È Buzzati (Crescendo, in Le notti difficili). Non è un costrutto curioso? In quest’accezione semantica, credevo che solo il verbo essere potesse costruirsi insieme con l’aggettivo e la preposizione a («È rapidissima, Annie Motleri, a raggiungere la porta»). In alternativa, conosco locuzioni verbali costituite da verbo + avverbio/locuzione avverbiale («Fa prestissimo/Fa in fretta/Ci mette un attimo/ ecc.»). Fare rapidissimo a, invece, mi era affatto ignoto. Qualcuno ne sa qualcosa?«Fa rapidissima, Annie Motleri, a raggiungere la porta, ciocche scomposte di capelli grigi piovendole sulla fronte, quando echeggiarono ripetuti colpi di qualcuno che chiedeva di entrare.»
Giorgio
P.S.: Ho pensato anche ad un refuso che riporti Fa in luogo di Fu, ma una ricerca su Google Libri (Gugollibri) suggerisce che non è così, a meno che non si prenda in considerazione l’ipotesi che l’errore si ripeta dal 1971 (anno dell’edizione che appare nei risultati della biblioteca virtuale) al 2008 (anno dell’edizione in mio possesso). D’altro canto stona non solo il costrutto, ma anche la consecutio temporum: «Fa rapidissima» sarebbe l’unico presente in un contesto di passati. Ovvio che se mi confermaste l'inesistenza della forma in oggetto, si tratterebbe davvero di uno di quegli «inespungibili/ refusi».