«A otto»
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«A otto»
Oggi a otto, cioè fra otto giorni contando oggi; sabato a otto, cioè non questo sabato ma il sabato della settimana prossima.
Vorrei sapere dov’è intesa oggi questa locuzione, che io adopero (è registrata, ho in serbo anche un esempio carducciano). Grazie a chi vorrà dare la propria testimonianza.
Vorrei sapere dov’è intesa oggi questa locuzione, che io adopero (è registrata, ho in serbo anche un esempio carducciano). Grazie a chi vorrà dare la propria testimonianza.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «A otto»
In serbo? Ero convinto che Carducci scrivesse in italiano! Ah! ah! ah! Scusate non ce l'ho fatta a trattenermiMarco1971 ha scritto:ho in serbo anche un esempio carducciano

Quanto alla domanda: personalmente è la prima volta che sento (anzi leggo) l'espressione in questione.
Grazie a chi si è espresso e si esprimerà. Ecco quel che tenevo in serbo:
Il Battaglia ha scritto:8. Locuz. – A otto (con riferimento a un giorno della settimana): nello stesso giorno della settimana successiva a quella a cui ci si riferisce.
Mazzini, 60-304: Vogliate dire a David... che la riunione non ha luogo domenica, ma da domenica a otto.
Carducci, II-12-203: Sarò [in Roma] venerdí a otto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
È un'espressione che ho sentito varie volte (anch'io proferita soprattutto da persone anziane).
Ho l'impressione che abbia un'origine burocratica (questo ne spiegherebbe l'uso da parte di persone anziane non molto istruite che vogliono parlare bene) ma non lo posso giurare.
Ho l'impressione che abbia un'origine burocratica (questo ne spiegherebbe l'uso da parte di persone anziane non molto istruite che vogliono parlare bene) ma non lo posso giurare.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
Secondo il TLF in linea è attestata in francese dalla fine del Seicento:

Un francesismo?Il TLF in linea ha scritto:1690 (FUR. : [...] d'aujourd'hui en huit nous aurons une telle Feste)

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Potrebbe benissimo darsi, se pensiamo agli stretti rapporti tra Firenze e la corte francese. (Le mie prime ricerche sembrano alludere all’inesistenza d’un’espressione simile in portoghese e spagnolo.)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ecco cosa è scritto nella prima edizione del Vocabolario della Crusca (1612) in rete:bubu7 ha scritto:Secondo il TLF in linea è attestata in francese dalla fine del Seicento:
Un francesismo?Il TLF in linea ha scritto:1690 (FUR. : [...] d'aujourd'hui en huit nous aurons une telle Feste)
A questo punto propenderei per una derivazione dal latino.Definiz: Diciamo, OGGI A OTTO, DOMANE A OTTO [cioè dopo domane, o oggi, otto dì] Lat. octavo ab isto die, octavo a crastino die.
Tedesco (?) e inglese (?).
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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Mia nonna era solita dire de hoje a oito dias in portoghese.Forse Brazilian dude potrà darci lumi su portoghese e spagnolo. Felice / Smile
Anche in spagnolo ne ho trovato qualche occorrenza.
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