«Nonchalance»

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Marco1971
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«Nonchalance»

Intervento di Marco1971 »

Ci sono vari sostituti già nella lista, che a tutti soneranno triti e sciapi, per cui molti continueranno a risciacquarsi le ageusiche papille coll’orgasmico termine francese. Ma siccome non m’arrendo mai molto facilmente e qualche speranza ancor nutro, rendo noto a chi potrebbe non saperlo che esiste in italiano noncalenza – e al solo pronunciarlo la lingua s’irrora:
Il Battaglia ha scritto:Noncalènza, sf. Letter. Trascuratezza, mancanza di cura, di preoccupazione; scarsa o nessuna cura del proprio interesse. – Anche: atteggiamento, talvolta ostentato, che rivela distacco, freddezza, disprezzo; indifferenza.

[...] = Deriv. Da noncalere; cfr. anche fr. nonchalance.
Vediamo se a qualcuno garba...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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arianna
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Intervento di arianna »

A me garba sì, però viene piú spontaneo noncuranza, come ho sempre detto, o forse non hanno proprio lo stesso significato? :roll:
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________

Arianna
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

In certi contesti potrebbe andare, cara Arianna; ma, come si evince dai traducenti del Boch, noncuranza è piú vicino a insouciance, négligence, laisser-aller.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di arianna »

Marco1971 ha scritto:...insouciance, négligence, laisser-aller.
Pure questi nel dizionario? :shock:

Grazie per la puntualizzazione, Marco :)
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________

Arianna
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Di nulla, Arianna. :)

Ma no, quelli sono i traducenti di noncuranza nel dizionario bilingue di Raoul Boch. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Marco1971 »

Voglio citare alcuni esempi letterari di noncalenza, cosí, per il gusto del bello scrivere e per vedere la parola inserita in un contesto. (Tra parentesi esistono anche l’aggettivo noncalente e il verbo noncalere.)

Tante volte meritò il principato elettivo quante rifiutollo, non per disprezzo, ma per noncalenza. (Frugoni)

Presa tra due dita della tremula destra una di quelle fulve monete che son vittime cordiali al necessitoso, baciatala con vezzo ironico, ad un sorriso di noncalenza la ripose nel dorato disco. (Idem)

Simil razza di gente si trascura col disprezzo e con la noncalenza si mortifica. (Idem)

Senti che le redini son tese e da uno che sa maneggiarle, cosí da permettersi la noncalenza, la strafottenza del giocherellare colla frusta. (Boine)

Sebbene accada ch’io via non mi curi del disfatto mistero e, mago ostinato, vi finga un noncalente reale. (Idem)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Tra l'altro non è difficile capirne il significato, conoscendo il verbo (non cale: il resto è ben raro).
E in effetti c'è una certa differenza rispetto a noncuranza, dal momento che la cura implica sempre un fare, e lo scaldarsi no.
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