Grazie, non mi era venuto in mente di guardare in questa direzione, buono a sapersi, comunque poi in tanti casi l'anglismo compare nel testo dell'informativa, insomma a privacy non si sfugge...fabbe ha scritto:A proposito, per chi non demorde, al posto di "informativa sulla privacy" si usa anche "informativa sulla riservatezza" o (meglio ancora) "informativa sul trattamento dei dati personali".
«Patch»
Moderatore: Cruscanti
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Privacy è il colmo della buaggine. Vi si sfugge sostituendola colle parole e locuzioni citate da Fabbe, oltre che col termine privatezza. Ma di questo lungamente già si discusse in passato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Non si sfugge significava: si può anche evitare di usarla, ma rimane lì usata da milioni e milioni di persone. Insomma non è che non usarla la faccia scomparire da tutti i documenti scritti in italiano dove compare. Continuerà a offendere l'occhio (o la mente) di chi non la sopporta, tutto qui.Marco1971 ha scritto:Privacy è il colmo della buaggine. Vi si sfugge sostituendola colle parole e locuzioni citate da Fabbe, oltre che col termine privatezza. Ma di questo lungamente già si discusse in passato.
Non capisco poi che bisogno ci sia di privatezza quando esiste già riservatezza.
Anche privatezza esiste già (non è un’invenzione mia).Freelancer ha scritto:Non capisco poi che bisogno ci sia di privatezza quando esiste già riservatezza.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Ahrefs [Bot] e 3 ospiti