«Aliasing»

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lostraniero91
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«Aliasing»

Intervento di lostraniero91 »

Aliasing è quell'effetto quando un segnale a bassa risoluzione viene mostrato in alta risoluzione.
Viene tradotto come "scalettamento".
Quindi "anti-aliasing" si può dire "anti-scalettamento".
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il GRADIT, alla voce aliasing, scrive: SIN. scalettatura.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Freelancer »

È sempre bene precisare il contesto. La definizione di cui sopra si riferisce al settore informatico. Invece nel settore dell'elettronica aliasing indica un effetto che ha luogo quando un segnale viene campionato troppo lentamente, portando così a un falso risultato. Ad esempio, nei film in cui compaiono le diligenze, spesso le ruote sembrano ruotare lentamente all'indietro; questo effetto è dovuto al fatto che il movimento dei raggi viene campionato troppo lentamente dalla macchina cinematografica. In elettronica il termine, mi dispiace per Marco, rimane in inglese. Se si volesse tentare di trovare un traducente occorrebbe giocare sul concetto di "presenza nel segnale campionato di componenti diverse e indesiderate (alias) non contenute nel segnale originario". Lascio questo divertente passatempo a Marco o a chi altri vorrà cimentarsi.
:wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Freelancer »

Nella pagina a cui lei fa riferimento compaiono due termini diversi: fold-over distorsion che sarebbe distorsione di sovrapposizione, e aliasing che sarebbe ciò di cui ho parlato e che è pure definito nella pagina. Con riferimento all'intermodulazione si parla di interferenza di intermodulazione.

Non bisogna mai affidarsi, per termini settoriali, ai dizionari anche specializzati se non si è in grado di verificare il termine straniero e quello italiano su fonti monolingue affidabili. I dizionari specializzati dovrebbero essere solo un punto di partenza per chi è in grado di condurre ricerche in proprio e di verificarne quindi l'accuratezza.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

A me profano non interessa come si chiama dal momento che si usa un termine italiano. Google dà comunque 189 occorrenze di distorsione da intermodulazione. Una sola di interferenza di intermodulazione.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Freelancer »

Le ho già detto che fold-over distorsion è un fenomeno diverso da aliasing per il quale si usa...aliasing. Ma dato che a lei non capiterà mai di dover usare il termine correttamente e nel giusto contesto, rimanga pure nella sua convinzione; non danneggia nessuno. Ma quando sentirà il solletico onomaturgico che spesso l'assale, pensi a come si potrebbe tradurre aliasing in base ai concetti che le ho esposto. Si potrà poi discutere delle sue proposte.
:wink:
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Aliasatura? :roll:
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Intervento di Infarinato »

Freelancer ha scritto:Le ho già detto che fold-over distorsion è un fenomeno diverso da aliasing per il quale si usa...aliasing. Ma dato che a lei non capiterà mai di dover usare il termine correttamente e nel giusto contesto, rimanga pure nella sua convinzione; non danneggia nessuno. Ma quando sentirà il solletico onomaturgico che spesso l'assale, pensi a come si potrebbe tradurre aliasing in base ai concetti che le ho esposto.
Mah? Io non la vedo cosí difficile: sempre d’una forma di distorsione si tratta, che per esteso si potrà rendere con distorsione da campionamento lento, da sottocampionamento o sim.

Ricordiamoci che, in inglese, aliasing (letteralmente, «impersonazione») non ha in sé niente di tecnicistico, il che spiega il molteplice uso che ne viene fatto.

P.S. In àmbito informatico, aliasing viene reso anche con gradinatura (oltre che scalettatura): cfr. IATE.
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Intervento di Freelancer »

Infarinato ha scritto:Mah? Io non la vedo cosí difficile: sempre d’una forma di distorsione si tratta, che per esteso si potrà rendere con distorsione da campionamento lento, da sottocampionamento o sim.
Non c'è dubbio, ma questa è una definizione, non una traduzione nel senso che in questa sede diamo a questa parola, ossia una resa idealmente univerbata come l'originale e avente se possibile la stessa icasticità. Cosa difficile (vedi sotto).
Infarinato ha scritto:Ricordiamoci che, in inglese, aliasing (letteralmente, «impersonazione») non ha in sé niente di tecnicistico, il che spiega il molteplice uso che ne viene fatto.
Qui mi sembra che stiamo scoprendo l'acqua calda. Sappiamo tutti bene che gli americani danno con grande facilità accezioni tecniche a parole comuni, cosa che spesso mette in grande imbarazzo gli italiani che non hanno questa flessibilità.
Ultima modifica di Freelancer in data lun, 15 set 2008 17:11, modificato 1 volta in totale.
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Intervento di Infarinato »

Freelancer ha scritto:
Infarinato ha scritto:…sempre d’una forma di distorsione si tratta, che per esteso si potrà rendere con distorsione da campionamento lento, da sottocampionamento o sim.
Non c'è dubbio, ma questa è una definizione, non una traduzione nel senso che in questa sede diamo a questa parola, ossia una resa idealmente univerbata come l'originale e avente se possibile la stessa icasticità.
Non sono d’accordo. Proprio perché
Freelancer ha scritto:gli americani danno con grande facilità accezioni tecniche a parole comuni, [mentre] gli italiani […] non hanno questa flessibilità[,]
in italiano si ricorre spesso a una «traduzione formale/ufficiale», che può anche essere [e spesso è] molto lunga (…e, comunque, una volta definita/richiamata la definizione di distorsione da sottocampionamento, si potrà ricorrere al semplice distorsione nel prosieguo [e ogniqualvolta risulti chiaro dal contesto]), la quale è sovente affiancata da una «traduzione informale/ufficiosa» nel gergo degli addetti ai lavori.

Se, da una parte, possiamo qui tentare di proporre «traducenti formali» (ma, in una società con un minimo di coscienza linguistica, dovrebbero comunque essere gli stessi addetti ai lavori a porre/porsi per primi il problema), diventa molto difficile (quando non del tutto ozioso) suggerire «traducenti informali» (che qui potrebbero essere *aliasatura o, giocando con la morfologia italiana, sottocampionatura, differenziando cosí semanticamente due sinonimi altrimenti del tutto equivalenti), che dovrebbero nascere spontaneamente nell’ambiente di coloro che operano in un determinato settore, ed essere da questi condivisi.
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Intervento di Federico »

Sottoscrivo le parole di Infarinato.
Freelancer ha scritto:Non c'è dubbio, ma questa è una definizione, non una traduzione nel senso che in questa sede diamo a questa parola, ossia una resa idealmente univerbata come l'originale e avente se possibile la stessa icasticità.
Mi sembra un'affermazione un po' astratta. Rivolgendosi al pubblico comune, distorsione da sottocampionamento è un'espressione molto veloce, perché essendo chiara riduce le necessità di spiegazioni e note; in ambito tecnico formale si può adoperare qualche parola in piú; in ambito tecnico informale si può usare il chiarissimo sottocampionatura o simili. Quindi sono proposte legittime, e meno utopistiche di altre.
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