Mi perdoni, ma che questa locuzione esista e sia relativamente frequente non può permettere di considerarla consolidata e non scalzabile quanto due parole come maiuscolo e minuscolo, di uso comune e senza alcuna concorrenza.Freelancer ha scritto:Invece esiste, ed è per l'appunto il semicalco sensibile al maiuscolo/minuscolo.Federico ha scritto:Non mi sembra un paragone pertinente: non esiste un'espressione consolidata equivalente a case sensitive.Freelancer ha scritto:Quindi chi preferisce *sensibile alla cassa per coerenza segua per favore l'inglese nel suo intero percorso storico tipografico-linguistico e cominci a dire alta cassa e bassa cassa anziché maiuscolo e minuscolo, cassa piccola invece di maiuscoletto e così via.
In questo caso però la serie non sarebbe data da maiuscolo e minuscolo in quanto parole produttive, bensí dalla serie sensibile a: ma quante di queste locuzioni sono in uso in italiano?Freelancer ha scritto:Tornando un momento al semicalco, è chiaro che l'uso di sensibile è stato immediato perché come già osservato in altri interventi non stride, anzi se ne trova almeno un altro esempio sempre nel settore dell'informatica, in sensibile al contesto (context-sensitive) riferito alle guide in linea.
Infatti le due parti del semicalco vanno considerate separatamente; per quanto lei stesso ha detto, la diffusione non è l'unico criterio da considerare, e il calco sensibile a sarebbe stato adottato anche perché facente parte di una serie (che a sua volta esiste perché i calchi di -sensitive dall'inglese in questo modo sono molto facili), nonostante questa locuzione – molto rara se non estranea all'italiano – ne soppianti altre molto piú comuni, al contrario di cassa che è una parola – questa sí – consolidata, per quanto rara, che non viene adottata non per questo ma per la sua improduttività.Freelancer ha scritto:Però chi per primo ha fatto il semicalco da case sensitive si è giustamente fermato alla prima metà perché l'uso consolidato in italiano dei termini maiuscolo/minuscolo anziché di cassa ha quasi imposto la scelta, se posso così dire.
In che senso soppiantare? Non vedo alcuna concorrenza fra l'uso comune di maiuscolo e minuscolo e l'uso ristretto di cassa per indicare quella caratteristica che corrisponde agli aggettivi maiuscolo e minuscolo, che personalmente so descrivere solo con questa perifrasi, dal momento che non si tratta solo di altezza dei caratteri, a dimostrazione della necessità di cassa «nel suo piccolo, specializzato ambito».Freelancer ha scritto:[...] quel cassa che vorrebbe soppiantare due parole produttive
Tuttavia non si vede perché non dovrebbe essere possibile per chi lo voglia anche sfruttare quell'utile e necessaria parola che è cassa, che sia per [dubbio] gusto di precisione, per amore dei termini tecnici, o delle parole concise come scernicassa.Freelancer ha scritto:Facciamo il punto: ci si vuole opporre a un inutile case sensitive in italiano? La lingua ha le risorse e le parole adatte per farlo (e lo ha già fatto) senza fare ricorso a un improbabile calco globale, mi si conceda l'espressione.
Insomma, le vexata quaestio: nella nostra lista non diamo indicazioni prescrittive, ma offriamo un ventaglio di possibilità fra cui scegliere, e non si vede perché escluderne alcune per il solo fatto che forse o sicuramente non piaceranno e non attecchiranno.