«Droplet» (medicina)

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«Droplet» (medicina)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Vi segnalo questa scheda della Crusca. Non perché sia particolarmente interessante, ma perché per prima cosa è stata sottoposta non a revisione paritaria bensí a pirreviú, e in secondo luogo perché vi si fa solo un cenno di passata a una possibile traduzione: «[…] la scelta del genere femminile è dovuta al fatto che in italiano il traducente tramite cui si scioglie il significato della parola è femminile (gocciolina)».
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Marco1971
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Re: «Droplet» (medicina)

Intervento di Marco1971 »

Stupisce che l’articolo, di una lunghezza sproporzionata alla sua reale utilità, non faccia menzione alcuna degli articoli scientifici redatti in [una sottoclasse di] italiano, nei quali si trovano le espressioni goccioline e microgocce (ad esempio qui). Ma si sa che la Crusca difende a spada tratta l’abuso di anglicismi in italiano.

E se leggete un po’ il PDF, vi accorgerete che, se droplet è tradotto, si parla di virus dotato di envelope (= involucro o rivestimento) e di chi è il principale carrier (= vettore, portatore) dell’infezione, ecc. Insomma, c’è poco da fare: gli scienziati farebbero meglio a pubblicare tutto direttamente in inglese.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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