Lessico biologico

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Carnby
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Lessico biologico

Intervento di Carnby »

Nel lessico biologico in lingua italiana esistono alcuni anglicismi da tradurre. In cladistica, per esempio, va segnalato l'abuso del termine sister group, già sostituito in altre lingue con groupe frère e Schwestergruppe. Inoltre, sono da evitare anche outgroup e ingroup che si riferiscono rispettivamente al gruppo conosciuto come esterno al clade e all'insieme dei gruppi di cui si ricercano le relazioni di parentela e che andrebbero sostituiti con gruppo esterno e gruppo interno, peraltro locuzioni già esitenti nell'italiano scientifico.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Davvero non si vede la necessità di questi anglicismi. Incredibile come si possa scegliere di rinunciare a traducenti così immediati!
Ha fatto proprio bene a metterli in evidenza in modo che coloro i quali, in un modo o nell'altro, hanno o avranno a che fare con la cladistica possano far tesoro di queste indicazioni.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Intervento di Carnby »

Aggiungo anche due pseudo-grecismi non adattati: phylum e taxon. Il primo è stato sostituito in francese con embranchement, "ramo", "ramificazione" e in spagnolo è stato adattato in filo. Il secondo si può sostituire con gruppo (tassonomico) come nel norvegese gruppe; in tal caso, un insieme generico di individui deve esser chiamato raggruppamento, per evitare ambiguità.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Il phylum è la denominazione consolidata di una specifica categoria sistematica: non mi sembra che si possa realisticamente sostituire o adattare in alcun modo. Mi sembra che neanche i francesi l'abbiano fatto, almeno secondo il TLF che riporta embranchement come sinonimo generico e non come sostituto. Un po' come il GRADIT riporta, come sinonimo, divisione.
Taxon è un sinonimo di categoria/raggruppamento sistematico (GRADIT). Non si tratta di un termine specifico che identifica un particolare livello di classificazione e quindi può benissimo essere sostituito dalle corrispondenti locuzioni che fungono da sinonimi oppure, quando il contesto lo permette, da categoria, raggruppamento, gruppo.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Per imprinting, in biologia, rimando a questa nostra vecchia discussione. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Carnby
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Intervento di Carnby »

bubu7 ha scritto:Il phylum è la denominazione consolidata di una specifica categoria sistematica: non mi sembra che si possa realisticamente sostituire o adattare in alcun modo. Mi sembra che neanche i francesi l'abbiano fatto, almeno secondo il TLF che riporta embranchement come sinonimo generico e non come sostituto. Un po' come il GRADIT riporta, come sinonimo, divisione.
Mi sembra invece che (secondo Wikipedia) le altre lingue abbiano adattato in modo considerevole phylum: francese embranchement, spagnolo e portoghese filo, tedesco Stamm, polacco typ, croato koljeno.
Taxon è un sinonimo di categoria/raggruppamento sistematico (GRADIT). Non si tratta di un termine specifico che identifica un particolare livello di classificazione e quindi può benissimo essere sostituito dalle corrispondenti locuzioni che fungono da sinonimi oppure, quando il contesto lo permette, da categoria, raggruppamento, gruppo.
A quanto mi risulta, taxon non è sinonimo di categoria tassonomica (famiglia, genere, specie...), bensì definisce l'insieme degli organismi definiti in una categoria tassonomica gerarchizzata. Esempi da La sistematica della vita, Zanichelli: Canis lupus è un taxon di livello specie, Canidae è un taxon di livello famiglia.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Senza voler togliere nulla a Wikipedia mi fido di più del TLF in linea. :wink:

Non capisco la sua obiezione su taxon; posso dire: Canis lupus è un raggruppamento sistematico di livello specie; Canidae è una categoria sistematica di livello famiglia.
Taxon è quindi sinonimo di categoria/raggruppamento sistematico. :)
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
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Intervento di Carnby »

bubu7 ha scritto:Senza voler togliere nulla a Wikipedia mi fido di più del TLF in linea. :wink:
Certo, ma embranchement sembra abbastanza diffuso anche su Google (si possono trovare varî articoli accademici). Inoltre, da quanto posso notare, in Spagna e Portogallo è stato adattato in filo e nei paesi di lingua tedesca viene sostituito da Stamm.
bubu7 ha scritto: Non capisco la sua obiezione su taxon; posso dire: Canis lupus è un raggruppamento sistematico di livello specie; Canidae è una categoria sistematica di livello famiglia.
Taxon è quindi sinonimo di categoria/raggruppamento sistematico. :)
Può darsi che questo sia un uso invalso nel lessico scientifico italiano; nel glossario di questo libro ho trovato una definizione differente.
La sistematica della vita, Zanichelli ha scritto: Categoria: Nella nomenclatura zoologica e botanica, la categoria (o rango) è un livello gerarchico. Per esempio la specie, il genere, la tribù, la famiglia, l'ordine, la classe [...] sono delle categorie. Usando un linguaggio metaforico, una categoria tassonomica è una scatola e il taxon ne è il contenuto reale. Le categorie sono gerarchizzate in maniera tale che ognuna è subordinata alla categoria di rango superiore e sovraordinata a tutte le categorie di rango inferiore.

Taxon: insieme di organismi riconosciuti e definiti in ciascuna delle categorie della classificazione biologica gerarchizzata. In altri termini: contenuto concreto di una categoria. Esempio Canis lupus, il lupo, è un taxon di rango specie; i canidi (cane, lupo, volpe) costituiscono un taxon di rango famiglia.
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bubu7
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Intervento di bubu7 »

Carnby riportando una citazione dal libro [i]La sistematica della vita[/i], Zanichelli ha scritto: Usando un linguaggio metaforico, una categoria tassonomica è una scatola e il taxon ne è il contenuto reale.
Non so fino a che punto sia valida questa distinzione, sia in italiano sia in altre lingue come, ad esempio, lo spagnolo.

È vero che i diversi termini possono indicare, a seconda del contesto, sia il contenuto sia il contenitore.

Posso dire: "La famiglia Xxx è composta dai generi Aaaa, Bbbb, Cccc" (famiglia identifica il contenitore). Oppure, parlando della famiglia Xxx, posso dire: "La famiglia presenta un comportamento riproduttivo particolare..." (famiglia identifica il contenuto).

Posso dire "L'ordine Yyyy è composta dalle famiglie Xxx, Www, Zzz" (ordine identifica il contenitore). Oppure, parlando dell'ordine Yyyy, posso dire: "L'ordine presenta un comportamento riproduttivo particolare..." (ordine identifica il contenuto).

Per quanto ne so, le parole in grassetto possono essere sostituite, come termini generici, da taxon o da raggruppamento/categoria sistematica.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
Assalamaleikum
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Intervento di Assalamaleikum »

Buongiorno a tutti.
Sono stato molto incuriosito dalla precedente discussione sulla traduzione di "imprinting".
Considerando la particolare, specialistica aura semantica del termine inglese, il compito è davvero arduo.
Vero è che Lorenz non tradusse Pragung con "impression", forse per lo stesso motivo per cui Bue è molto restìo ad accettare il possibile e corretto termine di "impressione".
Tuttavia non farebbe una grinza, anche in considerazione che l'animale riceve l'imprinting proprio perchè "impressionabile" e che comunque i derivati del termine "impressione" hanno un senso anche nel contesto specialistico etologico.
E' anche vero che una possibile alternativa ("impressionamento") farebbe rabbrividire non solo i puristi (anche se esiste nel gergo fotografico).
Il problema sta nel trovare un sostantivo che renda il senso di stampa irreversibile. di calco fotografico, quasi di incisione oltre la retina, nella psiche animale.
In questo senso andrei discostandomi e proverei a proporre "calco"o "impronta", anche se "impressione" continua a sembrarmi la soluzione più semplice e forse la più appropriata.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Assalamaleikum ha scritto:In questo senso andrei discostandomi e proverei a proporre "calco"o "impronta", anche se "impressione" continua a sembrarmi la soluzione più semplice e forse la più appropriata.
E in spagnolo si dice proprio impronta (accezione 3). :)

Il Treccani dice:

Il termine è talvolta tradotto in ital. con impressione o, più raram., con conio.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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