Alcuno/nessuno

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

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CarloB
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Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Alcuno/nessuno

Intervento di CarloB »

Appena letto in Riflessi (il mensile di Trenitalia), novembre 2007, p. 23, a proposito di Giorgio Gaber: "anche perché, da perfetto 'inafferrabile', alcuna etichetta gli si poteva appiccicare addosso".
Alcuna è variante ammessa o errore?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Alcuno senza negazione nel senso di nessuno era possibile in antico. Ne avevo accennato qui, con un esempio boccacciano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
CarloB
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Iscritto in data: mar, 01 feb 2005 18:23

Intervento di CarloB »

Grazie, caro Marco. Non avevo scorso l'archivio del precedente fòro. Sospettavo la possibilità di una testimonianza nell'italiano tre-cinquecentesco. Ma chissà se l'articolista di oggi ha attinto a Boccaccio in maniera consapevole :D .
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

CarloB ha scritto:Grazie, caro Marco. Non avevo scorso l'archivio del precedente fòro.
Prego. :)
CarloB ha scritto:Sospettavo la possibilità di una testimonianza nell'italiano tre-cinquecentesco. Ma chissà se l'articolista di oggi ha attinto a Boccaccio in maniera consapevole :D .
Prima bisognerebbe accertarsi che abbia letto il Boccaccio... ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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