Teo
Interventi: 167
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Intervento di Teo »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Non mi è ben chiaro, caro Teo, il senso di codesto copincolla, con tanto di anglicismi evidenziati in corsivo. Intendeva forse dirci che resistere è inutile, che gli anglicismi avanzano, che per definire un concetto espresso con una parola inglese si adoperano decine di altre parole inglesi? Purtroppo son tutte cose che sappiamo già…

In quanto al traducente, io direi, con Hirpinus, seminario in Rete.
Non c'è nessun senso particolare. Ho semplicemente riportato la voce wikipedia relativa a questo anglicismo, che finora - mi pare - non era stato qui segnalato. Gli anglicismi della voce wikipedia sono messi in evidenza in corsivo secondo le più usuali norme concernenti i termini di origine straniera.
Teo Orlando
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

La ringrazio. Ho sottolineato il fatto dei corsivi, perché nel testo della voce guichipediana, prima dell’ultima (sacrosanta) modifica, gli anglicismi comparivano in tondo.
Avatara utente
Sixie
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Intervento di Sixie »

Anch'io, come Marcocurreli, la prima volta che ho sentito il termine, l'avevo inteso come un "Web in air" ed ora il suo commento mi fa pensare al X agosto:

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male
!

La notte di San Lorenzo, a guardare le stelle cadenti dal proprio portatile. :(
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
L'italiano
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Intervento di L'italiano »

Hirpinus ha scritto:Per spontaneità, userei teleseminario per indicare i seminari tramite comunicazione a distanza.
Come traducente per webinar e seminario online va egregiamente, anche se su questo ultimo potrebbe andar bene pure seminario in rete.
In francese l'hanno tradotto come webinaire. In spagnolo webinario, ciberseminario o seminario web (http://www.fundeu.es/recomendacion/semi ... e-webinar/).
Oltre a teleseminario, retinario (proposto da Ferdinand Bardamu qui) e seminario in rete, che ne pensate di webinario? La "w" è accettabile o no? Se siete utenti Wikipedia vi invito a commentare questa discussione nella sezione "cambio nome della voce" https://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Webinar
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Per esser davvero conforme alle strutture dell’italiano, dovremmo adattarla in guebinario. Mi accorgo però che anche la mia proposta, retinario, come webinario, ha un difetto fondamentale: è una parola macedonia, e quindi ha una minor possibilità di essere accettata. Se dovessi usare un traducente per un articolo, sceglierei seminario in Rete, non trascurando nemmeno teleseminario e ciberseminario (a patto che ciber- sia pronunciato cíber e non sàiber); ma può andar bene anche seminario web.
L'italiano
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Intervento di L'italiano »

Una spiegazione per un incolto come me: perché una parola macedonia ha minore possibilità di essere accettata, mentre in inglese webinar è considerato accettabile e ha preso piede?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non si tratta di cultura o incultura, caro Italiano: il fatto è che alle parole macedonia l’italiano ricorre raramente, per lo meno molto piú raramente dell’inglese, e perciò esse suonano «brutte» o «strane» al parlante medio. Non c’è nulla di intrinsecamente brutto o strano in esse, ovviamente, ma per non urtare la sensibilità di chi si trova di fronte il traducente, e per avere piú possibilità di successo, credo che sia piú naturale scegliere una traduzione piana e semplice.
L'italiano
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Località: Fermo, Marche

Intervento di L'italiano »

Mi scuso se il mio intervento le è sembrato irriverente. Con cultura intendevo solo l'esperienza nell'ambito linguistico. Per tornare al discorso la proposta di webinario forse può essere ostacolata dal fatto che è una parola macedonia, ma facilitata dal fatto che allo stesso tempo ricorda da vicino l'inglese e più usato webinar, a cui aggiunge solo due lettere. È un'osservazione forse stupida ma a mio parere la somiglianza con un termine già usato potrebbe facilitarne l'affermazione. Tutto qui.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non si scusi, ché non ce n’è bisogno: con la mia precisazione non volevo muoverle una critica, ma sottolineare che la questione non è tecnica, visto che riguarda la percezione dei parlanti. :)

La sua osservazione, poi, è tutt’altro che stupida; ricorda anzi ciò che scrisse Castellani su computer: se proprio non si vuole accettare calcolatore, si adatti almeno il forestierismo creando computiere. Webinario sarebbe dunque (a mio parere) l’estremo rimedio per evitare l’anglicismo crudo.
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