«White hat hacker»

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Marco1971
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«White hat hacker»

Intervento di Marco1971 »

Mi si dirà di nuovo che non debbo consultare il neologismo della settimana: ma, reduce da due settimane di equoree vacanze salsedinose, lontano dalla Rete (metto la maiuscola per disambiguare, qualora a qualcuno venisse fatto di associare il termine alla pesca), la tentazione era piú alta della marea.
white hat

(fam.) (il) buono (m.) (in film. ecc.) | (inform.) white hat hacker, ‘hacker buono’, programmatore che mette alla prova i sistemi informatici delle aziende per verificarne il grado di sicurezza.
Certo, lo so, è lo Hazon inglese (come so che il Battaglia è un dizionario storico e ciò che questo significa), ma qui, in senso informatico, viene dato un traducente che tale non è, essendo una polirematica tutta inglese: white hat hacker (e ‘hacker buono’, via di mezzo, è messo tra virgolette semplici).

Che cosa si potrebbe proporre? Scartiamo subito la traduzione letterale cappello bianco, che in italiano significa «cuoco» e, vista la scarsa propensione per la polisemia e il profondo ribrezzo per la risemantizzazione (soprattutto non mescoliamo cucina e informatica e aderiamo ai compartimenti stagni), non attecchirebbe mai.

E allora? Perché non sondatore [informatico], con una bell’immagine suggestiva di fondali marini, meandrici come le talvolta irremeabili vie informatiche?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

White e black hacker mi ricordano termini presi dal mondo della magia: magia bianca e magia nera...
La traduzione non è facile, però. Al momento non mi viene i mente niente.
:roll:
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Questo suo intervento mi fa pensare a una soluzione forse un poco insolita, ma che per diversi motivi m'ispira: "mago nero" e "mago bianco".
Possibilità di confusione non ce n'è, e poi, in fondo, non si parla di "maghi del computiere"?

Beh, io la butto lì, dite la vostra. :D
Comunque, alternativamente, sondatore informatico mi garba assai. 8)
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Sondatore informatico non è legato in particolare alla funzione del white hacker rispetto a quella del black one. :wink:
Resto dubitoso...
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Io vedrei le cose cosí: white hat > sondatore (informatico); black hat > pirata (informatico). Il verbo sondare, finalizzato allo studio e all’analisi, è connotato positivamente:
Il Battaglia ha scritto:Sondare 4. Studiare, esaminare a fondo la realtà di un fatto, di una circostanza, di una situazione, la natura di un fenomeno, anche culturale, di un sentimento o un tema, un argomento, un problema (anche nell’espressione Sondare il terreno). – Anche assol.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Incarcato
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Intervento di Incarcato »

Marco dixit:
Il verbo sondare, finalizzato allo studio e all’analisi, è connotato positivamente:
Mah, positivo nel senso della prima accezione del De Mauro: ‘1 agg., che esiste effettivamente o si basa su elementi concreti, empiricamente verificabile’. :D
Anche il pirata cattivone sonda, o no?
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Incarcato ha scritto:Anche il pirata cattivone sonda, o no?
No. Costui pirateggia e pirateggiando non ha come scopo lo studio. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Questo (dico la definizione del garzanti) però secondo me è un errore, nel senso che hacker dovrebbe sempre essere positivo o quantomeno neutro, e il pirata dovrebbe essere un cracker (no, non nel senso che è commestibile, nemmeno per i leoni del circo).
Incarcato ha scritto:Anche il pirata cattivone sonda, o no?
Pare anche a me; ma se hacker è un iperonimo di cracker si può fare. Lo è? In tal caso sarebbe semplicemente un esperto di sicurezza informatica o simili.
methao_donor
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Intervento di methao_donor »

Più che altro, il cracker svolge attività diverse, non c'entra la "morale".
L'attività di "cracking" è una parte di ciò che è l'"hacking". Volendo, però, anch'esso può esser fatto per scopi di studio, o di prove di sicurezza.
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Federico
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Intervento di Federico »

methao_donor ha scritto:L'attività di "cracking" è una parte di ciò che è l'"hacking". Volendo, però, anch'esso può esser fatto per scopi di studio, o di prove di sicurezza.
Mi sembra evidente che ci sono diversi usi delle due parole.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Parentesina: a proposito di crackers l’anno scorso avevo notato che all’ipercoop di Ravenna c’era scritto *crakers. Ebbene, quest’anno è stato modificato in crackers. È per caso uno di voi ad averlo segnalato o se ne sono provvidenzialmente accorti da sé?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:È per caso uno di voi ad averlo segnalato o se ne sono provvidenzialmente accorti da sé?
Oltre alla possibilità (non poi tanto remota) che si siano accorti da soli dell'errore, può anche darsi che sia stato qualcuno non partecipante a questo forum a segnalarlo. :wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Come, ad esempio, Gino Zernani, che mi aveva offerto l’allettante opportunità d’un buon vinello. :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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