«Cancel culture»

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G.B.
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«Cancel culture»

Intervento di G.B. »

I traducenti della Guichipedía italiana cultura dell'annullamento, cultura della cancellazione persuadono?
G.B.
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Carnby
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Re: «Cancel culture»

Intervento di Carnby »

C’è anche la cancellanza, almeno secondo «il Post».
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G. M.
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Re: «Cancel culture»

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: ven, 14 mag 2021 18:49 C’è anche la cancellanza, almeno secondo «il Post».
Per i non abbonati sono disponibili solo le prime righe dell'articolo; può riportare il brano interessato?
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Carnby
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Re: «Cancel culture»

Intervento di Carnby »

G. M. ha scritto: sab, 15 mag 2021 18:08 Per i non abbonati sono disponibili solo le prime righe dell'articolo; può riportare il brano interessato?
Non sono abbonato neppure io, anche se leggo tutti i giorni gli articoli, per così dire, «liberi».
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G.B.
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Re: «Cancel culture»

Intervento di G.B. »

In inglese moderno,
M-W, «Words at play», «What It Means to Get 'Canceled'» ha scritto: [t]o cancel someone (usually a celebrity or other well-known figure) means to stop giving support to that person. The act of canceling could entail boycotting an actor’s movies or no longer reading or promoting a writer’s works. The reason for cancellation can vary, but it usually is due to the person in question having expressed an objectionable opinion, or having conducted themselves in a way that is unacceptable, so that continuing to patronize that person’s work leaves a bitter taste. [...]

The idea of canceling—and as some have labeled it, cancel culture—has taken hold in recent years due to conversations prompted by #MeToo and other movements that demand greater accountability from public figures. The term has been credited to black users of Twitter, where it has been used as a hashtag. [...] The cancellation is akin to a cancelled contract, a severing of the relationship that once linked a performer to their fans. As Jonah Engel Bromwich writes in the New York Times, the word echoes the trend of on-demand subscriptions of content, from which a user can opt out just as easily as they opt in.
In italiano, cancellare non ha (ancora?) questo significato. Piú compatibile semanticamente è il significato «iconoclastico» («[d]alla censura di Biancaneve e altre favole Disney all'abbattimento delle statue degli eroi coloniali, dall'abolizione dei classici greci nelle università americane ai Golden Globe cancellati dalla Nbc», Paola Rosa Adragna, Repubblica, 09/06/2021), che poggia sull'espressione cancellare dalla memoria. E infatti, pare che in Italia quest'accezione di cancel culture sia maggiormente diffusa, anche «per motivi polemici, o politici» (ibidem); questo, nonostante che il Treccani lemmatizzi l'anglicismo col significato originale.

Quindi ragionevole potrebbe essere di lasciare cancel culture per il significato originale (o di tradurlo con ostracismo, ostruzionismo, boicottaggio ad personam...) e dire cultura della cancellazione per il significato maggiormente diffuso.
G.B.
Utente cancellato 676

Re: «Cancel culture»

Intervento di Utente cancellato 676 »

G.B. ha scritto: mer, 27 gen 2021 10:04 I traducenti della Guichipedía italiana cultura dell'annullamento, cultura della cancellazione persuadono?
La versione attuale di Wikipedia riporta "cultura della cancellazione o cultura del boicottaggio" :?

Cultura della rimozione non vi sembra adatto?
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G.B.
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Re: «Cancel culture»

Intervento di G.B. »

Canape lasco ctonio ha scritto: mar, 13 lug 2021 10:15 La versione attuale di Wikipedia riporta "cultura della cancellazione o cultura del boicottaggio" :?
Non so se dietro a questa doppia possibilità vi sia un ragionamento affine a quello che ho fatto io oggi (non credo). In ogni modo, vedo che cultura dell'annullamento è stato tolto, pur essendo adoperato, come traduzione, da molti articoli (dovrebbe ricalcare il significato originale di «disdire il sostegno dato a un personaggio pubblico»).

Quanto a cultura della rimozione, va bene per il significato estensivo (di cui un aspetto è proprio quello della rimozione dei memoriali delle opere commemorative e dei monumenti), e forse anche per quello originale di «rimuovere il sostegno», ma attendo altri pareri.
G.B.
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marcocurreli
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Re: «Cancel culture»

Intervento di marcocurreli »

Potrebbe essere: cultura dell'oblio, condanna all'oblio, obnubilazione?
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G. M.
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Re: «Cancel culture»

Intervento di G. M. »

Stasera mi è venuto in mente: cultura della cancellazione > cultura cancellista > cancellismo. :?:

Per cultura cancellista al momento Gúgolo non trova niente. Cercando invece cancellismo e cancellisti, alcune (al momento sparutissime) occorrenze si trovano:

All’indomani di quel primo accordo, tutte le potenze del vecchio progressismo – Joe Biden, la Ocasio-Cortez, Carola Rackete e persino un periferico Severgnini, cosmopoliti cancellisti e poliziotti de’ noantri – si alleavano in una santa caccia spietata contro questo spettro. [...] Ricapitolando, i muskisti appoggiano ovunque ogni moto di ribellione contro il wokismo e il cancellismo esistente. In tutti questi moti mettono avanti sempre la questione della libertà, sia essa più o meno raffinata. (Fonte)

Il soldato dell'anti-cancellismo, Meotti, anche oggi ci delizia con un articolo che da inizio anno avrà scritto almeno 235 volte e cioè "Rowling minacciata di morte boicottata appestata le femministe dove sono colpa delle woke". Forza Giuliè, deve esse dura la vita tua. Coraggio. (Fonte)

La furia distruttrice di busti e statue propria dei cancellisti, autoproclamatisi Tribunale del presente pronto a categorizzare, attualizzare e processare il passato, si scontra con quanto disposto dall’articolo 2 del codice penale, ironicamente rielaborato per l’occasione e posto ad incipit della narrazione su Mics Luiss del fenomeno della cancel culture. (Fonte)

Che ve ne pare?

E, per la curiosa inversione delle esterofilie —sgranerete gli occhi—, guardate qua... :lol:
Luke Atreides
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Re: «Cancel culture»

Intervento di Luke Atreides »

G. M. ha scritto: mar, 02 mag 2023 22:02 Stasera mi è venuto in mente: cultura della cancellazione > cultura cancellista > cancellismo. :?:
Per me ci può stare, solo per brevità come l'originale anglofono.
Il Dottor Mannaro
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Re: «Cancel culture»

Intervento di Il Dottor Mannaro »

Bellissima la proposta di G.M., ma mi chiedo: è meglio cancellismo o cancellazionismo? Dopotutto diciamo creazionismo e non creismo, cospirazionismo e non cospirismo, associazionismo e non assocismo, collaborazionismo e non collaborismo, ecc.. Quindi che ne direste, partendo dalla proposta di G.M., di cancellazionista e cancellazionismo?
Avatara utente
G. M.
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Re: «Cancel culture»

Intervento di G. M. »

Mi torna in mente questa discussione. Sì, in effetti il mio conio potrebbe essere dubbio. Non ho nulla da dire in mia difesa, se non che il termine cosiffatto mi è venuto spontaneo e non mi sono nemmeno posto il dubbio. Nelle reti sociali dove l'ho pubblicato come proposta mi pare che nessuno abbia fatto quest'osservazione, benché di rado manchino le critiche, quindi evidentemente non è apparso naturale solo a me. :| (Lo dico come informazione descrittiva, non per corroborare il conio).
Daphnókomos
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Re: «Cancel culture»

Intervento di Daphnókomos »

G.B. ha scritto: mer, 27 gen 2021 10:04 I traducenti [...] cultura dell'annullamento, cultura della cancellazione persuadono?
Li hanno introdotti nel Devoto-Oli:
cultura dell'annullamento (o cultura della cancellazione), forma di ostracismo o di boicottaggio nei confronti di un personaggio noto, contemporaneo o del passato, di un marchio oppure di un gruppo commerciale accusati di aver commesso azioni o espresso opinioni ritenute molto offensive e inaccettabili; cancel culture
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