"Agroturismo"
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"Agroturismo"
Il linguista del “Corriere della Sera” in rete è incorso, ancora una volta, in un madornale errore.
Ecco cosa risponde a un lettore circa il plurale di “agriturismo”. Da far rabbrividire!
plurali
Caro professore, potrebbe chiarirmi le regole per comporre il plurale delle parole composte? Ad esempio, è corretto dire "agriturismi"? Se non ricordo male vi era una regola fissa con delle eccezioni. Grazie!
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La casistica dei comportamenti regolari è molto complessa, dipende dal fatto che un nome composto sia formato da due nomi (di genere simile o diverso) da un nome più aggettivo, da un aggettivo più nome, da due aggettivi e così via. Per non sbagliare è siffuciente consultare un buon dizionario che dà la forma plurale esatta. Nel caso di "agroturismo", la parola (non presente nei dizionari) è formata da una'abbraviazione (agro) che resterà invariata e da un nome che muta in plurale: agroturismi.
Ecco cosa risponde a un lettore circa il plurale di “agriturismo”. Da far rabbrividire!
plurali
Caro professore, potrebbe chiarirmi le regole per comporre il plurale delle parole composte? Ad esempio, è corretto dire "agriturismi"? Se non ricordo male vi era una regola fissa con delle eccezioni. Grazie!
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La casistica dei comportamenti regolari è molto complessa, dipende dal fatto che un nome composto sia formato da due nomi (di genere simile o diverso) da un nome più aggettivo, da un aggettivo più nome, da due aggettivi e così via. Per non sbagliare è siffuciente consultare un buon dizionario che dà la forma plurale esatta. Nel caso di "agroturismo", la parola (non presente nei dizionari) è formata da una'abbraviazione (agro) che resterà invariata e da un nome che muta in plurale: agroturismi.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
A parte che tutti sanno che la parola, presente in tutti i dizionari, è agriturismo, ci sono ben quattro refusi. E che significa «la casistica dei comportamenti regolari è molto complessa»? Appollingo, appollingo... 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Gentlile Brazilian dude, personalmente non voglio provare o dimostrare nulla. VORREI che il titolare di una rubrica di lingua (professore universitario) desse "informazioni" precise, non, molto spesso, imprecise o, addirittura, ERRATE.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Bue, però è anche vero che se una rubrica linguistica deve consigliare per il meglio e risolvere i dubbi dei lettori, dovrebbe sforzarsi un po' di piú. Non concordi?
(E rispondere di consultare i dizionari è un po' troppo comodo.)
(E rispondere di consultare i dizionari è un po' troppo comodo.)
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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Sempre fatto, cortese amico.Brazilian dude ha scritto:Allora scriva al giornale con tutte le sue prove. Qui probabilmente non le vedrà nessuno.

Insisto, comunque, trovo inammissibile che una rubrica di lingua divulghi certi "orrori".

«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Povero, probabilmente è pagato una miseria per quel lavoro, e giustamente non vorrà perderci troppo tempo, e andando di fretta ovviamente si commettono molti errori che altrimenti si eviterebbero; bisogna lamentarsi col Corriere, o trovare un modo per fare cattiva pubblicità alla rubrica perché i suoi frequentatori si arrabbino e chiedano un servizio migliore; finché a loro va bene cosí (perché si accontentano di poco e non si accorgono degli errori, mentre delle imprecisioni se ne infischiano), c'è poco da fare.
Non so però quanto ne valga la pena.
Non so però quanto ne valga la pena.
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Questo è possibile e, per carità, affatto lecito.Povero, probabilmente è pagato una miseria per quel lavoro, e giustamente non vorrà perderci troppo tempo
Comunque sia, di là da questioni di stipendio e di fretta, io sono dell'avviso che se non si ha intenzione di fare qualcosa con serietà e precisione, si potrebbe cedere il passo a altri che magari potrebbero offrire qualcosa di più.
Evito qui commenti e dietrologie sul perché non venga fatto, perché ancor più che di scarso gusto trovo ridicolo dibattere circa le motivazioni e le intenzioni di una persona che nemmeno conosco.
Se però non mi permetto di suggerire un'analisi di coscienza al famigerato linguista, una breve analisi sulla sua professionalità sì.
Detto questo... per una volta concordo col Bue. Non mi pare che questo filone abbia una qualsivoglia utilità, né presenti alcuno spunto costruttivo.
Il sonno della ragione genera mostri.
Methao_donor dixit:

Per forza, siamo ancora nella pars destruens...Non mi pare che questo filone abbia una qualsivoglia utilità, né presenti alcuno spunto costruttivo.

I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
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