Potrebbe trattarsi di un semplice aneddoto. La spiegazione resta controversa. Probabilmente è legata al giudizio negativo che aristocratici e borghesi formulavano sui venditori di cioccolato, e anche al comportamento dei cioccolattieri che non sempre si comportavano in modo consono alla clientela aristocratica.
Mi piacerebbe conoscere il motivo per cui il linguista ha scritto cioccolattieri e non cioccolatieri.
Come si giustifica, insomma, quella doppia t?
