Memorizzabile

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Moderatore: Cruscanti

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Avatara utente
Black Mamba
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Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41

Memorizzabile

Intervento di Black Mamba »

Piú volte ho incontrato questo aggettivo, sia nel parlato sia nello scritto.

Ho dei dubbi sulla sua correttezza.
Vi chiedo: se esiste già memorabile (dal lat. memorabilis, der. di memorare "ricordare"), che necessità c'è di formare un aggettivo (attraverso un suffisso aggettivale deverbale) dal verbo memorizzare (der. dal francese mémoriser, a sua volta der. del latino "momoria")?

Per es., si può dire 'questa parola è facilmente memorabile', anziché 'memorizzabile'?
Oppure memorabile si deve riferire esclusivamente a qualcosa destinato a restare nella memoria per la sua eccezionalità?

A mio modesto parere, "memorizzabile" è cacofonico, di difficile pronuncia e poco scorrevole nella lettura.
Tra l'altro, nessuno dei dizionari in linea da me consultati riporta il lemma (Treccani, DISC, Garzanti Linguistica, Aldo Gabrielli).

Vi chiedo lumi.
Magari il mio è soltanto contorsionismo mentale. :mrgreen:
Grazie.
Hoc unum scio, me nihil scire.
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Memorabile e memorizzabile coprono aree semantiche ben distinte: memorabile significa piú o meno ‘indimenticabile’; memorizzabile vale ‘che si può memorizzare’, ossia ‘che si può imprimere/registrare nella memoria’. Un avvenimento, un giorno, una rappresentazione possono essere memorabili; una data, una cifra, una poesia sono (piú o meno facilmente) memorizzabili.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Black Mamba
Interventi: 95
Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41

Intervento di Black Mamba »

Lo sospettavo. :(
La mia, piú che altro, è un'antipatia personale nei confronti di memorizzabile (del tutto illegittima, si capisce).
Per fortuna la nostra bella lingua ci offre molte alternative per esprimere uno stesso concetto.

La ringrazio per la puntuale delucidazione. :)
Hoc unum scio, me nihil scire.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Prego. :) Sa, abbiamo tutti le nostre avversioni per certe parole (io ad esempio non posso soffrire mammut, che chiamo mammonte), ed è vero che -izzare e, peggio, -izzazione risultano pesanti in italiano; tuttavia non è sempre facile eludere questi vocaboli irti di zete...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Black Mamba
Interventi: 95
Iscritto in data: sab, 13 ott 2007 19:41

Intervento di Black Mamba »

Però zuzzurellone mi piace.
Ma se mai un dí si verificasse una zuzzurellizzazione della società, non lo gradirei... :mrgreen:

Freddure a parte, ho un altro quesito da porre a lei e a chi gentilmente vorrà rispondermi.
Lo inserisco nell’apposita sezione.
Hoc unum scio, me nihil scire.
pocoyo
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Iscritto in data: mer, 07 giu 2006 16:51

Intervento di pocoyo »

Marco1971 ha scritto:(io ad esempio non posso soffrire mammut, che chiamo mammonte)
Bellissimo, Marco. L’adotto subito. :D
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