«Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

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G.B.
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«Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di G.B. »

Tutto è sorto da questa definizione del Novissimo dizionario della lingua italiana di F. Palazzi («Casa Editrice Ceschina», Milano, 1946):
Nell'appendice «Voci straniere», F. Palazzi ha scritto: iceberg sm. ingl. (pr. àisberg) monte di ghiaccio; masse di ghiaccio galleggianti, ghiacci alla deriva; un antico termine marinaresco italiano, che di recente è stato usato di nuovo, per iceberg, è borgognone.
Cosí ho cercato in Rete e ho trovato che ne parla Luigi De Anna in Gli articismi nelle opere di ambiente polare scritte da Emilio Salgari, SLeI - XII, pp. 217-272, 1994, il quale riporta: «si adoperano talvolta per ICEBERG anche le voci borbottone, borgognone» (G. Rando, Dizionario degli anglicismi nell'italiano postunitario, p. 84, s.v. ICEBERG).

Sempre lí ho trovato che Silvio Zavatti (esploratore) aveva riesumato borgognone nel suo Primo tentativo per italianizzare la terminologia geoglaciologica polare, «LN», XX, 79-84, p. 81 e che la prima menzione della parola, secondo il De Anna, è stata fatta nel Supplemento al Dizionario enciclopedico di scienze, lettere ed arti compilato per la prima volta da Antonio Bazzarini, Venezia, 1836-37, I, p. 378, s.v. BANCHI DI GHIACCIO.

Poi ho confrontato il Monelli: «Un antico termine marinaresco italiano per iceberg è borgognone, accolto dal Guglielmotti, e usato da Cesare Pavese nella traduzione di Moby Dick del Melville». Borgognone si trova anche nella nona edizione del Panzini del 1950 (cfr. qui, p. 259) e lo ripropone Eugenio Treves nel suo Si dice? del 1951.

Quello dello Zavatti fu uno degli ultimi colpi di coda del neopurismo nella sua azione sistematica di «sfrondare, quanto piú possibile, la nostra lingua da termini stranieri» (S. Zavatti, Terminologia polare «LN», XXVI, p. 122). Esempi di sue proposte furono sinibbio per drift, gelofumo per ice-frost, mormorante per growler e criofronte per ice-front.
Ultima modifica di G.B. in data sab, 03 lug 2021 8:22, modificato 2 volte in totale.
G.B.
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Carnby
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di Carnby »

Io mi sono procurato in biblioteca Gli articismi nelle opere di ambiente polare scritte da Emilio Salgari, non posso pubblicarlo in Rete ma se servono degli estratti non ci sono problemi. Borgognone ha assunto un significato più generico; borbottone è una traduzione dell’inglese growler. Cito dalla guichipedia inglese: «A small iceberg less than 2 m across that floats with less than 1 m showing above water is called a growler».
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Potremmo aggiungere borgognone e borbottone alla lista, ma credo che sarebbe meglio marcarli come gergali, soprattutto perché non sono immediatamente comprensibili (un uomo originario della Borgogna e un brontolone?).
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G.B.
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di G.B. »

Un gergo un po' datato...
Eccovi il risultato del mio spoglio dei frammenti bibliogugolici:
S. Zavatti, in «Primo tentativo per italianizzare la terminologia geoglaciologica polare», «LN», XX, 1959, p. 81, ha scritto: ICEBERG. — Montagna di ghiaccio trasportata alla deriva dalle correnti marine e dai venti. Si stacca dai grandi ghiacciai che ricoprono le terre polari. Ha spesso considerevole altezza e in ogni caso non meno di cinque metri sul livello del mare. Termine proposto: montagna di ghiaccio. – Il termine iceberg deriva dall’olandese ijs = ghiaccio e berg = montagna e perciò la traduzione «montagna di ghiaccio» è esatta. Tradurre il vocabolo con isola di ghiaccio galleggiante è improprio per due ragioni: a) perché non sempre gli icebergs sono grandi come isole; b) perché con questa denominazione si indicano dei ghiacci molto antichi staccatisi dall’Isola Ellesmere, vanno alla deriva nell’Artico (S. Zavatti, Le «isole di ghiaccio» del Mare Artico e le stazioni scientifiche alla deriva, in Bollettino della Società Geografica Italiana, settembre-ottobre 1956). La proposta di usare ghiaccione (già usato dall’Algarotti) non mi convince completamente perché mi pare un termine troppo generico e difficilmente tecnificabile (2).
Nota dell'ing. Rinaldo Orengo, p. 84 ha scritto: Il dibattutissimo iceberg non è «monte di ghiaccio», bensí monte di ghiaccio galleggiante; propendo per la ripresa del già usato borgognone, termine specifico, e non estensione o precisazione di termine generico, che dice tutto e bene; né sarei alieno all’adattamento isbergo il quale dice tutto anche lui, attesoché la parola composta ha ormai perduto per gli Olandesi e per gli Inglesi stessi il significato generico letterale iniziale. Ricordo che il termine borgognone fu usato in una vecchia traduzione di G. Verne, Il paese delle pellicce.
S. Zavatti, in «Terminologia polare (secondo contributo)», «LN», XXIV, 1963, p. 21, ha scritto: ICEBERG. — Al termine montagna di ghiaccio da me proposto (v. primo contributo) non ho alcuna difficoltà a preferire il già usato borgognone, del resto da me stesso difeso in una nota nel citato contributo. (Lo riporta anche G.L. Messina, Parole al vaglio, Roma, [...]
S. Zavatti, in «Terminologia polare (terzo contributo)», «LN», XXVI, 1965, p. 122, ha scritto: ICEBERG. — Nel primo contributo avevo proposto di usare borgognone, di derivazione francese. Debbo ora aggiungere che i francesi un iceberg lo chiamano iceberg e che con bourguignon vogliono indicare un altro ghiaccio, quello che gli inglesi chiamano growler e i tedeschi Eishümpel e che io ho proposto di chiamare mormorante. Gli scrittori francesi dell’Ottocento davano il nome di Bourguignon ai ghiacci staccatisi dalla banchisa e non dai ghiacciai terrestri. A voler sottilizzare, quindi, anche il termine borgognone non servirebbe a tradurre l’iceberg inglese, ma in questo senso è ormai registrato da molti dizionari moderni e vale la pena di accettarlo. […adat]tamento isbergo (LN, XX, 1959, p. 84). Il russo trascrive il termine inglese con aisberg.
G.B.
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Carnby
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di Carnby »

Quindi alla fine borgognone, borbottone e mormorante sono tutti traducenti per growler anziché per iceberg.
Utente cancellato 676

Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di Utente cancellato 676 »

Carnby ha scritto: ven, 02 lug 2021 11:16 Quindi alla fine borgognone, borbottone e mormorante sono tutti traducenti per growler anziché per iceberg.
La distinzione è nella origine del ghiaccio, cioè se derivante da masse glaciali sulla terraferma (iceberg) o già galleggianti in acqua, ossia derivanti dalla banchisa (growler)?
E ice floe, anch'esso derivante dalla banchisa?
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Carnby
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di Carnby »

Ice floe non è menzionato nella pagina Iceberg della guichipedia inglese.
ElCruscaio
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di ElCruscaio »

Sul GDLI vengono in palese anche isola di ghiaccio (galleggiante) e sbancacciata (toscanismo) per «iceberg». Terrei poi «borbottone» e «mormorante» per growler (due bastano e avanzano!) e «borgognone» per quest'ultimo.
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Carnby
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di Carnby »

Uhm, se sul GDLI è a lemma sbancacciata (sia pur mercato come «toscanismo»), direi di attenersi a questo.
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G.B.
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Re: «Iceberg» e la terminologia polare di S. Zavatti

Intervento di G.B. »

In realtà il GDLI glossa sbancacciata con «banco di ghiaccio». E, checché ne dicesse il Bazzarini, non credo che oggigiorno, usando banco di ghiaccio (o un suo sinonimo), sia rievocata nella mente del mio interlocutore la massa prominente di un iceberg.

Piuttosto, mi piace la varietà espressiva che padre Antonio Bresciani (il quale non aveva necessità terminologiche) dispensa nel libro La casa di ghiaccio o il cacciatore di Vincennes (1861): colle, montagnuola, montagna, monte, ronchione. Quest'ultimo, ronchione, indicava una «grossa sporgenza (rocciosa)». Il Bresciani ne ha tranquillamente specificato la materia mettendo «di ghiaccio».
G.B.
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