«Voice training»

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Marco1971
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«Voice training»

Intervento di Marco1971 »

Noi (i pochi «noi» rimasti) diciamo educazione/addestramento della voce (e ci sembra di essere nel giusto), ma se un corso non ha il titolo in inglese, nessuno s’iscrive. I corsi che mancano, mi pare, sono quelli di taste training (per i non iniziati: educazione del gusto).

Quasi quasi segnalerei la mancanza di questo termine alle varie redazioni dei dizionari. Avrà sicuramente maggior successo del mio inutile segnalare accettazione per check-in.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Daniele
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Intervento di Daniele »

Su Repubblica di oggi un grafico illustra una statistica sui giovani che abbandonano precocemente gli studi. Titolo della statistica, in bella evidenza: Early school leaver - 2005
Mi è venuto il dubbio che per un errore avessero lasciato il titolo originale di una statistica americana, ma la fonte è il Ministero della Pubblica Istruzione…
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ma, sinceramente, siccome questi termini non li capisce in pratica quasi nessuno, non sarebbe meglio che i giornali italiani scrivessero proprio in inglese (maccheronico)? Almeno otterrebbero lo scopo perseguito, quello di non farsi capire.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Daniele ha scritto:Mi è venuto il dubbio che per un errore avessero lasciato il titolo originale di una statistica americana, ma la fonte è il Ministero della Pubblica Istruzione…
Ma forse il ministero a sua volta si è limitato a riprodurre una statistica altrui, magari dell'OCSE.
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