«All-in»

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Tecumseh
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«All-in»

Intervento di Tecumseh »

Da qualche tempo, con una frequenza che è già ora preoccupante, leggo, e odo, frasi del tipo « [fare] all-in su [una persona, una cosa, una situazione ecc.] »; pare perciò evidente si sia travalicato il senso registrato ancora oggi dai dizionari, e porto a esempio il Garzanti.

Com'è dunque da intendere all-in in questa nuova accezione? Puntata dell'intera posta? Tutto per tutto?
Qualche volta in tivvú, di sfuggita, ho intravisto, ma perlopiú ascoltato da lontano, giocatori di poker che facevano, appunto, all-in, senza tuttavia dar troppo peso, dapprincipio, a un termine proferito in un contesto tanto particolare. Sennonché ormai i contesti sono molteplici e, sovente, comuni: è giusto di stamani la pubblicazione di un articolo da cui estrapolo:

Con queste parole il Presidente della Ferrari John Elkann ha spiegato da un lato il mancato rinnovo con Sebastian Vettel e dall’altra l’all-in che la Scuderia ha voluto fare nei confronti di Charles Leclerc, che a fine 2019 ha ufficializzato di essersi legato alla Ferrari fino al 2024.

Come rendere, bene, in italiano che la Scuderia ha voluto fare all-in nei confronti di Leclerc?
Ultima modifica di Tecumseh in data mer, 29 lug 2020 12:51, modificato 2 volte in totale.
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G.B.
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Re: «All-in»

Intervento di G.B. »

Tecumseh ha scritto: mar, 28 lug 2020 12:43 Come rendere, bene, in italiano che la Scuderia ha voluto fare all-in nei confronti di Leclerc?
«Ha voluto puntare tutto su Leclerc» non basta? Se si deve sostantivare si può semplicemente dire scommessa o puntata [piena, totale].
G.B.
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Tecumseh
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Re: «All-in»

Intervento di Tecumseh »

Sí, direi che « puntare tutto » risolve brillantemente la situazione. E anche il pocherista che fa all-in diventa il pocherista che punta tutto (sempre che lei mi confermi tale esatto significato, ché io son fermo al poker tra soliti vecchi amici raccolti intorno al solito vecchio tavolo con la solita vecchia terminologia a echeggiare...).

Mi convince meno « scommessa o puntata [piena, totale] »: scommettere, o puntare, pienamente o totalmente su un pilota non implica, al mio orecchio, che non si possa fare lo stesso con l'altro (o gli altri): si scommette senza riserve su quel pilota, gli si dà totale fiducia, lasciando tuttavia impregiudicato il resto. Credo che la scommessa, o puntata, per comprendere un solo pilota debba essere esclusiva:

« ...John Elkann ha spiegato da un lato il mancato rinnovo con Sebastian Vettel e dall’altra l’all-in la scommessa esclusiva che la Scuderia ha voluto fare nei confronti di Charles Leclerc... ».

Non proprio acqua sorgiva, però, per il momento, bastevole.

E in questo caso?

Era l’estate del Papeete, dei pieni poteri ed era l’estate in cui l’Italia ha rischiato seriamente di dare ai nazionalisti la possibilità di fare all in.

Fare... che cosa, precisamente?
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G.B.
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Re: «All-in»

Intervento di G.B. »

Rispetto al primo esempio, anche la sua seconda proposta andava bene, che mi permetto d'integrare: «[...] e dall'altra il tutto per tutto che la Scuderia ha voluto giocarsi con Charles Leclerc [...]».
Tecumseh ha scritto: mar, 28 lug 2020 15:58 Era l’estate del Papeete, dei pieni poteri ed era l’estate in cui l’Italia ha rischiato seriamente di dare ai nazionalisti la possibilità di fare all in.

Fare... che cosa, precisamente?
Banalmente: vincere tutto?
G.B.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «All-in»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

G.B. ha scritto: mar, 28 lug 2020 16:05
Tecumseh ha scritto: mar, 28 lug 2020 15:58 Era l’estate del Papeete, dei pieni poteri ed era l’estate in cui l’Italia ha rischiato seriamente di dare ai nazionalisti la possibilità di fare all in.

Fare... che cosa, precisamente?
Banalmente: vincere tutto?
Concordo: a parte che non ho capito cosa significhi «l’Italia ha rischiato seriamente di dare [?] ai nazionalisti la possibilità di fare all in», qui, mi pare, non si vuol dire ‹scommettere tutto› ma ‹accaparrarsi, vincere tutto›. Si fa all in, cioè scommettono tutte le puglie che si posseggono, quando si hanno ottime carte e ottime probabilità di vincere; ma non si è ancora vinto. Quindi, io in questo caso avrei detto piuttosto farsi la parte del leone.
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Re: «All-in»

Intervento di Tecumseh »

Ma all-in 'vincere tutto' è arbitrario o « legittimo »? Ossia è effettivamente uno dei significati assunti in « italiano »?
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Ferdinand Bardamu
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Re: «All-in»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non sono un giocatore, ma la definizione di all in mi sembra chiarissima: «Rischiare tutti i soldi in giochi come il poker». Dunque non si può usare per dire ‹vincere tutto›, perché chi «fa all in» non ha ancora vinto nulla, anzi potrebbe pure perdere; semmai si può usare per dire ‹rischiare, scommettere tutto contando su una ragionevole probabilità di vincere›.
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