«Unboxing»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

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G. M.
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«Unboxing»

Intervento di G. M. »

L'unboxing è l'atto d'aprire la confezione di qualcosa, scartarlo, tirarlo fuori dalla scatola; pare che su YouTube e altre piattaforme ciò vada di moda, come forma di recensione di prodotti commerciali.
Naturalmente non ci facciamo mancare fare l'unboxing e unboxare.
Si potrebbe dire semplicemente spacchettamento, termine di cui si trovano occorrenze anche recenti, anche se è molto più raro dell'anglicismo (Google, per la stringa esatta «spacchettamento» in italiano, mi dà 105.000 risultati; per «unboxing», sempre in italiano, me ne dà 2.440.000). Mi viene in mente anche scartamento, che ha una sillaba in meno e anche altri significati. Nell'articolo allacciato all'inizio è anche usato disimballaggio, che però forse suona un po' troppo tecnico, quasi "industriale".
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Millermann
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Re: «Unboxing»

Intervento di Millermann »

Anch'io direi spacchettamento, per il quale, però, va di moda oggi anche un altro significato "politico":
spacchettamento
/spac·chet·ta·mén·to/
sostantivo maschile
1.
Apertura di un pacco o di un pacchetto.
"lo s. di un plico di libri"
Estrazione o liberazione da un pacco o da un pacchetto.
"lo s. dei cioccolatini dalla scatola"
2.
Nel linguaggio giornalistico, la riorganizzazione di un organo della pubblica amministrazione in due o più strutture con denominazioni e competenze diverse.
"lo s. dei ministeri"
La modifica dell'assetto societario di un'impresa pubblica o privata, derivante da una nuova ripartizione delle quote del capitale sociale o dalla separazione di una o più società dal complesso aziendale.
"i sindacati contrari allo s. dell'Anas"
3.
In informatica, operazione mediante la quale un gruppo di file precedentemente compressi, spec. quelli necessari alla installazione di un applicativo, viene riportato al formato originale e collocato nel giusto ordine.

(Definizioni da Oxford Languages)
Non dia subito per buone quelle 105.000 occorrenze! ;) Ho appreso che, per trovare il "vero" numero di risultati in Google, occorre visualizzare le pagine successive alla prima, finché non appare, in calce, la dicitura «Al fine di visualizzare i risultati più pertinenti, sono state omesse alcune voci molto simili alle ... già visualizzate.»
Nel caso di spacchettamento, ciò si verifica a pagina 13, e mi dà in totale appena 125 risultati! :P
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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G. M.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G. M. »

Sapevo che il numero dato da Google è una stima approssimativa e non un conteggio esatto (e infatti lo fornivo come dato indicativo), ma una differenza di tre ordini di grandezza mi sembra incomprensibile. :shock: Anche ripetendo la ricerca coi risultati omessi «molto simili», le pagine trovate sono appena 340, cioè 300 volte meno. Sono numeri totalmente inaffidabili?

Tornando al nostro termine, pensa che l'accezione politico-giornalistica possa essere d'impedimento? Io l'ho incontrata diverse volte perché l'àmbito mi interessa, ma lo percepisco come un uso un po' gergale e anche opaco, che molti probabilmente non saprebbero definire chiaramente. Se uno non segue assiduamente la politica, non credo che tale accezione, in un contesto diverso, gli venga sùbito in mente.
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Freelancer
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Re: «Unboxing»

Intervento di Freelancer »

Se non si vuole usare disimballare si può ricorrere a sconfezionare, è già riportato nel Treccani: sconfezionare
Avatara utente
Millermann
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Re: «Unboxing»

Intervento di Millermann »

G. M. ha scritto: sab, 24 lug 2021 19:41 Tornando al nostro termine, pensa che l'accezione politico-giornalistica possa essere d'impedimento?
No, non credo che l'accezione politico-giornalistica di spacchettamento sia d'impedimento: è che si "mangia" la maggior parte dei (già limitati) risultati presenti in rete.
Provi a verificare: io avevo iniziato a farlo, e dopo le prime 4-5 pagine, i risultati a essa attinenti costituivano forse i tre quarti del totale!

Dopo questa accezione, quella piú frequente, e che richiama da vicino il tema del filone, è un "particolare tipo" di unboxing, per il quale, a quanto pare, il termine italiano si è specializzato: l'apertura di bustine di figurine (o meglio di «cards», schede plastificate bifacciali), alla ricerca degli esemplari piú rari e introvabili. :)

Non escludo neppure che l'aspetto principale che differenzia il termine italiano da quello inglese, nell'uso pratico, sia il fatto che si aprano dei pacchetti (come quelli delle figurine) il cui contenuto costituisce una sorpresa. ;)
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domna charola
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Re: «Unboxing»

Intervento di domna charola »

...ecco, questo invece mi sembra il classico termine inutile, usato solo per essere alla moda, ma che non sembra recare in sé un contenuto specifico. O se lo reca, allora è molto opaco e molto poco funzionante, come termine.
Questa considerazione non sposta il problema di risolvere la sua incomoda presenza nella lingua corrente, trovandogli un sostituto... giusta obiezione. La mia proposta: bacchettate sulle dita a chi prova a usarlo.

Sì, questa mattina mi sono svegliata male, è venerdì e... insomma, un conto è discutere di termini seri, con una certa portata, legati ad oggetti entrati nella nostra vita quotidiana e che faranno parte del prossimo futuro, e un altro è essere costretti a trovare un sinonimo che renda il volgare "aprire le figurine" azione degna di un Direttore Generale!
...scusate lo sfogo...
Avatara utente
G. M.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G. M. »

Segnalo la nuova scheda della Crusca sul termine, firmata da Miriam Di Carlo.

È messo in evidenza un avviso in cima che dice: «Questa scheda non promuove né ufficializza l'uso della parola trattata, ma intende fornire strumenti di comprensione e approfondimento».

E nonostante questo, si continua a trascurare pervicacemente (ormai non so più se per stupidità o che altro) il fatto sociolinguistico lampante che finché la Crusca usa attivamente i forestierismi (naturalmente senza corsivo, non sia mai) questi saranno percepiti dai lettori come «promossi» e «autorizzati».
Ambito d'uso: mass media [...] sulle piattaforme on line [...] e sui social [...] un vero e proprio exploit [...] diventano veri e propri influencer [...] soprattutto sui social networks. [...] Approfondimenti e link [...]
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G.B.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G.B. »

Riporto le motivazioni che secondo la linguista fanno prevalere l'anglicismo su spacchettamento («il termine italiano che si avvicina maggiormente a unboxing, sia nella composizione morfologica, sia nella semantica»).
Miriam Di Carlo, in Italiano Digitale, «Unboxing» ha scritto: La fortuna di unboxing si deve dunque, oltre al prestigio dell’inglese in Internet, nei social e nel commercio elettronico, al fatto che la parola spacchettamento risulta essere meno accattivante. Oltretutto unboxing non è una parola del tutto opaca, in quanto box è un anglismo diffuso in italiano con diversi significati e registra una crescente vitalità testimoniata da nuovi composti (come jewel box, light box, lunch box e il più recente, appartenente al lessico dei videogiochi, loot box). Inoltre, in italiano serviva una parola che designasse un nuovo referente oltre al semplice spacchettamento, e cioè il video che ritrae il momento in cui un prodotto viene tolto dalla scatola, girato di solito da un influencer con lo scopo di sponsorizzarlo o semplicemente recensirlo: e questo significato aggiuntivo motiva l’anglismo.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Unboxing»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Miriam Di Carlo, in Italiano Digitale, «Unboxing» ha scritto: La fortuna di unboxing si deve dunque, oltre al prestigio dell’inglese in Internet, nei social e nel commercio elettronico, al fatto che la parola spacchettamento risulta essere meno accattivante.
Insomma, spacchettamento risulta meno accattivante perché… è meno accattivante. :roll:
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G.B.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G.B. »

Fuor di cèlia, io mi domando se «aria cattivante» di un anglicismo e «specificità» (aggiunta di uno o due tratti semantici) non siano individuabili in qualsiasi anglicismo. Oltretutto, bisogna precisare che non è la seconda proprietà a mettere unboxing in relazione coi composti menzionati, quanto la prima. Infatti, se io unboxo una jewel box, sto spacchettandola su YouTube per sponsorizzarla, oppure sto togliendo la box? Quindi, unboxing è «opaco». Direi, anzi, che condizione sufficiente per l'«opacità» è proprio l'importazione non concomitante/non pertinente al medesimo contesto referenziale di prestiti che nella lingua di partenza appartengono alla stessa famiglia lessicale.

Tutto ciò se ci teniamo a ragionare come macchine.
G.B.
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G. M.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G. M. »

Fuori tema
G. M. ha scritto: mar, 16 nov 2021 16:16 [...] naturalmente senza corsivo, non sia mai [...]
G.B. ha scritto: mar, 16 nov 2021 21:27
Miriam Di Carlo, in Italiano Digitale, «Unboxing» ha scritto: [...] girato di solito da un influencer [...]
...Ed eccomi sùbito parzialmente smentito, visto che in questo secondo testo invece parecchi forestierismi sono messi in corsivo. Non tutti, purtroppo, in modo secondo me poco logico (il contrasto, come nella lista «telefoni cellulari, smartphone, tablet, laptop, computer, televisori» per me è una forte stonatura); ma almeno è già un miglioramento... :)
Peccato che molti lettori si fermeranno (come mi sarei fermato io, senza G.B.) alla prima scheda che ho citato.
Avatara utente
G. M.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G. M. »

Miriam Di Carlo, in Italiano Digitale, «Unboxing» ha scritto: Inoltre, in italiano serviva una parola che designasse un nuovo referente oltre al semplice spacchettamento, e cioè il video che ritrae il momento in cui un prodotto viene tolto dalla scatola, girato di solito da un influencer con lo scopo di sponsorizzarlo o semplicemente recensirlo: e questo significato aggiuntivo motiva l’anglismo.
Non che io ne senta il bisogno, ma nel caso si voglia veramente avere una parola specificissima («serviva»), mi pare che si possa risolvere colla semplice aggiunta di video-: il videospacchettamento, il videosconfezionamento... lunghissimi rispetto all'anglicismo, certo, ma dopotutto si userebbero solo ogni tanto, mentre normalmente basterebbe benissimo la forma senza video- (se abbiamo un minimo d'elasticità mentale... :) ).
Avatara utente
G.B.
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Re: «Unboxing»

Intervento di G.B. »

Il problema di spacchettamento e di video-spacchettamento è che nel primo caso nessun fruitore degli unboxing —credo— possiede la cultura sufficiente per apprezzare il tentativo di usare la forma italiana; nel secondo, coloro che già conoscono e usano unboxing si accorgerebbero del tentativo, ma lo riporterebbero —nella migliore delle ipotesi— al linguaggio d'un profano (un boomer, magari...). Senza contare poi che per ottenere visibilità in Rete, occorre usare —da quanto ne so— parole tali da sollecitare in maniera positiva gli algoritmi delle varie piattaforme.
G.B.
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Unboxing»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

G.B. ha scritto: lun, 22 nov 2021 13:54 Il problema di spacchettamento e di video-spacchettamento è che nel primo caso nessun fruitore degli unboxing —credo— possiede la cultura sufficiente per apprezzare il tentativo di usare la forma italiana…
Purtroppo è vero. Ma in sé è un fatto gravissimo: significa che gli adolescenti attuali hanno una conoscenza approssimativa della loro stessa lingua madre.
G.B. ha scritto: lun, 22 nov 2021 13:54… nel secondo, coloro che già conoscono e usano unboxing si accorgerebbero del tentativo, ma lo riporterebbero —nella migliore delle ipotesi— al linguaggio d'un profano (un boomer, magari...).
Il gergo giovanile di oggi consta di un numero stragrande di anglicismi, anche per concetti elementari: mi è capitato di leggere addirittura crush per cotta.
G.B. ha scritto: lun, 22 nov 2021 13:54Senza contare poi che per ottenere visibilità in Rete, occorre usare —da quanto ne so— parole tali da sollecitare in maniera positiva gli algoritmi delle varie piattaforme.
Anche questo è vero: l’OMR (o SEO secondo la sigla inglese, «Ottimizzazione per i Motori di Ricerca») si fonda sulle parole chiave piú usate. È un circolo vizioso: le parole chiave piú usate il piú delle volte sono anglicismi; i siti vengono ottimizzati con queste parole; e il loro uso si rafforza ancor di piú.
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