Questo filone avrebbe dovuto trattare del prefisso maxi-, ovvero della sua sostituibilità col più italiano «massi-», ma ho ritenuto doveroso aprire un discorso più ampio sulla lettera «x».
Ebbene, cosa ne ne pensa in questo fòro di una tal lettera, così spesso presente nei forestierismi?
Sulla lettera «x»
Moderatore: Cruscanti
Sulla lettera «x»
G.B.
Re: Sulla lettera «x»
A mio modestissimo parere è tollerabile in alcuni termini colti, tecnico-scientifici* (es. quelli che iniziano con xeno-), mentre nelle parole di uso comune dev'essere adattata (per assimilazione o eventualmente anaptissi).
(*Comunque sempre meglio estra- che extra-, ché /kstr/ in italiano è davvero brutto...)
E ricordiamoci di chiamarla iccase!
(*Comunque sempre meglio estra- che extra-, ché /kstr/ in italiano è davvero brutto...)
E ricordiamoci di chiamarla iccase!
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- Millermann
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Re: Sulla lettera «x»
Concordo per quanto riguarda -extra, e aggiungo che preferirei fosse fatta un'ulteriore distinzione tra il prefisso col significato originario, «(che è) fuori di», da sostituire con -estra, e quello con valore superlativo (dal francese extraordinaire), riducibile a -stra.
In tal modo termini come, poniamo, estraeuropeo e straeuropeo potrebbero coesistere, avendo significati ben diversi!
A proposito: il dizionario Olivetti tira fuori un'improbabile accentazione icchése... Vi risulta possibile?
In tal modo termini come, poniamo, estraeuropeo e straeuropeo potrebbero coesistere, avendo significati ben diversi!
Ci sarebbe anche ícchese... Secondo il Treccani sono forme antiche e popolari, nel nostro caso potrebbe essere una scelta intenzionale marcata!
A proposito: il dizionario Olivetti tira fuori un'improbabile accentazione icchése... Vi risulta possibile?
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: Sulla lettera «x»
Esisterebbe la variante (non comune) sèno- punto adattata (senofobia, senoglossia ecc.).
Sono ben d'accordo.Millermann ha scritto: ↑gio, 12 set 2019 16:10 Concordo per quanto riguarda -extra, e aggiungo che preferirei fosse fatta un'ulteriore distinzione tra il prefisso col significato originario, «(che è) fuori di», da sostituire con -estra, e quello con valore superlativo (dal francese extraordinaire), riducibile a -stra.
In tal modo termini come, poniamo, estraeuropeo e straeuropeo potrebbero coesistere, avendo significati ben diversi!
Per quanto riguarda l'italianizzazione del prefisso maxi-, invece, sembra che questa sussista (per ora) solo nel termine matematico massi-minimo, non tanto, però, come "italianizzazione", quanto come apocope di massimo.
G.B.
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