Le liste di traducenti
Moderatore: Cruscanti
Salve!
Per quanto attiene al lemma "Handicappato" presente nella lista dei forestierismi, vorrei spendere qualche parola:
Secondo me, "disabile", "menomato" e "andicappato" sono traducenti alquanto spregiativi e contribuiscono ad accrescere la differenza tra una persona "normalmente abile" e una persona "diversamente abile".
Secondo me, "diversamente abile" è un traducente adeguato, privo di alcun senso discriminatorio verso questa categoria di persone, quindi, e senza alcuna pretesa che esso venga a sostituire i già esistenti traducenti, penso che come minimo dovrebbe essere integrato.
Vi prego di farmi sapere che cosa ne pensate in riguardo e di comunicarmi se questa è o no la sede giusta per trattare di questo argomento.
Un cordiale saluto.
Roberto
Per quanto attiene al lemma "Handicappato" presente nella lista dei forestierismi, vorrei spendere qualche parola:
Secondo me, "disabile", "menomato" e "andicappato" sono traducenti alquanto spregiativi e contribuiscono ad accrescere la differenza tra una persona "normalmente abile" e una persona "diversamente abile".
Secondo me, "diversamente abile" è un traducente adeguato, privo di alcun senso discriminatorio verso questa categoria di persone, quindi, e senza alcuna pretesa che esso venga a sostituire i già esistenti traducenti, penso che come minimo dovrebbe essere integrato.
Vi prego di farmi sapere che cosa ne pensate in riguardo e di comunicarmi se questa è o no la sede giusta per trattare di questo argomento.
Un cordiale saluto.
Roberto
uno studioso autodidatta di lingue e linguistica
Questa è la sede (seppur non il filone) adatta per discutere di cose come questa, ma si è già fatto e con esiti opposti a quelli da lei desiderati.
La discussione è cominciata in questo forum qui (occupa parzialmente vari messaggi seguenti); può guardare inoltre qui e qui, per farsi un'idea dell'opinione (qua) prevalente.
La discussione è cominciata in questo forum qui (occupa parzialmente vari messaggi seguenti); può guardare inoltre qui e qui, per farsi un'idea dell'opinione (qua) prevalente.
Salve vorrei complimentarmi per le traduzioni di tutti i termini inglesi che si trovano sul sito (dalla registrazione in poi)Roberto_P ha scritto:Salve!
Vorrei proporVi un nuovo traducente per la parola "bancomat"
Come tutti sapete, questa parola deriva da banco + (auto)mat(ico).
Secondo me, il suffisso inglese italianizzato "-ico" dovrebbe essere reinserito.
Quindi la nuova proposta è "bancomàtico"
Mi piacerebbe sapere qual è il vostro pensiero in merito.
Un saluto cordiale.
Roberto
un appunto, la parola "bancomat" dalla loc. banca automatica (dal Grande dizionario dell Uso UTET) è italianissima.
Difatti in inglese si dice: quick cash, o cash machine(meglio la seconda).
A parte questo appunto, vorrei comunicarvi che sto conducendo uno studio sulle linterferenze linguistiche e la pigrizia nel tradurre i termini dall'inglese.
Spero di trovare ulteriore materiale su questo sito, che a primo sguardo mi sembra molto attinente.
Benvenuto, Narsete!
Riguardo a bancomat, ha ragione, è una parola macedonia composta da banca e automatica (secondo il GRADIT) o da banca e automatico (secondo il Devoto-Oli 2004-2005). Ma è foggiata male, ovvero se ne trasse una parola poco italiana (quali sono, a parte le sigle, le parole italiane uscenti in -at?), quando si poteva benissimo fare il bancomatico o la bancomatica.
Riguardo a bancomat, ha ragione, è una parola macedonia composta da banca e automatica (secondo il GRADIT) o da banca e automatico (secondo il Devoto-Oli 2004-2005). Ma è foggiata male, ovvero se ne trasse una parola poco italiana (quali sono, a parte le sigle, le parole italiane uscenti in -at?), quando si poteva benissimo fare il bancomatico o la bancomatica.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Grazie del benvenutoMarco1971 ha scritto:Benvenuto, Narsete!
Riguardo a bancomat, ha ragione, è una parola macedonia composta da banca e automatica (secondo il GRADIT) o da banca e automatico (secondo il Devoto-Oli 2004-2005). Ma è foggiata male, ovvero se ne trasse una parola poco italiana (quali sono, a parte le sigle, le parole italiane uscenti in -at?), quando si poteva benissimo fare il bancomatico o la bancomatica.
Sono perfettamente daccordo con lei, si figuri che sono arrivato su questo sito scrivendo la parola bancomatico su google, perchè ero convinto che bancomat derivasse da bancomatico...
Ho scaricato la sua intervista alla radio Svizzera, le faccio i mie più sentiti complimenti, condivido il 100% delle sue opinioni.
Potrei permettermi di contattarla in privato (sempre qui sul foro tramite messaggio privato) per delle domande riguardanti il mio studio, in caso ne avessi la necessità?
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
L'argomentazione si può rovesciare: il fatto che in italiano si sia creata questa parola terminante in consonante - non è l'unica naturalmente - parola macedonia o altro che sia, dimostra una volta di più che l'italiano accetta tranquillamente finali consonantiche.Marco1971 ha scritto:Benvenuto, Narsete!
Riguardo a bancomat, ha ragione, è una parola macedonia composta da banca e automatica (secondo il GRADIT) o da banca e automatico (secondo il Devoto-Oli 2004-2005). Ma è foggiata male, ovvero se ne trasse una parola poco italiana (quali sono, a parte le sigle, le parole italiane uscenti in -at?), quando si poteva benissimo fare il bancomatico o la bancomatica.
Sorvolo sul fatto che tutti, ma proprio tutti, gli italiani - tranne quelli rimasti ancorati al fiorentino del trecento- usino tranquillamente questa parola e la pronuncino senza porsi alcun problema.
Ha altri esempi da proporre?Freelancer ha scritto:L'argomentazione si può rovesciare: il fatto che in italiano si sia creata questa parola terminante in consonante - non è l'unica naturalmente - parola macedonia o altro che sia, dimostra una volta di più che l'italiano accetta tranquillamente finali consonantiche.
Grazie di cuore! Certamente, può contattarmi per posta elettronica.Narsete ha scritto:Ho scaricato la sua intervista alla radio Svizzera, le faccio i mie più sentiti complimenti, condivido il 100% delle sue opinioni.
Potrei permettermi di contattarla in privato (sempre qui sul foro tramite messaggio privato) per delle domande riguardanti il mio studio, in caso ne avessi la necessità?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Colf, da col(laboratrice) f(amiliare).Narsete ha scritto:Ha altri esempi da proporre?Freelancer ha scritto: L'argomentazione si può rovesciare: il fatto che in italiano si sia creata questa parola terminante in consonante - non è l'unica naturalmente - parola macedonia o altro che sia, dimostra una volta di più che l'italiano accetta tranquillamente finali consonantiche.
O forse che chi la coniò preferí sacrificare l’italianità formale sull’altare d’una discutibile esigenza di pseudomodernità.Freelancer ha scritto:L'argomentazione si può rovesciare: il fatto che in italiano si sia creata questa parola terminante in consonante - non è l'unica naturalmente - parola macedonia o altro che sia, dimostra una volta di più che l'italiano accetta tranquillamente finali consonantiche.
Ricordo, per Narsete e non per lei, Roberto, che di questo s’era già discusso, e anche qui si poteva coniare colfa.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
mi scusi, intendevo ha altri esempi da proporre, terminanti in -at?Freelancer ha scritto:Colf, da col(laboratrice) f(amiliare).Narsete ha scritto:Ha altri esempi da proporre?Freelancer ha scritto: L'argomentazione si può rovesciare: il fatto che in italiano si sia creata questa parola terminante in consonante - non è l'unica naturalmente - parola macedonia o altro che sia, dimostra una volta di più che l'italiano accetta tranquillamente finali consonantiche.
Grazie di cuore! Certamente, può contattarmi per posta elettronica.
Grazie della delucidazione e per la disponibilità!Ricordo, per Narsete e non per lei, Roberto, che di questo s’era già discusso, e anche qui si poteva coniare colfa.
S’è visto però con piacere che, recentissimamente, da Diritti e doveri dei conviventi s’è ricavato i DICO e non, grazie al cielo, i DIC! 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Benvenuto Narsete!Narsete ha scritto:Salve vorrei complimentarmi per le traduzioni di tutti i termini inglesi che si trovano sul sito (dalla registrazione in poi)
un appunto, la parola "bancomat" dalla loc. banca automatica (dal Grande dizionario dell Uso UTET) è italianissima.
Difatti in inglese si dice: quick cash, o cash machine(meglio la seconda).
A parte questo appunto, vorrei comunicarvi che sto conducendo uno studio sulle linterferenze linguistiche e la pigrizia nel tradurre i termini dall'inglese.
Spero di trovare ulteriore materiale su questo sito, che a primo sguardo mi sembra molto attinente.
Ha già visto la lista (in fieri) dei traducenti all'indirizzo http://www.achyra.org/forestierismi/list.php ?
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Ahrefs [Bot] e 4 ospiti