«La condanna era stata ‹eseguita›»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

«La condanna era stata ‹eseguita›»

Intervento di Fausto Raso »

Nella trasmissione TV "Voyager" di Rai2, una voce fuori campo ha detto: "La condanna era stata eseguita".
Povera lingua italica! Da quando in qua le condanne si eseguono?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Badde translescion di badde inglisc[e]. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Daniele
Interventi: 247
Iscritto in data: sab, 15 dic 2007 23:18

Intervento di Daniele »

Perché no? Una condanna a morte si esegue, mi pare.
E Zingarelli dice eseguire una condanna.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Sarà accettabile nella lingua meno sorvegliata e in sensi figurati, ma credo che, nel linguaggio giuridico, non si associno molto spesso i due termini... Attendiamo l’eventuale smentita del mondo forense.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Senz'altro una condanna capitale la si esegue e non è lingua meno sorvegliata né uso figurato, infatti a esempio il Devoto-Oli alla voce ghigliottina scrive "Macchina per l'esecuzione di condanne capitali mediante decapitazione".
Dipende anche dalla collocazione temporale della frase: una condanna viene pronunziata, ma quando il condannato ha finito di scontarla, allora si può ben dire che è stata eseguita.
Ultima modifica di Freelancer in data mer, 14 mag 2008 17:18, modificato 1 volta in totale.
Gianluca
Interventi: 128
Iscritto in data: sab, 25 ago 2007 18:34

Intervento di Gianluca »

Sí, eseguire una condanna.

Irrogare, infliggere una condanna, ma anche eseguire.

La condanna è l'affermazione di responsabilità penale (e non solo) di un soggetto in relazione ad un fatto costituente reato, pronunciata con sentenza o con decreto e con conseguente applicazione della pena. Il giudice pronuncia la sentenza di condanna comminando una pena determinata. In sintesi, è un provvedimento con cui il giudice infligge una pena o impone un obbligo.

Una caratteristica di tutti i provvedimenti giurisdizionali irrevocabili (e non solo) è la c.d. esecutività, cioè l'attitudine piena di un provvedimento giurisdizionale ad essere formalmente eseguibile, la sua idoneità ad essere posto in esecuzione.
Quanto alle sentenze di condanna, l'art. 28 co. 4 delle attuali disposizioni regolamentari per l'esecuzione del c.p.p. si limita a disporre genericamente (cioè senza indicare espressamente un termine per l'esecuzione) che «il pubblico ministero promuove senza ritardo l'esecuzione del provvedimento».
L'art. 600 del c.p.p. è rubricato Provvedimenti in ordine all'esecuzione delle condanne civili. Qualora la parte civile abbia ragione di temere per l'esecuzione della condanna in suo favore, rivolgendo istanza al giudice e indicando i «giustificati motivi» può ottenere l'immediata esecuzione (definita «provvisoria» perché la sentenza non è divenuta definitiva).
Ultima modifica di Gianluca in data dom, 21 ago 2011 16:03, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Incarcato
Interventi: 900
Iscritto in data: lun, 08 nov 2004 12:29

Intervento di Incarcato »

Freelancer dixit:
una condanna prima di essere erogata viene [...]
È una sbadataggine per irrogare o no? :roll:
I' ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch'io m'ho piú tosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.
Gianluca
Interventi: 128
Iscritto in data: sab, 25 ago 2007 18:34

Intervento di Gianluca »

In effetti, il giudice írroga e non èroga una condanna, una pena, una sanzione. Si dice anche «emettere una condanna». Non mi pare, però, che erogare significhi emettere...
Ultima modifica di Gianluca in data dom, 21 ago 2011 16:04, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Freelancer
Interventi: 1930
Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37

Intervento di Freelancer »

Incarcato ha scritto:Freelancer dixit:
una condanna prima di essere erogata viene [...]
È una sbadataggine per irrogare o no? :roll:
Grazie per avermi fatto osservare la ridondanza della frase che avevo scritto.
:wink:
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Gianluca ha scritto:In effetti, il giudice írroga e non èroga...
Riguardo alla pronuncia, il DOP ritiene preferibile irrògo (ma sempre èrogo).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Gianluca
Interventi: 128
Iscritto in data: sab, 25 ago 2007 18:34

Intervento di Gianluca »

Lo Zingarelli specifica piú corretto ma meno diffuso, io írrogo...

In effetti, il DOP specifica: non piú accreditata, almeno dal tardo '800, la pn. piana [òġo] che prima prevaleva per il verbo abrogare e che per altri della serie ha resistito meglio, come irròġo, surròġo.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Quale edizione dello Zingarelli? Nella mia (undicesima) – fonetica a cura di Piero Fiorelli – írrogo è data come seconda pronuncia, senza commenti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Dirò una sciocchezza, comunque...
Ho sempre sentito: "L'imputato è stato condannato alla pena capitale e la sentenza è stata eseguita all'alba".
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Gianluca
Interventi: 128
Iscritto in data: sab, 25 ago 2007 18:34

Intervento di Gianluca »

Marco1971 ha scritto:Quale edizione dello Zingarelli? Nella mia (undicesima) – fonetica a cura di Piero Fiorelli – írrogo è data come seconda pronuncia, senza commenti.
Dodicesima edizione. :wink:
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Gianluca ha scritto:Il giudice pronuncia la sentenza di condanna comminando una pena determinata. In sintesi, è un provvedimento con cui il giudice infligge una pena o impone un obbligo.
Voglia perdonarmi, gentile Gianluca, la legge, il codice, il regolamento commina, non il giudice.

Si veda QUI.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Amazon [Bot] e 5 ospiti