Fobie?
Moderatore: Cruscanti
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Fobie?
Sono nuovo, vi leggo da qualche mese e non posso che farvi i miei complimenti per il forum. La mia domanda è la seguente: da cosa dipende lo scarso inserimento di lemmi riguardanti le fobie sui vocabolari? Il Devoto-Oli, il De Mauro, ne riportano davvero poche. Inoltre sento spesso parlare di "egofobia", ma non si trova, credo, in nessun vocabolario e viene sovente sostituito dal forse sinonimo "autofobia" (anche se credo ci siano delle sfumature di significato assai marcate).
Io li definirei così, correggetemi se sbaglio:
Autofobia = paura di rimanere soli, di se stessi;
Egofobia = paura di se stessi (forse di una doppia personalità, di un alter ego).
Cosa ne pensate? E quale dei due è più corretto usare?
Io li definirei così, correggetemi se sbaglio:
Autofobia = paura di rimanere soli, di se stessi;
Egofobia = paura di se stessi (forse di una doppia personalità, di un alter ego).
Cosa ne pensate? E quale dei due è più corretto usare?
Salve, IM-Possibile. 
Autofobia è nel GRADIT con questi due significati:
1 paura morbosa di se stessi 2 paura morbosa della solitudine. (Di passata: è raccomandabile accentare sempre sé, anche se il GRADIT non lo fa.)
Egofobia invece non è registrato.

Autofobia è nel GRADIT con questi due significati:
1 paura morbosa di se stessi 2 paura morbosa della solitudine. (Di passata: è raccomandabile accentare sempre sé, anche se il GRADIT non lo fa.)
Egofobia invece non è registrato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Grazie Marco1971 è proprio quello che volevo sapere. Credo che il sostantivo "egofobia" non esista, ma sia solo una forma popolare. Vorrei aggiungere che celeberrimi motori di ricerca registrano parecchie pagine sul lemma citato e da lì è nato questo mio enigma. Sembrerebbe una parola costruita molto bene.
Prego.
In effetti egofobia, benché formato di un elemento latino e d’uno greco – come ce ne sono a migliaia in italiano e nelle altre lingue – descriverebbe meglio la paura di sé stessi e permetterebbe di rendere autofobia univoco. Esiste invece – tra i 215 composti di -fobia presenti nel GRADIT – l’ecofobia, che è la paura di stare soli in casa.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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